Gestione degli Animali e delle Produzioni “si rivolge a chi abbia in programma di lavorare nell’ambito della zootecnia o della cura e gestione degli animali da compagnia, in compiti di assistenza e supporto al veterinario”, spiega la prof.ssa Serena Calabrò, Coordinatrice del Corso di Laurea Triennale nato dalla trasformazione di percorso anch’esso incentrato sulla zootecnia. Si caratterizza al terzo anno per la biforcazione in due percorsi: “il primo dedicato specificamente a formare il Tecnico della gestione della filiera produttiva legata alla zootecnia; il secondo, Tecnico della gestione degli animali, forma una figura professionale destinata ad occuparsi degli animali per la parte assistenziale (non con compiti veterinari e di cura), dell’accudimento e del benessere.
Non solo degli animali da reddito, ma anche di quelli da compagnia. Per esempio negli ambulatori e negli ospedali veterinari o magari nelle fattorie didattiche oppure nell’ambito della pet therapy. Il terzo anno sarà attivato per la prima volta a settembre”.
Da quando è nato, tre anni fa, Gestione degli Animali e delle Produzioni ha avuto in media tra i 120 e i 130 immatricolati l’anno. Le lezioni “si tengono nella sede del Cestev in via de Amicis, nella zona ospedaliera. Durante il percorso formativo sono previsti tirocini e visite nelle aziende zootecniche e negli allevamenti presenti sul territorio”.
La frequenza non è obbligatoria. “Riscontro – sottolinea la docente – uno scarto considerevole tra il numero degli iscritti e i presenti in aula. In parte può dipendere dalla circostanza che abbiamo numerosi studenti che abitano fuori Napoli, per i quali non è sempre agevole, anche dal punto di vista economico, risiedere nel capoluogo campano o spostarsi quotidianamente per raggiungere la sede universitaria. Non pochi tra i nostri studenti, inoltre, lavorano. O in aziende e allevamenti, magari gestiti dalle proprie famiglie, o in altri ambiti. Non sono tutti assidui a lezione, dunque, e se lo comprendo devo anche dire che in questo modo la loro esperienza universitaria non è ricca come capita a chi frequenta. In ogni caso, voglio tranquillizzare tutti, se uno è preparato viene promosso anche se non si è fatto vedere molto a lezione”.
Cosa si studia: Botanica, Fisica, Chimica, Matematica e statistica, Genetica, Anatomia, Agronomia, Igiene, Parassitologia, solo per citare alcuni esempi. Ci sono anche insegnamenti relativi all’economia, perché il Corso di Laurea prepara tra l’altro alla gestione delle aziende zootecniche, e c’è una idoneità nella sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra gli altri esami: Macchine ed impianti dell’industria agroalimentare, Produzione e commercializzazione degli alimenti.
Una percentuale piuttosto elevata dei laureati Triennali prosegue con la Magistrale: “C’è chi sceglie uno dei nostri due Corsi – Precision Livestock Farming oppure Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali – e c’è chi opta per altri Atenei. Per esempio Padova o Bologna. Mi capita di incontrarli in occasione di fiere e convegni. Generalmente sono contenti della posizione che occupano e mi dicono che il percorso Triennale che hanno seguito con noi ha consentito loro di affrontare la Magistrale in altri Atenei senza difficoltà ed incertezze. Entrambe le nostre Magistrali – conclude la prof.ssa Calabrò – peraltro, sono valide e formative. La scelta di rimanere alla Federico II o andare altrove è spesso dettata anche da fattori personali, per esempio dalla voglia di vivere nuove esperienze in altre città”.
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Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 48