La formazione storica “uno strumento prezioso per non cadere nelle trappole delle fake news e della disinformazione”

“Studiare la storia insegna a leggere criticamente le fonti, a interpretare con lucidità eventi complessi come le guerre e a riconoscerne le cause economiche e politiche. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, segnato da instabilità, questa formazione è uno strumento prezioso per non cadere nelle trappole delle fake news e della disinformazione, ormai senza controllo nell’era di internet”.

Parole del prof. Andrea D’Onofrio, docente di Storia Contemporanea e Coordinatore del Corso di Laurea in Storia, che racconta con passione e consapevolezza una proposta formativa sempre più apprezzata da studenti e studentesse. I dati: “Nell’anno accademico 2023/2024 il Corso ha registrato 216 nuove immatricolazioni, 677 iscritti complessivi e 115 laureati. Questi ultimi sono in netto aumento rispetto gli anni precedenti.

Numeri di cui andiamo fieri e che confermano la vitalità di un percorso riconosciuto per la sua qualità scientifica”. L’articolazione del triennio resta di 15 esami, distribuiti in ordine cronologico per accompagnare gli studenti dalle civiltà antiche fino alla contemporaneità: Storia greca e romana, Medioevo, Età moderna e contemporanea. Accanto ai corsi caratterizzanti, trovano spazio insegnamenti affini come Geografia, Filosofia, Antropologia culturale, Storia dell’arte e Letteratura italiana.

“È una formula ben calibrata – sottolinea il docente – che consente di affrontare il percorso con serenità e di prepararsi all’accesso a diverse Lauree Magistrali, prima fra tutte Scienze Storiche, ma anche Filosofia e Filologia”. Fiore all’occhiello resta infatti la possibilità di personalizzare il piano di studi tra il secondo e il terzo anno, con esami a scelta libera: “si assicura in questo modo la coerenza con le proprie inclinazioni”.

Novità in arrivo a partire dall’anno accademico 2025/2026, quando sarà modificata la sequenza di alcuni insegnamenti del primo anno per seguire una coerenza cronologica ancora più marcata. “Storia greca sarà anticipata al primo semestre, mentre Storia romana passerà al secondo”, fa sapere D’Onofrio. Ne conseguirà anche una riassegnazione delle docenze: “il corso obbligatorio di Storia greca I sarà tenuto dal prof. Vittorio Saldutti, mentre l’opzionale Storia greca II, previsto al terzo anno, sarà affidato al prof. Edoardo Federico”.

Confermata Geografia, a cura del prof. Stefano De Falco. Cambia invece la titolarità di Filosofia morale, che sarà affidata alla prof.ssa Fabiana Gambardella, docente associata, “evitando così il ricorso a mutuazioni da altri Corsi”.
Allenare lo spirito critico dei giovani resta poi l’obiettivo in cima alla lista. Come? Attraverso attività mirate come prove intermedie, esercitazioni pratiche ed un solido accompagnamento alla preparazione della tesi.

“Negli ultimi anni – osserva il Coordinatore – abbiamo intensificato questi strumenti didattici, che consentono agli studenti di misurarsi con la scrittura, affinare la capacità argomentativa e sviluppare un’analisi storica rigorosa. Sono momenti decisivi, che contribuiscono non solo alla preparazione dell’elaborato finale, ma anche all’acquisizione di un metodo di lavoro tipico dello storico, basato su criteri oggettivi e sull’uso scientifico delle fonti”.

Un percorso, dunque, che mira a plasmare non solo futuri storici o insegnanti, ma cittadini consapevoli. “Vogliamo che i nostri laureati siano in grado di leggere la realtà, riconoscere narrazioni distorte, evitare scorciatoie e semplificazioni. Non ci interessa solo trasferire nozioni, ma stimolare una forma mentis solida, competenza essenziale in qualsiasi ambito professionale”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 77

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