Il Corso di Laurea in Sviluppo Sostenibile e Reti Territoriali cambia nome in Urbanistica sostenibile. “Spero che in questo modo si capisca meglio quale è il percorso e quali sono gli obiettivi formativi. Gli studenti si interrogavano su quale fosse il campo disciplinare che sarebbero andati ad approfondire. Poiché c’è stata la modifica di ordinamento, ne abbiamo approfittato per cambiare anche denominazione”, informa la prof.ssa Federica Palestino, che è la Coordinatrice del Corso.
Per certi aspetti è un po’ un ritorno all’antico, all’epoca nella quale c’era il Corso di Laurea in Urbanistica. “Attenzione – precisa però la docente – perché in realtà dal punto di vista delle discipline siamo in continua evoluzione. C’è un poco di tecnica urbanistica in più, perché ci è parso che fosse utile calcare un po’ la mano sull’identità di un Corso di Laurea che permette, dopo il titolo Triennale, di sostenere l’esame per iscriversi alla sezione B dell’albo degli urbanisti, ma ci sono anche materie come Sistemi intelligenti per la gestione dei dati. Resta la dimensione della progettazione ambientale, della pianificazione ambientale e del metabolismo urbano. C’è poi il paesaggio, che prima mancava”.
Sono stati inseriti tre crediti completamente liberi per dare agli studenti un certo margine di flessibilità che permetta loro di compiere scelte appropriate alla specificità. “Accanto all’esame di Sistemi informativi territoriali ne abbiamo inserito uno che si chiama Trattamento grafico e cartografico dei dati”. Le modifiche al Corso Triennale sono state coordinate con la Magistrale “che rappresenta il naturale sbocco dei nostri laureati Triennali. Si chiama Pianificazione Territoriale Urbanistica e Paesaggistico Ambientale”.
Il Corso di Laurea è ad accesso libero. C’è però una novità: “abbiamo introdotto un test in ingresso che non sarà selettivo, perché a prescindere dal risultato ci si potrà iscrivere al primo anno, ma che consentirà agli studenti di autovalutarsi. Si svolgerà il 16 settembre e sarà lo stesso che sosterranno gli immatricolandi di Architettura. Ho voluto inserirlo perché anche simbolicamente farà sentire gli studenti più impegnati sin dall’accesso ai corsi”. Non sono stati molti, negli ultimi anni, gli immatricolati al Corso di Laurea in Sviluppo Sostenibile e Reti Territoriali. “Tra i 18 e i 25 – quantifica la docente – C’è, dunque, un ottimo rapporto numerico tra studenti e professori. Siamo molto attenti ai nostri allievi”.
Per ben cominciare, la ricetta della prof.ssa Palestino si basa su pochi semplici ingredienti: “Sostenere il test di autovalutazione, seguire i corsi e i laboratori dal primo giorno, partecipare e, qualora il test evidenzi lacune o se comunque lo si ritiene necessario, seguire i precorsi di matematica che saranno organizzati dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base”.
L’ultima domanda è quella che probabilmente si pongono anche molti studenti: chi è e cosa fa l’urbanista? “È una figura in transizione – risponde la prof.ssa Palestino – Progetta e pianifica lo sviluppo urbano, ma oggi con un occhio molto attento alle questioni ambientali, alle problematiche energetiche e alle competenze digitali. È un professionista, inoltre, che guarda ai processi di partecipazione dei cittadini, che coinvolge le comunità nel suo lavoro, che è attento ad ascoltarne i bisogni”.
Ulteriori informazioni sul piano di studi sono reperibili sul sito web (srt.unina.it che diventerà a diarc.srt-urbs.unina.it) e, da fine luglio, sulla nuova guida dello studente 2025-26 (consultabile sempre on line).
Scarica gratis la nuova Guida Universitaria di Ateneapoli
Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 38