Plotter, computer e un’altra aula studio: le richieste degli studenti

La storia infinita. A voler sintetizzare, si potrebbe descrivere così la vicenda dei plotter che sono attesi da anni dagli studenti della Facoltà di Architettura. Attesi, promessi, annunciati e, pare, pure finanziati, consentirebbero agli iscritti di stampare le tavole a colori senza dilapidare un bel po’ di euro, per ogni esame. Non sono stati mai acquistati, però. “Solo per il laboratorio di Costruzioni –  lamentano tre studentesse iscritte al secondo anno della Laurea Magistrale, Maria, Alessandra e Serena (preferiscono non dire il cognome) – abbiamo dovuto stampare 15 tavole definitive. Ci siamo rivolte ai negozi che praticano i prezzi meno alti e con tutto ciò abbiamo speso 120 euro, escluso il plastico. Quest’ultimo ci è costato altri 70 euro. Si aggiungano le tavole provvisorie, quelle che abbiamo portato alla correzione del docente, che complessivamente hanno richiesto almeno altri 30 euro. Totale: 220 euro circa. Stiamo parlando di un unico laboratorio”. Cifre che da sole aiutano a capire come e perché gli iscritti alla Facoltà di Palazzo Gravina mettano in cima alla lista dei desideri la disponibilità di almeno due o tre plotter. “Sarebbero indispensabili anche nuovi computer – sottolineano in verità le 3 studentesse intervistate da Ateneapoli, – perché, dei 20 disponibili attualmente, ne funzionano un paio al massimo. Una situazione davvero spiacevole”. Sono ormai almeno un paio di anni che i rappresentanti degli studenti ed il prof. Benedetto Gravagnuolo, Preside della Facoltà, mettono tra le priorità proprio l’allestimento di un’aula con plotter e computer. Ad oggi, purtroppo, alle parole non sono ancora seguiti i fatti. Delia Evangelista, la veterana tra i rappresentanti degli studenti di Architettura, spiega i ritardi così: “C’è un finanziamento di 10mila euro, da parte del Polo delle Scienze e delle Tecnologie. Quel che manca è la suddivisione della spesa tra l’acquisto dei plotter e dei pc. La deve fare il Polo. Fino a che non la comunicano alla Facoltà, è impossibile procedere all’acquisto dei macchinari”. Qualche tempo fa pareva invece che l’ultimo ostacolo da superare fosse l’individuazione del tipo di macchinario che bisognava acquistare, tra i tanti che offrono oggi le ditte di produzione. Gli iscritti alla Facoltà restano comunque in attesa fiduciosa, quanto impaziente, che, nel giro dei prossimi mesi, finalmente la lunga vicenda dell’acquisto dei plotter addivenga ad una conclusione positiva. 
Necessita una terza
aula studio
Tra le priorità, chi frequenta la Facoltà indica anche la realizzazione della terza aula studio. Ce ne sono due, nel Palazzo dello Spirito Santo, quasi sempre affollate. Il nuovo ordinamento impone infatti di frequentare ogni giorno dal mattino fino alle quattro o alle cinque del pomeriggio. Gli studenti vorrebbero approfittare delle ore di spacco, tra una lezione e l’altra, per ripassare, riordinare gli appunti, approfondire argomenti o lavorare ai progetti. Lo possono fare, però, fino ad un certo punto, perché le aule studio sono solo 2, al piano terra. Le stanze ai piani superiori sono quasi tutte impegnate per le lezioni fino al pomeriggio inoltrato. La terza aula studio, in realtà, ci sarebbe pure: S05, al piano terra della nuova sede. Per utilizzarla basterebbe poco, come racconta Evangelista: “Dovrebbe essere insonorizzata, perché è adiacente al locale caldaie. Bisognerebbe inoltre mettere un lucchetto alla porta che separa l’aula dalla stanza caldaie. Nulla di trascendentale, insomma, tuttavia i tempi tecnici ed amministrativi, nell’Università, sono a volte incredibilmente lunghi. Per ora le aule studio restano 2, dunque. Con il prof. Francesco Bruno, coordinatore della Consulta per la sede, noi rappresentanti abbiamo avviato un monitoraggio delle stanze inutilizzate nei Dipartimenti. Se ce ne sono, sarebbe il caso di trasformarle in aule studio”. 
Proseguono, intanto, i lavori al cortile interno del Palazzo dello Spirito Santo. Il parcheggio per i motorini è ormai quasi completato. Delle panchine, che si sarebbero dovute realizzare nel cortile, invece, ad oggi non c’è traccia. Si potrebbe dunque fare ancora molto, per migliorare la vivibilità della Facoltà. Una sfida per il Preside che subentrerà al prof. Benedetto Gravagnuolo, che si appresta a concludere il suo secondo mandato. “C’è sempre da migliorare – commenta il prof. Bruno – anche se devo dire che, durante gli anni della presidenza Gravagnuolo, sono stati realizzati importanti risultati, a cominciare dall’apertura della nuova sede”. Conferma Evangelista: “il Palazzo dello Spirito Santo è stata un’acquisizione essenziale. Peccato che i miei stessi colleghi non sempre rispettino spazi e persone. I vandalismi sono frequenti. Ultimo esempio: qualcuno ha bruciato i pulsanti per l’ascensore al quarto piano della scala C. Ha poi staccato pure la mascherina. Il genio che ha ideato questa prodezza ha impiegato due minuti per realizzarla. L’ufficio tecnico dell’ateneo, per sostituire la mascherina e i pulsanti, ci metterà un bel po’ di mesi”.      
Fabrizio Geremicca
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