Scienze Politiche quest’anno presenta grandi novità. Lo racconta il prof. Fortunato Gambardella, docente di Diritto amministrativo e Coordinatore del Corso di Laurea: “abbiamo riformato interamente l’offerta didattica. Il nome del Corso ora è Scienze Politiche e dell’Amministrazione.
Colmiamo una lacuna in quanto il percorso è sempre stato interclasse, aspetto che adesso valorizziamo anche nella denominazione. Lo studente ora sa che può laurearsi sia in Scienze Politiche che in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione”.
Si tratta di una Triennale con un biennio comune e il terzo anno caratterizzante, con quattro curricula, due appartenenti alla classe di laurea in Scienze Politiche: Scienze Politiche delle Relazioni Internazionali e Scienze Politiche per lo sviluppo sostenibile, che “ha una particolare attenzione ai profili dell’energia, del clima, della sostenibilità ambientale”; poi Istituzioni Politiche Amministrative, “dedicato agli studenti che intendono intraprendere carriere di impiego nelle Pubbliche amministrazioni” e Impresa economica e Consulenza del lavoro, che “guarda agli studenti che preferirebbero trovare una collocazione lavorativa nelle organizzazioni privatistiche”, un percorso formativo propedeutico “molto utile per coloro che vogliano specializzarsi nella consulenza del lavoro, in quanto la laurea è professionalizzante”.
La laurea, sottolinea il prof. Gambardella, “consente una comprensione della complessità del contemporaneo, un contemporaneo che ci riporta ad una serie di emergenze, da quelle belliche a quelle politiche, ambientali, fino a quelle sanitarie”. Per la formazione dello ‘scienziato della politica’ questi argomenti sono tradizionali e la laurea in Scienze Politiche, “l’unica che riesce a restituire un panorama non settorializzato, per quanto approfondito, porta avanti un’offerta didattica pluridisciplinare”.
Chi si iscrive a Scienze Politiche si approccia insieme alla storia, alla statistica, al diritto, per cui lo studente ideale “deve mostrarsi curioso di leggere la realtà e avere l’elasticità per muoversi tra contesti che possono sembrare distanti, che nella lettura della complessità trovano una sintesi fondamentale”, conclude il prof. Gambardella.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 115