Un nuovo paradigma nella formazione ingegneristica prende forma al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (Dicea).
Si inaugura il nuovo percorso in Ingegneria Edile per la Sostenibilità, articolato in due Corsi di Laurea – Triennale e Magistrale – e coordinato dalla prof.ssa Carmela Gargiulo. Una proposta formativa all’avanguardia, pensata per affrontare i grandi cambiamenti del nostro tempo: “Non si tratta solo di aggiornare competenze tecniche, ma di formare una nuova generazione di ingegneri edili pronti ad affrontare la complessità del presente con una visione olistica e orientata al futuro”, afferma la prof.ssa Gargiulo.
Il nuovo Corso nasce per rispondere alle sfide della transizione ecologica, digitale e sociale nel settore delle costruzioni, grazie a nuovi metodi e tecniche sempre più aggiornate, come l’Intelligenza Artificiale. “L’ingegnere edile di oggi e di domani ha bisogno di competenze che vadano oltre la tradizione, abbracciando la sostenibilità in tutti i suoi aspetti. È una figura chiave per guidare il cambiamento”, sottolinea la Coordinatrice. Il percorso si fonda su una forte continuità tra Laurea Triennale e Magistrale, con l’obiettivo di formare un profilo professionale in grado di affrontare questioni complesse come l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’efficienza energetica, la crescita della popolazione urbana, le disuguaglianze socio-economiche, la rigenerazione urbana e la resilienza ai rischi naturali e antropici.
L’approccio si ispira alla teoria dei sistemi complessi poiché promuove il dialogo tra ingegneri, architetti, urbanisti, economisti e altri professionisti. “La sostenibilità non è una sfida individuale: è un terreno comune che richiede la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti, dalle pubbliche amministrazioni alle imprese private, fino alle organizzazioni del terzo settore”, spiega la prof.ssa Gargiulo. Il nuovo percorso si inserisce nel solco tracciato dall’Agenda ONU 2030 in quanto assume come riferimento i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.
Non solo edilizia ed ecologia, ma anche equità sociale, inclusione e partecipazione. “L’ingegnere edile per la sostenibilità sarà un tecnico-professionista facilitatore di relazioni virtuose tra ambiente, città e persone”. L’attivazione rappresenta un momento di svolta per il Dicea: “Non si tratta solo di una nuova offerta formativa, ma di un salto di qualità nella tradizione ingegneristica napoletana, che continua a rinnovarsi guardando al futuro”, conclude la Coordinatrice.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 30