A Farmacia “la componente pratica è fondamentale”

Chi sogna di diventare un professionista della salute, esperto in farmaci e prodotti per il benessere, trova nel Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia un percorso completo e abilitante. A guidarlo è il prof. Sandro Cosconati, che sottolinea: “Formiamo ogni anno 146 studenti, selezionati tramite un numero programmato locale che tiene conto del voto di maturità e dell’ordine cronologico di presentazione della domanda.

L’obiettivo è chiaro: formare figure qualificate, pronte a rispondere alle esigenze del sistema sanitario, della ricerca e dell’industria farmaceutica, in Italia e in Europa”. Il Corso, articolato su cinque anni, rilascia una laurea abilitante alla professione di farmacista. “Il piano formativo è strutturato in semestri – spiega Cosconati – con esami sia annuali che semestrali, numerosi laboratori obbligatori e una tesi finale, che può essere sperimentale o compilativa”. Una delle novità più rilevanti riguarda la struttura del primo semestre del primo anno: “recentemente riorganizzato per facilitare l’inserimento degli studenti i quali, dopo aver seguito il semestre filtro del Corso di Medicina, in caso di esito negativo, decidano di proseguire i propri studi in Farmacia”.

In questo modo potranno iscriversi al secondo semestre “senza la necessità di sostenere corsi di recupero, ad eccezione di soli 2 crediti aggiuntivi in Fisica”. Nel dettaglio, il piano didattico prevede: “un esame annuale di Chimica, i cui primi 6 crediti coincidono con quelli di Chimica propedeutica e biochimica di Medicina; un corso annuale di Biologia da 14 crediti, con 6 nel primo semestre, strutturati su contenuti analoghi a quelli previsti per Medicina; un insegnamento di Fisica da 8 crediti per Farmacia, a fronte dei 6 previsti a Medicina”. “È un modo per valorizzare le competenze già acquisite – sottolinea il prof. Cosconati – e per offrire continuità didattica a chi decide di orientarsi verso un altro Corso dell’area scientifico-sanitaria”.

Fin dal primo anno sono previsti laboratori obbligatori, “per esempio in Chimica generale” in quanto “la componente pratica è fondamentale: vogliamo che i nostri studenti comprendano come una molecola possa generare un effetto terapeutico o tossico e acquisiscano padronanza nella gestione del farmaco, dalla progettazione alla sintesi e alla somministrazione”.
Il Corso si rivolge a studenti interessati alle materie STEM, capaci di affrontare discipline complesse in ambito chimico, biologico e farmacologico, con applicazioni reali nella sanità, nella ricerca e nell’industria.

Lo conferma il dottorando Vincenzo Vendemia, ex rappresentante degli studenti: “All’inizio non conoscevo le potenzialità della laurea in Farmacia. Durante i cinque anni ho scoperto quanto sia vasto e dinamico il nostro ambito: non solo farmacia territoriale, ma anche industria, ricerca, informazione scientifica, gestione sanitaria”. Gli sbocchi, infatti, sono numerosi: dalla farmacia territoriale privata a quella ospedaliera (previa Specializzazione), dai laboratori pubblici e privati alla distribuzione del farmaco, fino all’inserimento nelle forze armate come ufficiale farmacista.

“Chi esce da qui – conclude Cosconati – ha in mano gli strumenti per scegliere consapevolmente la propria direzione: clinica, industriale, scientifica. Il nostro compito è formare gli studenti ad affrontare con competenza e flessibilità il futuro”.

E Vincenzo conferma: “è una laurea che ti forma come professionista e come persona. Dà una base solida per affrontare la realtà e, soprattutto, offre davvero tante strade. Non è un Corso per tutti, ma per chi ha passione e determinazione è un viaggio straordinario”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 99

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