Statistica e tecnologie per l’analisi dei dati. “Da noi non ci si sentirà mai uno tra i tanti”

Statistica e tecnologie per l’analisi dei dati è uno dei più giovani Corsi di Laurea Triennali del Dipartimento. Ad esso si immatricolano ogni anno tra i 40 e i 50 studenti. Non è a numero chiuso, è previsto solo un test di autovalutazione, che si svolge all’inizio di settembre e l’esito del quale, anche se negativo, non pregiudica il diritto ad immatricolarsi.

“Lo proponiamo – informa il prof. Domenico Vistocco, che insegna Statistica ed è il Coordinatore del Corso di Laurea – affinché lo studente che non ottiene risultati sufficienti frequenti i corsi di recupero on line sulla piattaforma Federica Web Learning”. Il triennio “mette al centro la statistica e la integra con strumenti informatici. Ci sono esami teorici e applicativi e laboratori. In particolare questi ultimi vertono su software statistici: Python, Microsoft Power bi ed altri. È un aspetto che piace molto agli studenti, quest’ultimo, perché conseguono su questi software una certificazione di competenze spendibile sul mercato del lavoro”.

Al primo anno il piano di studi prevede Matematica, Analisi dei dati ed informatica, Fondamenti della programmazione. “Nel secondo e nel terzo anno – spiega il prof. Vistocco – gli allievi affrontano le applicazioni più operative. Per esempio i linguaggi di programmazione nei laboratori e le applicazioni nelle banche e nelle assicurazioni, nonché i modelli per l’analisi economica nell’ambito sociale. Una caratteristica del terzo anno è che gli studenti possono curvare il percorso in base a particolari interessi e competenze. Per esempio imparano in che modo la statistica e l’analisi dei dati si applicano allo sport e ai social media o come si usa l’intelligenza artificiale a supporto dell’analisi dei dati”.

Uno dei motivi per scegliere questo Corso, sempre che piaccia e si nutra passione per questo ambito disciplinare, è il rapporto molto stretto tra studenti e docenti. “Proprio perché abbiamo un numero contenuto di immatricolati – sottolinea il docente – seguiamo tutti con molta attenzione. Da noi non ci si sentirà mai uno tra i tanti”. Un altro aspetto positivo “è quello della buona occupabilità con la Laurea Triennale. Società di consulenza, banche, assicurazioni, aziende assorbono i nostri laureati”.

Il lavoro c’è, insomma, e questo è ancora più vero per chi prosegue con la Magistrale: “Rispetto a chi si ferma al Triennio, i laureati ottengono stipendi mediamente superiori di 400 euro. Stiamo registrando un forte interesse delle aziende farmaceutiche. L’applicazione statistica alle scienze biomediche è certamente sempre più rilevante ed infatti abbiamo attivato anche un percorso in biostatistica”.

Consigli per le matricole: “Perseveranza e costanza quotidiana nello studio sono importanti per arrivare ad una buona preparazione dell’esame, che diventa così una formalità operativa. Suggerisco di affrontare gli esami per tempo e di non rimandare quelli che si reputa possano essere più difficili ed impegnativi”.

È importante poi che gli allievi sviluppino e coltivino la capacità di lavorare in gruppo: “È fondamentale che ciò avvenga sia durante il percorso universitario, sia dopo la laurea. La statistica è una disciplina molto tecnica, ma richiede di interfacciarsi con esperti di altri ambiti, dal medico al biologo, dall’ingegnere all’economista fino al geologo e al naturalista. Per questo occorre saper dialogare e sapersi confrontare”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 84

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