È una delle radici portanti del Dipartimento in quanto Corso tradizionale ma pienamente proiettato nell’era dell’innovazione tecnologica. La Triennale in Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali viaggia su una media di circa 120 immatricolati l’anno.
“La figura che formiamo – spiega il Coordinatore del Corso prof. Domenico Carputo – è un agronomo che possiede competenze multidisciplinari. Dalle produzioni agrarie e zootecniche, passando per la sostenibilità, la difesa degli ecosistemi e dell’ambiente, fino ad arrivare al settore forestale. Insomma, parliamo di un professionista in grado di valorizzare, gestire e difendere i sistemi produttivi agrari e forestali utilizzando le nuove tecnologie digitali – si parla molto di agricoltura 4.0. La nostra ambizione è formare una figura che sia in grado di rispondere a un mercato del lavoro che cambia continuamente e che, con spirito critico, sappia prendere decisioni”.
Il Corso è a numero aperto e prevede un test in ingresso valutativo non selettivo: “sul sito si possono consultare quelli erogati negli anni passati. I quesiti sono in Matematica, Chimica e Logica. Non presentano grandi difficoltà, ma consiglio caldamente i precorsi in presenza previsti per gli inizi di settembre, che servono per allineare la preparazione degli studenti in entrata”. Superate le prime fasi di ambientamento, gli immatricolati si troveranno di fronte un Corso ben equilibrato tra teoria e pratica: lezioni frontali, esercitazioni in laboratorio, seminari con professionisti e visite tecniche in loco.
“Innanzitutto voglio sottolineare che i corsi si svolgono su tre giorni della settimana, di modo che i ragazzi possano dedicarsi allo studio in quelli restanti. Qui nella nostra bellissima sede – io suggerisco sempre di vivere l’università – o a casa”. Durante il primo anno: “gli studenti incontreranno materie che costruiscono un sapere scientifico di base, Matematica, Chimica e Fisica. Questo non deve spaventare: si possono seguire i precorsi, poi c’è l’azione di tutorato che affianca i ragazzi e li segue passo dopo passo.
Ma ci saranno anche insegnamenti legati al settore agrario come la Fisiologia, la Botanica e la Genetica. Al secondo si faranno i conti con materie professionalizzanti: Agronomia, Produzioni animali, Difesa delle piante dai patogeni. All’ultimo, assumono molta importanza gli aspetti pratici. Ospiteremo professionisti del settore nell’ambito dei vari corsi, avverranno le esercitazioni nei laboratori – noi abbiamo la fortuna di avere un laboratorio naturale come il Bosco, inoltre dal prossimo anno disporremo di un’aula all’aperto, che sottolinea il contatto diretto tra il nostro Corso e la natura”.
E poi i momenti esterni: “spingiamo molto anche sulle visite tecniche presso enti, aziende, strutture, per toccare con mano a studentesse e studenti realtà produttive che interessano una specifica materia”. Dopo il triennio si può proseguire con le diverse Magistrali: Scienze Forestali e Ambientali; Scienze e Tecnologie Agrarie o Sustainable Food Systems, interamente in inglese e istituita due anni fa.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 43