Crescono gli iscritti a Sociologia

Cresce il numero degli iscritti alla Facoltà di Sociologia. Rovescio della medaglia, come succede altrove, anche qui si avverte con forza la situazione di crisi economica che sta attraversando il mondo accademico italiano.
“Le iscrizioni continuano a salire – spiega la Preside Enrica Amaturo – Ad esempio per quanto riguarda il corso di Laurea in Culture Digitali si è raggiunto il tetto massimo di 200 iscritti”.  Positivo anche il trend delle Specialistiche. E da novembre 2007 partirà anche la laurea di secondo livello in Antropologia culturale ed etnologia, che inizialmente doveva essere coordinata in collaborazione con l’Università di Salerno ma che, per motivi tecnici, sarà di sola afferenza alla Federico II.
Ottima risposta in termini di iscrizione anche per i Master in Scrittura Audiovisuale ed in Organizzazione, Management e Valutazione delle politiche e dei sistemi sociosanitari. Non è partito, invece, quest’anno quello in Comunicazione e Divulgazione Scientifica, che non ha raggiunto il numero minimo di iscritti. “Quasi tutti i Master stanno avendo difficoltà a coprire i posti disponibili – sottolinea la Preside – e i motivi sono da rintracciare nella congiuntura economica. Il Master in Scrittura Audiovisuale ha avuto un boom anche perché era gratuito, mentre quello in Management Sociosanitario si rivolge ad un pubblico diverso, di adulti che già lavorano e che, quindi, hanno maggiori disponibilità economiche”. Se è già difficile mantenere un figlio all’Università, per molti sembra addirittura impossibile pagare un Master da 2 o 3 mila euro, o anche oltre, fino ad arrivare ai selezionatissimi corsi da 20 o 30 mila euro. La situazione che investe oggi il sistema formativo italiano sembra, allora, proprio un cane che si morde la coda: il mercato del lavoro richiede professionisti sempre più specializzati, ma non tutti hanno la possibilità di frequentare corsi di Alta Formazione per i costi eccessivi. Dall’altro lato della medaglia, alle Università vengono tagliati sempre di più i fondi. “Io spero che l’Università tutta – si augura per il nuovo anno Enrica Amaturo – esca da queste ristrettezze che la stanno soffocando e che il Governo comprenda l’importanza per il nostro Paese della formazione e della ricerca. Purtroppo non è facile andare avanti se si deve combattere quotidianamente contro problemi pratici e carenze crescenti”. Dalla riduzione del 20% per le spese di pulizia al taglio del numero delle borse di studio: questi solo due esempi per rendere l’idea di come la carenza di fondi investa tutti gli aspetti della macchina universitaria e interessi tutti, dagli studenti, a cui viene negato il diritto allo studio, al personale, per il quale sono ferme le assunzioni.
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