“Gli studenti? Sono loro a cercare noi. Il nostro Corso Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche è richiestissimo”. Lo afferma senza giri di parole la prof.ssa Paola Spagnoli, docente di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni nonché delegata del Dipartimento per l’orientamento.
Quest’anno è stata messa in campo una lunga serie di iniziative: “Fino alla chiusura delle scuole abbiamo ospitato gruppi di studenti che, attraverso i progetti finanziati dal PNRR, hanno potuto visitare le nostre strutture e porre domande. È stato un open day permanente”. Ora che siamo a luglio, l’attività rallenta ma non si ferma del tutto: “In questo momento i ragazzi hanno già le idee abbastanza chiare ma il nostro sistema di orientamento resta operativo”. Diversi sono infatti gli strumenti messi a disposizione per supportare le future matricole.
“Abbiamo il C.O.P., Centro di Orientamento e Placement, che è il primo punto di riferimento per chiarimenti, dubbi e necessità. Serve anche per gestire eventuali richieste last minute prima dell’avvio dei corsi”. Accanto a questo servizio, è attivo anche uno sportello dedicato al confronto diretto con chi vive già l’università dall’interno: “I tutor del Dipartimento sono sempre a disposizione. È uno spazio di ascolto e dialogo: chi è interessato può confrontarsi con uno studente iscritto, ottenere informazioni pratiche e farsi un’idea più concreta della quotidianità a Psicologia. Basta inviare una richiesta e si viene ricontattati”.
Per chi desidera un approfondimento ulteriore, c’è anche la possibilità di prenotare un colloquio individuale: “Organizziamo incontri mirati, anche in presenza, per offrire un orientamento più personalizzato”. L’attenzione all’orientamento nasce dalla consapevolezza che Psicologia è una delle scelte più desiderate dagli studenti, ma non sempre con piena cognizione di causa.
“Ogni anno riceviamo centinaia e centinaia di richieste. Per questo partecipiamo al progetto POT (Piani di Orientamento e Tutorato) Prometheus 2.0. La Vanvitelli è capofila di una rete nazionale che coinvolge 19 Atenei impegnati nel Corso Triennale in Psicologia”. Un lavoro di squadra, con uno scopo preciso: “Far conoscere le diverse anime della disciplina, per aiutare gli studenti a orientarsi con maggiore consapevolezza. E non ci siamo fermati. Stiamo già organizzando nuove iniziative nelle scuole per i mesi di ottobre e novembre. Vogliamo diffondere una cultura psicologica informata, che parli anche di sbocchi occupazionali”.
Cosa consiglia a chi si iscriverà a settembre? “Di frequentare sin dal primo giorno. Di vivere l’università in presenza, approfittando di tutte le opportunità offerte. È il modo migliore per sentirsi parte della comunità accademica”. Un invito che ha radici nell’esperienza post-pandemica: “Dopo il Covid abbiamo visto diminuire la partecipazione in aula, e questo è stato un dispiacere. La presenza è fondamentale, sia per l’apprendimento che per l’integrazione sociale.
L’università non è solo studio individuale, ma anche relazione, confronto, appartenenza”. E la chiosa è tanto affettuosa quanto concreta: “Armatevi di biglietti del treno, di autobus o della macchina. Fate in modo di esserci. Perché conoscere i compagni di corso e condividere il percorso accademico è una risorsa preziosa. L’integrazione fa davvero la differenza”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 112