La storia: Fiorella Grasso da Scienze Politiche a Bruxelles

“Ho 25 anni, sono nata a Brusciano e mi sono laureata a luglio 2024 in Relazioni Internazionali ed Analisi di Scenario con 110 e lode. Ho discusso una tesi di laurea sull’impatto economico delle migrazioni di persone altamente qualificate, relatore il prof. Gaetano Vecchione. Avevo conseguito, sempre alla Federico II, la Laurea Triennale in Scienze Politiche. Lavoro a Bruxelles da settembre”: si presenta così Fiorella Grasso, che da Napoli è volata in Belgio per realizzare le sue aspirazioni.

“Faccio parte attualmente – spiega – di Efrag, European Financial Reporting Advisory”. È un ente di natura tecnica che per incarico della Commissione Europea mette a punto norme che descrivono il processo attraverso il quale le imprese redigono i rapporti finanziari e di sostenibilità ambientale. L’approdo di Fiorella a Bruxelles: “Il mio primo incontro con la città è stato da studentessa. Nel 2023 sono venuta qui in visita ad una mia amica. Mi è piaciuta subito molto”. La folgorazione: “i tanti giovani di Paesi diversi che ad ora di pranzo uscivano dai palazzi della Commissione Europea”.

E il desiderio di essere lì un giorno. Successivamente “ho frequentato nella città belga un Erasmus Traineeship post lauream presso un’associazione di lobbing dedicata alle banche. Inizialmente non ero pagata, percepivo solo la borsa Erasmus. Fortunatamente dopo un po’ l’associazione mi ha coperto le spese dell’affitto della casa”. Durante questo periodo entra in contatto con Efrag. “Ho presentato la candidatura per un tirocinio – racconta – e mi hanno selezionata. Durerà sei mesi. A settembre sarò stabilizzata con un contratto a tempo indeterminato”.

La congruità tra il percorso universitario e il lavoro che ora svolge: “Nella mia attività qui si maneggiano direttive europee e atti normativi secondari. La preparazione in Relazioni Internazionali dà una chiave per leggere la città e le dinamiche tra le istituzioni. Da quando sono qui ho lavorato con economisti, giuristi, ingegneri, biologi e posso dire che la mia laurea mi permette di capire più a fondo certe dinamiche”.

Premesso che ogni storia è un caso a sé, Grasso prova a dare qualche consiglio a chi sta per immatricolarsi: “Non bisogna necessariamente andare via da Napoli e dall’Italia, ma è importante capire che la laurea in Scienze Politiche e poi in Relazioni Internazionali dà una dimensione globale, abitua a ragionare su scenari che non sono quelli locali e credo che occorre avere il coraggio di interpretare e seguire questa dimensione dopo la laurea”. Prima, quando si è ancora studenti, è bene “prendere tutto quello che la nostra università può offrire. Il Dipartimento sa essere stimolante e nel contempo propone una dimensione familiare. Ci si conosce tutti.

Ai nuovi iscritti consiglio di renderlo la propria casa, perché può essere la propria casa. Seguire le lezioni è fondamentale, perché Scienze Politiche è una bella realtà da frequentare ed esserci rende più gradevole il percorso. Si incontrano ottimi mentori”. La conoscenza delle lingue: “Io ho studiato inglese a scuola e all’Università, ma ho imparato qui a Bruxelles a parlare la lingua a livello lavorativo. Per il francese più o meno lo stesso, sto integrando qui la preparazione universitaria. Certamente i corsi di lingua proposti dall’Università sono utili e aiutano, ma il mio consiglio è frequentare anche un buon corso esterno, qualora sia possibile”.

L’esame più impegnativo e quello che le è piaciuto di più nel percorso universitario: “Storia ed attualità del sistema internazionale il più bello. Diritto dell’Unione Europea alla Triennale in Scienze Politiche il più difficile”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 85

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