“Napoli è una città ricca di storia. Il suo patrimonio culturale, materiale e immateriale, è un’eredità da preservare. Ci racconta molto del suo passato, del contributo di uomini e donne di grande spessore, di personalità che, da altre parti del mondo, hanno attraversato le strade di una grande città del Sud per lasciare qualcosa al suo futuro.
Un pezzo di questa storia non può che passare per l’offerta dei suoi Atenei, prestigiosi e di qualità, e per la loro capacità di proporre una didattica sempre al passo con i tempi e in grado di interpretare il presente. Negli ultimi anni, Napoli ha saputo valorizzare al meglio le sue potenzialità, confermando il suo ruolo nel presente e nel prossimo futuro. Il mondo dell’università, infatti, non è un terzo luogo, ma parte integrante della città e delle sue ramificazioni, con i suoi pregi e le sue criticità. Ho fermamente creduto in questo quando ho svolto ruoli all’interno dell’Università, prima professore, poi pro Rettore, infine Rettore e Ministro. Ora nella funzione di sindaco ho una visuale ancora più completa.
“La cultura può arrivare ovunque e trasformare i territori”
Mi viene in mente l’apertura e lo sviluppo del Polo universitario dell’Università Federico II a San Giovanni a Teduccio. Una sfida importante per tutta l’area, al centro di un processo di rigenerazione più ampio e che coinvolge diversi settori della comunità. L’esperienza dell’Università Federico II a San Giovanni a Teduccio ha dimostrato che la cultura, se c’è una buona programmazione e una visione coraggiosa, può arrivare ovunque e trasformare i territori. Adesso, il Polo universitario è un centro di prima qualità per i giovani della città, ma anche per chi, dall’estero, sceglie di approfondire la propria formazione e la propria ricerca in un luogo che ha tutte le carte in regola per affermarsi, come sta già facendo, a livello nazionale e internazionale. Cresce l’università e, con essa, le opportunità per il quartiere.
Anche a Scampia, l’Università interagisce con il territorio. E non si tratta soltanto di un edificio che sorge, ma di un racconto che muta nel tempo, di un processo che, via via, riesce a connettersi ai progetti circostanti, ai progetti di rigenerazione urbana del quartiere, alle attività culturali promosse dalle associazioni del territorio. L’eredità della città ha un peso specifico, ma possiamo ancora fare, possiamo immaginare nuovi modi di far vivere l’università e di promuoverne il dialogo con le comunità. Perché l’università non può chiudere le porte, ma dev’essere un presidio fondamentale e instancabile al servizio della conoscenza, del confronto, del dialogo.
Napoli è una città accogliente e le sue istituzioni accademiche ne riflettono lo spirito. C’è un continuo scambio con altre università sparse in tutto il mondo e i progetti di mobilità universitaria creano un valore inestimabile nei processi di apprendimento. L’ultimo Erasmus Welcome Day, organizzato dal Comune di Napoli, attraverso il Centro Europe Direct, congiuntamente agli Atenei cittadini e alle associazioni studentesche al Maschio Angioino, ha visto una grande partecipazione, per un totale di 34 differenti nazionalità risultanti al momento dell’iscrizione all’iniziativa.
Questo ci dimostra che gli Atenei cittadini, ognuno di essi con specifiche peculiarità, riescono ad essere attrattivi e un punto di riferimento. Da Sindaco di Napoli, ma anche da ex Rettore, non posso che essere orgoglioso di quanto la città offre dal punto di vista dell’istruzione e della ricerca.
Oltre questo, c’è l’innovazione tecnologica, un grande settore al servizio dell’apprendimento, che dialoga con il mondo in cui viviamo che, rapidamente, si trasforma. Ci sono poi le novità, le sperimentazioni, i tirocini e le tante opportunità offerte agli studenti e alle studentesse per arricchire la propria formazione. Possiamo dirlo con molta chiarezza: Napoli, grande capitale del Mezzogiorno, può essere una prima scelta per l’istruzione universitaria. È al livello delle principali università del Paese e questo, naturalmente, apre le porte ai nostri giovani.
Dobbiamo lavorare per costruire condizioni favorevoli a restare. I giovani sono il futuro di questa città, ma spesso, e soprattutto nelle regioni del Sud del Paese, si spostano altrove. Dobbiamo lavorare su queste grandi competenze, promuovendo anche l’ingresso negli Atenei di settori molto specialistici e una maggiore flessibilità, e sulle opportunità che il territorio offre per investire queste competenze nel mercato del lavoro. Un mercato del lavoro che, nello stesso tempo, deve essere equo e sicuro per tutte e tutti.
L’augurio ai giovani, scegliere “un percorso all’altezza delle proprie aspettative e dei propri sogni”
La scelta del proprio percorso formativo è una scelta molto importante e, sicuramente, non semplice. Avere tutte le informazioni a disposizione e potersi orientare, grazie ad esse, nel grande mondo dell’università è necessario. La Guida di Ateneapoli offre uno strumento molto utile in tal senso. È vero, non sempre ci si sente pronti a scegliere immediatamente, altre volte si cambia in corso d’opera. Fa tutto parte di un percorso personale e ogni percorso può esser diverso. L’importante è poter scegliere con consapevolezza.
E il ventaglio delle opportunità formative sul territorio napoletano è di grande qualità e molto solido. Abbiamo docenti di primissimo livello che possono essere punto di riferimento. Ai giovani, che sono il futuro di questa città, auguro un percorso all’altezza delle proprie aspettative e dei propri sogni. Auguro di scegliere, di sbagliare e di scegliere ancora. A noi il compito di offrire possibilità concrete, strutture adeguate, spazi fisici e digitali al passo con le esigenze della contemporaneità. L’istruzione e la ricerca sono i pilastri fondamentali di una società in grado di promuovere conoscenza, benessere collettivo e prospettive condivise. Andiamo avanti insieme.
Prof. Gaetano Manfredi
Sindaco di Napoli
Scarica gratis la nuova Guida Universitaria di Ateneapoli
Ateneapoli – n. 11-12 GUIDA UNIVERSITARIA – 2025 – Pagina 4