“Recentemente un nostro docente, il prof. Antonio Molinaro, ha vinto un finanziamento di 2,5 milioni di euro per un progetto di ricerca ERC (fondi europei) su chimica organica e carboidrati. Negli anni scorsi era accaduto ad un’altra nostra docente: Roberta Marchetti. Una terza, Flaviana Di Lorenzo, pur non avendolo vinto con noi, poi lo ha svolto presso di noi. Siamo stati inoltre premiati come Dipartimento di Eccellenza dal Ministero dell’Università pochi anni fa e questo ha comportato finanziamenti aggiuntivi, grazie ai quali abbiamo migliorato e attrezzato con nuovi strumenti i laboratori, reclutato nuovo personale”: il prof. Luigi Paduano, Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche, non nasconde la sua soddisfazione per i risultati conseguiti nei tempi più recenti.
Novità ArCHImede e una nuova Magistrale in inglese
“Per gli studenti – prosegue – tutto ciò non è indifferente. Significa che hanno l’opportunità di frequentare le lezioni con docenti che partecipano a progetti rilevanti di ricerca e quindi sono sempre aggiornati e hanno relazioni e contatti con altri ricercatori in Italia e nel resto del mondo. Vuol dire, inoltre, che hanno la possibilità di frequentare laboratori ben attrezzati. A breve dovrebbero partire anche i lavori per ArCHImede, un laboratorio di ricerca con strumenti di 4 milioni: una microscopia ad altissima risoluzione, infrastrutture e rete di calcolo, un microscopio con focale ad alta risoluzione. Speriamo di poterlo inaugurare nel 2026”.
Sede a Monte Sant’Angelo, il Dipartimento proporrà nel prossimo anno accademico tre Corsi di Laurea Triennali: Chimica, Chimica Industriale, Biotecnologie Biomolecolari e Industriali. I Corsi di Laurea Magistrali consolidati sono: Scienze Chimiche, Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale, Biotecnologie Molecolari e Industriali. Accanto alla Magistrale in inglese Industrial Chemistry for Circular and Bio Economy, attivata in collaborazione tra la Federico II e l’Università di Torino, nel prossimo anno accademico, anticipa il prof. Paduano, “partirà un altro Corso di Laurea Magistrale in inglese, che sarà molto improntato sulle attività computazionali, con l’obiettivo di mettere sempre di più i ragazzi di fronte a problemi da risolvere.
Si chiamerà Chemical Science. Gli iscritti potranno conseguire il doppio titolo di laurea con Polonia e Spagna. In particolare con le Università di Cracovia e Bilbao”. Va avanti: “Stiamo cercando di crescere anche un poco come organico, pur non essendo messi male grazie al reclutamento che abbiamo portato avanti negli ultimi anni e che ha garantito anche di abbassare l’età media dell’organico dei docenti e dei ricercatori”.
Sono diversi gli accordi internazionali che coinvolgono in progetti di scambio e di ricerca i docenti del Dipartimento e toccano un po’ tutte le aree geografiche. Ce ne sono con Argentina, Canada, Giappone, Cuba, Finlandia, India, Palestina, Polonia, Serbia, Spagna, Tunisia, Regno Unito e Stati Uniti. “Siamo inoltre un Dipartimento – sottolinea Paduano – che ha una buona attività per conto terzi. Svolgiamo lavori e ricerche su commissione anche di aziende e gruppi privati. Per noi è una opportunità di confrontarci con altre realtà e di ottenere fondi”.
Conclude: “Il settore della chimica è stato per molti anni uno di quelli trainanti per l’economia italiana ed è rimasta una grande tradizione. Oggi in parte la chimica è cambiata, nel senso che svolge un ruolo importante anche per affrontare le sfide e i problemi legati al disinquinamento, alla transizione energetica, alla sostenibilità. Si parla molto di chimica verde e non è solo uno slogan. Per chi vuole impegnarsi e studiare, le opportunità non mancheranno nei prossimi anni”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 21