“Nella Pubblica Amministrazione le competenze sono sempre più importanti. Gli interpreti sono cambiati, rispetto a qualche anno fa, perché esprimono professionalità elevate e consapevolezza dell’importanza del ruolo, al servizio dei cittadini, che svolgono. Di conseguenza è cresciuta la necessità di una buona formazione e adeguate competenze.
Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione è un Corso di Laurea che certamente può rispondere a questa esigenza”. Parole del prof. Giuseppe Amarelli, Coordinatore del Corso di Laurea. Lo sbocco più naturale per i laureati “è senza dubbio quello della Pubblica Amministrazione. Con competenze e ruoli differenti tra chi si ferma alla Laurea Triennale e chi prosegue con la Magistrale in Scienze dell’Amministrazione e del Lavoro. È un percorso che forma, però, anche per le assicurazioni, le banche, la consulenza del lavoro e la gestione delle risorse umane nelle imprese e nelle aziende”.
La multidisciplinarietà, come per gli altri percorsi che afferiscono al Dipartimento, è una caratteristica di Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione. “Prevalgono – informa il prof. Amarelli – gli insegnamenti giuridici, ma non sono certamente gli unici. Sono diversi anche gli insegnamenti che afferiscono all’economia, alla statistica, alla demografia, alla storia, alla psicologia. Ci sono anche gli insegnamenti linguistici”. Il segreto per cominciare bene? “Non è un segreto, ma una ovvietà: bisogna provare a essere assidui nella frequenza dei corsi, preparare gli esami giorno dopo giorno e sostenerli a fine semestre. Invito ad essere costanti a lezione anche perché gli iscritti al primo anno in media non sono moltissimi. Sono tra i 60 e i 100.
I nuovi iscritti, quindi, frequentano in classi relativamente contenute, e il rapporto tra studenti e docenti è numericamente favorevole. Sono ben seguiti”. In quest’ottica il docente raccomanda ai nuovi iscritti “di interloquire con i docenti, porre domande e chiedere chiarimenti ogni volta che sia necessario. Bisogna stare in aula in maniera attiva”. Gli iscritti al primo anno della Magistrale sono più numerosi (“circa il doppio di coloro”) rispetto a quelli che si immatricolano alla Triennale, una particolarità nel panorama universitario federiciano: “Questo testimonia un dato che mi fa piacere sottolineare: il percorso Magistrale riesce ad attrarre anche laureati Triennali che provengono da altri Corsi di Laurea, per esempio da Scienze Politiche, o persone già laureate, per esempio in Giurisprudenza, le quali lavorano ma scelgono di conseguire presso di noi una seconda laurea per acquisire opportunità di carriera”.
Conclude: “Laddove possibile, è bene che quando ci si iscrive al primo anno della Triennale si programmi di continuare con la Magistrale. La laurea di primo livello offre certamente alcune opportunità, ma il percorso completo garantisce migliori prospettive sia per chi sceglierà poi di cimentarsi nei concorsi pubblici, sia per chi si orienterà verso il privato”.
Scarica gratuitamente la nuova Guida Universitaria 2025 di Ateneapoli
Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 84