Ottima risposta per il Corso tenuto a battesimo lo scorso anno. Scienze Motorie a Caivano: una sfida e un’opportunità per il territorio

Un’accoglienza entusiasta, iscrizioni esaurite in pochi giorni e una risposta concreta dal territorio: il primo anno del Corso di Laurea in Scienze Motorie a Caivano si chiude con un bilancio più che positivo. Attivato dal Dipartimento di Scienze Mediche, Motorie e del Benessere, il Corso ha visto saturare rapidamente i 180 posti disponibili, segnale evidente del bisogno di un presidio universitario solido e accessibile nell’area nord della Campania.

Il nuovo contingente si inserisce nel più ampio progetto del ‘Modello Caivano’, un piano di intervento integrato per il rilancio di un’area complessa, in cui l’Università assume un ruolo strategico anche sul piano sociale. “Il nostro Corso è uno strumento concreto per intervenire su un tessuto urbano segnato da difficoltà profonde – commenta il prof. Gabriele Carbonara, docente di Economia Aziendale, Coordinatore del Corso – Ma soprattutto forma figure in grado di promuovere benessere, attivare processi educativi e incidere positivamente sul contesto in cui operano”.

Centrale anche il lavoro sugli spazi. La sede, collocata nel cuore del Parco Verde, è stata completamente rinnovata e inaugurata il 20 dicembre scorso alla presenza della Ministra Anna Maria Bernini. “Dal prossimo anno accademico – anticipa il Coordinatore – sarà arricchita da una nuova Aula Magna, pensata per ospitare momenti formativi e di incontro anche con la cittadinanza”.
Le attività pratiche si svolgono presso il Centro Sportivo ‘Pino Daniele’, ristrutturato e attrezzato per accogliere gli studenti nelle principali discipline – dal calcio al basket, dall’atletica al nuoto.

“I contenuti sono identici a quelli delle sedi di Napoli e Nola – spiega Carbonara – ma qui il valore simbolico di partecipazione, inclusione, crescita collettiva è ancora più sentito”.

La didattica è organizzata in modalità mista, con lezioni in presenza e online, e punta a formare professionisti versatili e preparati, in grado di integrare competenze scientifiche, tecniche, manageriali e relazionali. Il piano di studi copre un ampio spettro: fisiologia, medicina dello sport, diritto, pedagogia, economia aziendale e sport management. Sbocchi? Numerosi: settore pubblico e privato, società sportive, enti del terzo settore, centri di riabilitazione e benessere.

Ma ciò che restituisce pienamente il senso del progetto è l’esperienza vissuta dagli studenti: “Hanno partecipato con convinzione a tutte le attività, sia didattiche che sportive ottenendo ottimi risultati e dimostrando una reale voglia di crescere. Aspettiamo con entusiasmo il secondo anno, che sarà ancora più ricco e articolato”, racconta il prof. Carbonara.

A chi gli chiede cosa lo abbia spinto ad assumere la guida di questo percorso, Carbonara risponde con convinzione: “Mi è stato proposto di candidarmi e ho accettato subito, perché credo profondamente nel valore di questo progetto, che va oltre l’ambito accademico, toccando la sfera civile e sociale. Mi piace essere presente, lavorare accanto agli studenti, coinvolgerli, offrire loro occasioni di crescita, esperienze che possano lasciare un segno.

Anche se insegno Economia Aziendale, cerco sempre di costruire ponti tra ciò che si studia e ciò che si vive”.
E conclude con una metafora evocativa, che racchiude l’essenza dell’impegno intrapreso: “È facile seminare su un terreno già fertile. Più difficile è farlo dove la terra è arida. Ma proprio lì, a volte, nasce un seme capace di germogliare e trasformare tutto ciò che lo circonda. È questa la sfida più importante”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 133

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