Unica Triennale a numero chiuso del Dipartimento, un’offerta formativa che continua ad attrarre migliaia di aspiranti psicologi e un impianto didattico che coniuga tradizione e innovazione.
È il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche, coordinato dalla prof.ssa Maria Clelia Zurlo, che ogni anno seleziona 400 studenti su oltre 1.700 candidati. Il Corso, abilitante alla professione di psicologo, ha inaugurato un nuovo ordinamento che concluderà il primo ciclo triennale nel 2025/26. Un progetto che guarda con decisione al futuro, puntando su un equilibrio tra preparazione teorica solida e dimensione applicativa. “La mia esperienza, anche all’estero – racconta la prof.ssa Zurlo – mi ha convinta che la chiave per una formazione davvero efficace sia proprio questa: unire teoria e pratica. Solo così i nostri studenti potranno affrontare con competenza le sfide della realtà professionale”.
I primi cinque semestri sono dedicati agli insegnamenti teorici, articolati in modo sistematico e trasversale ai diversi ambiti della psicologia – Generale, Psicobiologia, Psicometria, Clinica, Dinamica, Psicofisiologia, Psicofisica, Sociale, dello Sviluppo, dell’Educazione e del Lavoro – affiancati da discipline fondamentali come Filosofia e Statistica. “Uno psicologo deve possedere una mente aperta e critica – sottolinea Zurlo – Servono sensibilità umanistica e rigore quantitativo. Questo è il binomio su cui si fonda il nostro Corso, dove mente e cuore, scienze e umanesimo si intrecciano”.
Il sesto semestre è interamente dedicato agli esami a scelta e al Tirocinio Pratico Valutativo (TPV), una delle novità più significative introdotte dal nuovo Ordinamento. Assegnato a piccoli gruppi di massimo 35 studenti, vale 10 crediti formativi e si articola in un modulo principale di 10 ore applicative, affiancato da due moduli metodologici. “È uno spazio prezioso – spiega la docente – Serve ad avvicinare i ragazzi alla professione e a un elaborato finale che non sia più soltanto teorico, ma maturato attraverso l’esperienza concreta”.
Un altro punto di forza del Corso è l’attenzione alla qualità della partecipazione. Zurlo racconta: “abbiamo organizzato le lezioni in tre giornate piene, dalle 8:30 al pomeriggio, per costruire un ambiente formativo coinvolgente, fatto di confronto continuo e presenza attiva. Gli studenti capiscono quanto sia importante esserci, e i risultati si vedono: molti completano il triennio nei tempi previsti e con grande soddisfazione”. E per accedere al Corso? È previsto un test d’ingresso che si svolge il 10 settembre (domande entro il 29 agosto). Nessuna novità nelle modalità: 100 quesiti a risposta multipla, 75 minuti di tempo e cinque aree tematiche – Lingua italiana, Scienze umane e sociali, Logica e Matematica, Chimica-Fisica-Biologia e Inglese (livello B1).
Ogni risposta corretta vale un punto, le sbagliate sottraggono 0,25, quelle omesse non incidono. “È un test equilibrato – rassicura la Coordinatrice – Non è pensato per mettere in difficoltà, ma per garantire una selezione giusta e sostenibile”. Il profilo ideale degli aspiranti candidati è chiaro: “occorre una naturale inclinazione all’ascolto e alla comprensione, ma anche una predisposizione per la logica e l’analisi. I liceali, in particolare quelli con una solida base in filosofia e statistica, partono spesso avvantaggiati, ma il Corso resta aperto a tutti i diplomati. L’importante è essere pronti a mettersi in gioco”.
Il 2025/26 segnerà anche la conclusione del mandato della prof.ssa Zurlo come Coordinatrice. “Sono felice – afferma – di accompagnare fino in fondo un progetto che sento mio, e che in questi anni è cresciuto moltissimo. Un Corso vivo, partecipato, culturalmente solido e proiettato verso il futuro. Un luogo dove chi sogna di diventare psicologo può davvero iniziare a costruire il proprio percorso, con passione e consapevolezza”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 76