“Abbiamo una solida tradizione e la coniughiamo con un’attitudine profonda all’innovazione. Non siamo nati ieri, insomma, ma non viviamo certamente cullandoci sugli allori del passato”, dice il prof. Giuseppe Marino, Direttore del Dipartimento di Matematica intitolato “a Renato Caccioppoli, che nacque e morì a Napoli e fu un genio della matematica, al pari di altri esponenti della Scuola dei matematici partenopei, tra i quali – solo per citare un nome, ma ce ne sono molti altri – Carlo Miranda”. La sede è nel Complesso di Monte Sant’Angelo “dove abbiamo la storica Biblioteca e dove abbiamo in programma nei prossimi mesi diversi interventi per migliorare la vivibilità degli spazi.
Per esempio l’installazione di fontanine e punti di distribuzione dell’acqua e l’allestimento di tavolini e sedie in una piccola area coperta, dove gli studenti potranno fermarsi a chiacchierare, a leggere e a mangiare un panino tra l’una e l’altra lezione”. I Corsi di Laurea che il Dipartimento propone sono tre: quello Triennale in Matematica e quelli Magistrali in Matematica e in Mathematical Engineering (in inglese). Il Dipartimento offre inoltre un Dottorato di ricerca in Matematica e Applicazioni. “Chi verrà sarà il benvenuto – dice il prof. Marino – e spero che accompagneremo tutti i nuovi iscritti con il sorriso e con la gioia di coinvolgerli in un’avventura stimolante. Il messaggio che vorrei arrivasse è questo: la matematica non è semplice, richiede un grado ed una capacità di astrazione non comuni, pari forse solo a quella necessaria per la filosofia.
Sicuramente la predisposizione e un talento possono aiutare, ma non bastano. La cosa principale è che i nuovi iscritti mettano nel proprio percorso impegno, dedizione e studio. Noi docenti siamo pronti ad aiutare e seguire gli immatricolati, anche perché non sono tantissimi e questo garantisce un rapporto studenti-docenti certamente vantaggioso. I corsi del primo anno, tra l’altro, sono stati sdoppiati proprio per garantire classi di non più di sessanta o settanta allievi”. Certo “potranno esserci momenti di difficoltà durante il percorso, ma non bisogna mollare e lasciarsi vincere dallo sconforto.
I tutor e gli stessi docenti possono dare una mano importante a chi ha voglia di impegnarsi seriamente”.
Le prospettive di lavoro sono buone: “Fondamentale però è che si prosegua gli studi con la Magistrale. D’altra parte chi si ferma al triennio si perde la parte più bella della storia. Dopo i tre anni si comincia a capire cosa sia la matematica come scienza e non solo come tecnica. A scuola spesso la si presenta come tecnica, ma è arte, creatività e scienza, e questo diventa evidente a chi approfondisca il percorso universitario con la Magistrale, quella in italiano o in inglese”. Per molti anni lo sbocco lavorativo più naturale è stato l’insegnamento nelle scuole. Oggi, in parte, la situazione è mutata.
“Certamente i concorsi per la scuola – afferma il prof. Marino – rappresentano ancora una possibilità per i laureati Magistrali e chi ha passione per l’insegnamento, una bellissima ed importantissima professione, continua ad orientarsi verso quel settore. Nello stesso tempo, però, c’è grande richiesta di matematici da parte delle aziende di programmazione di software, delle banche, delle imprese che hanno necessità di processare e gestire una gran mole di dati”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 18