Medicina e Chirurgia a Indirizzo Tecnologico. “Oggi la pratica clinica è fortemente condizionata dallo sviluppo tecnologico”

Medicina e tecnologia, due mondi sempre più intrecciati. Il camice bianco e l’IA. Le mani del chirurgo e il braccio meccanico del robot. Un legame che sa tanto di una rivoluzione tutta da governare per farne certezza futura. E questo è l’orizzonte cui tende fin dalla sua nascita il Corso in Medicina e Chirurgia a Indirizzo Tecnologico, che affianca alla formazione medica tradizionale competenze avanzate in intelligenza artificiale, robotica, bioingegneria.

Il connubio, già oggi, sta trasformando strumenti e metodi di diagnosi, terapie e ricerca. Non a caso il prof. Alberto Cuocolo, il Coordinatore, immagina che “sostituirà il Corso tradizionale in Medicina e Chirurgia”. E spiega perché: “oggi la pratica clinica è fortemente condizionata dallo sviluppo tecnologico, ne è un esempio già consolidato l’uso della robotica nel trattamento delle patologie della prostata, dell’apparato gastrointestinale e di quello urinario”.

Dal punto di vista strettamente didattico si parla di un Corso che rientra nella Classe di Laurea LM-41, dunque “gli studenti diventeranno a tutti gli effetti medici chirurghi”, mutano naturalmente i contenuti, “caratterizzati anche da un’alta formazione negli aspetti tecnologici correlati alla medicina, tant’è che il percorso prevede una suddivisione dei crediti al 50% a docenti di area medica e al 50% a docenti di area ingegneristica”.

L’accesso, come noto, è regolato dal neonato semestre filtro, comune anche a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. Tornando alla ragion d’essere di un percorso del genere, il docente mette sul piatto qualche elemento in più. “L’impatto della tecnologia ancora più evidente nell’area diagnostica: IA, machine learning, patognomica, teragnostica. Tutte nuove discipline a cavallo tra ingegneria, biotecnologia e la medicina che rendono necessarie competenze trasversali per formare i medici del futuro”.

Alcuni esempi che raccontano l’importanza della rivoluzione in cui è immersa la Medicina. “Al di là delle terapie convenzionali, oggi la teragnostica utilizza una terapia radiometabolica, ossia la radiazione somministrando radiofarmaci all’interno del corpo. Identificata la cellula bersaglio, dove si concentra la radiazione, si riesce a fare una medicina di precisione, cosiddetta personalizzata. La fase terapeutica e quella diagnostica sono combinate tra loro. Si tratta di nuove prospettive che impongono nuove abilità”.

Essendo di recente istituzione (non ha ancora completato il primo ciclo) il Corso deve ancora migliorare “nelle attività formative e negli spazi, che talora sono condivisi e che dovrebbero integrare aule multimediali”, il coordinamento tra le due anime del Corso “è buono ma può crescere”.

Al momento, inoltre, è attivo l’Erasmus italiano: “abbiamo appena formalizzato un accordo con l’Università di Lecce per lo scambio di studenti”. Infine un consiglio: “Andare dove porta il cuore se si è decisi a raggiungere un certo obiettivo, anche se si perde un anno. Il sistema di accesso attuale ha delle limitazioni importanti”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 52

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