I tre Corsi di Laurea Triennali. Strade in apparenza diverse, con un unico filo conduttore: il benessere

Certificazione dei prodotti, benessere, salute. Tre strade in apparenza diverse, con un unico filo conduttore: migliorare la vita. Controllo di Qualità, Scienze Nutraceutiche e Scienze e Tecnologie Erboristiche sono le Triennali offerte da Farmacia. Si tratta di Corsi ad accesso libero, condividono un primo anno improntato sulle materie di base e una parte pratica che si sostanzia innanzitutto nei laboratori e poi nel tirocinio.

A fine settembre si terranno i test di autovalutazione (sono richieste conoscenze di base di matematica, chimica, biologia). A chi non li supera (o non li svolge) verranno attribuiti gli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi) da colmare prima dell’inizio delle lezioni. Corsi di recupero rendono agevole l’accesso allo studio.
“Prepariamo esperti in controllo della qualità di tutto ciò che viene prodotto per la comunità, dalla materia prima alle varie fasi di produzione, fino al prodotto finito.

La procedura e la sua corretta esecuzione sono fondamentali per rispettare standard di qualità e sicurezza così che l’utente finale possa stare tranquillo”, spiega la prof.ssa Rita Santamaria, Coordinatrice del Corso in Controllo di Qualità che viaggia su una media di 110 iscritti l’anno. Ne viene di conseguenza che gli sbocchi sono molti: “aziende alimentari, farmaceutiche, enti che si occupano di monitoraggio ambientale per verificare la presenza di inquinanti nell’ambiente, nei luoghi di lavoro. Le possibilità sono davvero tante”. Nel 2023/24 c’è un cambio di ordinamento che ha reso i primi due anni comuni, mentre al terzo studentesse e studenti devono scegliere tra tre curricula: farmaceutico, tossicologico-ambientale e alimentare-nutraceutico.

“In ognuno di questi, naturalmente, rientrano insegnamenti specifici come Analisi dei medicinali, Tossicologia ambientale, Chimica e Analisi degli alimenti per fare degli esempi”. Una precisazione: “al di là del curriculum, tutti si laureano in Controllo di Qualità con una certa specializzazione in un campo, ma non tale da poter guardare ad un solo settore. Le materie caratterizzanti sono uguali per ogni percorso”. Nella recente riforma ha assunto ancora più peso l’attività laboratoriale. Si comincia già dal primo anno “con gli esami di Microbiologia e Fondamenti di Laboratorio di Controllo di qualità.

La metodica in sé è semplice, ma al tempo stesso è fondamentale perché dà ai ragazzi le basi per proseguire al meglio e li fa appassionare. Altri due laboratori si incontrano al secondo anno – di cui uno abbinato alla Chimica organica, una novità. Al terzo ce ne sono diversi e variano a seconda del curriculum scelto”. Inoltre, tutto il triennio prevede 4 crediti extra: “due al primo anno per principi di sicurezza per i laboratori; gli altri due al terzo per seminari utili ad entrare in contatto con il mondo del lavoro e per visite presso aziende del settore”. La parte conclusiva del percorso è il tirocinio, lungo ben 300 ore: “Da sempre è un’esperienza che piace molto agli studenti e le stesse aziende sono molto soddisfatte del loro livello di preparazione”.

Scienze Nutraceutiche, che si attesta sui 170 immatricolati, intercetta “le esigenze nuove e crescenti di un settore che richiede figure con conoscenze della composizione chimica e del valore nutrizionale degli alimenti, nonché delle loro proprietà, nell’ambito dei prodotti della salute. In particolare, si parla di integratori alimentari e nutraceutici e del loro controllo chimico per un utilizzo in sicurezza”, spiega la prof.ssa Francesca Ungaro, Coordinatrice del Corso.

Al primo anno gli insegnamenti di base servono ad acquisire conoscenze di Chimica organica e inorganica, Matematica, Statistica, Biologia, “fondamentali per affrontare materie più caratterizzanti degli anni successivi come Chimica e Tossicologia dei nutraceutici, Farmacologia della nutrizione, Chimica nutraceutica applicata, Formulazione e aspetti normativi e regolatori dei nutraceutici e degli integratori alimentari”. Piccola chicca a latere: “si acquisiscono anche le competenze per poter proseguire con la Magistrale in Scienze della nutrizione umana, con insegnamenti come Patologie dell’apparato digerente, Endocrinologia”.

Il futuro lavorativo è roseo per chi consegue questo titolo: “formiamo tecnici dei prodotti alimentari e tecnici dei prodotti chimici, che possono effettuare consulenze tecnico-scientifiche per aziende che producono integratori e nutraceutici, ma pure contribuire ad attività di formazione e informazione del settore”.

Il ritocco dell’ordinamento, anche in questo caso, ha comportato l’introduzione di crediti per ulteriori attività utili ad assorbire skills richieste dal mondo del lavoro; mentre il tirocinio può avvenire intra o extramoenia, nei laboratori del Dipartimento o in azienda. Poi, un suggerimento: “occorre che i ragazzi guardino bene al percorso formativo. Questo Corso richiede un approfondimento chimico importante di alcune materie, non solo del valore nutrizionale degli alimenti”.

La prof.ssa Francesca Borrelli, alla guida di Scienze e Tecnologie erboristiche, Triennale che attrae ogni anno, in media, tra i 40 e i 50 iscritti (i piccoli numeri “ci consentono di seguirli molto da vicino”), sottolinea subito il tratto peculiare del laureato: “è l’unico (assieme a quello in Farmacia) a poter effettuare preparazioni estemporanee a base di piante officinali”. Detto questo, le strade che si possono intraprendere una volta raggiunta la pergamena sono diverse: “si può lavorare in farmacia, in erboristeria, nelle aziende specializzate nella produzione, trasformazione ed estrazione di piante officinali e aromatiche, nell’industria alimentare o cosmetica, nei laboratori”.

Proprio i laboratori “sono stati incrementati notevolmente quando siamo intervenuti sull’ordinamento qualche anno fa”. Si presta molta attenzione alla valutazione degli studenti sulla qualità del percorso e si interviene nel caso vengano segnalati problemi di varia natura. Un esempio: “gli studenti hanno avuto difficoltà con l’esame di Chimica generale e organica. Così abbiamo pensato di scorporarlo in due insegnamenti separati”. Chi vuole proseguire gli studi dopo il triennio può iscriversi alla Magistrale di recente istituzione in Scienze e tecnologie dell’industria cosmetica: “i nostri ragazzi ne sono molto attratti, ho spinto molto per la sua realizzazione”.

Oppure a Scienze della nutrizione, percorso del Dipartimento di Agraria. “Già dal secondo anno hanno esami a scelta e noi li indirizziamo verso quegli insegnamenti più congeniali; ovviamente ci sono anche insegnamenti più caratterizzanti come Farmacognosia, Farmacologia, Fitoterapia, una grande parte è dedicata anche al Laboratorio di Tecnologia, e poi ci sono le discipline agrarie, quelle relative alla genetica. E poi c’è anche l’esame di Marketing, il docente è stato molto amato dai ragazzi”. Particolarità molto interessante relativa al primo semestre del terzo anno: si effettua proprio ad Agraria e nel suo ricchissimo bosco.

“Lì seguono le lezioni, i laboratori e vanno in campo”. Nel medesimo periodo gli studenti sono chiamati anche a svolgere il tirocinio: “il suggerimento è di seguire le proprie propensioni professionali nella scelta: farlo internamente, presso l’Asl dell’Ospedale San Paolo se interessati alla salute umana, ad Agraria se orientati verso l’agricoltura”. Il consiglio: “rivolgersi a noi docenti, siamo qui per loro”.

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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 56-57

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