La prof.ssa Flavia Cavaliere risponde alle critiche mosse dagli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze del Servizio Sociale e Lettere Moderne. Le questioni sono diverse. Il problema degli studenti di Scienze del Servizio Sociale è dovuto allo spostamento della cattedra di Lingua Inglese dal loro CdL in via Don Bosco a Lettere Moderne in via Porta di Massa. Gli studenti hanno lamentato una scarsa disponibilità della docente nel far sostenere gli esami e le idoneità di laurea nella sede di via Don Bosco e un’eccessiva rigidità di giudizio. “Innanzitutto vorrei precisare che non sono più la titolare del Corso, quindi l’idoneità non mi compete. Anzi, pregherei gli studenti di rivolgersi al CLA. Inoltre, hanno avuto da me sempre la massima disponibilità, tant’è che ci sono ragazzi che ancora mi rincorrono per essere seguiti nella tesi triennale, perciò sono molto amareggiata da queste critiche. Ho fatto sostenere gli esami il 7 novembre nella sede di via Don Bosco, nonostante avessi avuto un lutto due giorni prima, e sempre in quella sede farò sostenere gli esami delle sessioni di gennaio e febbraio. In più, ho inserito anche quelli delle matricole che non mi competevano, trovandomi ad esaminare 70 candidati”, commenta la docente. Per quanto riguarda la difficoltà dell’esame afferma: “Se fosse stato difficile, non sarebbero stati tutti ammessi. Volendo essere fiscale, avrebbero avuto un risultato diverso”. La questione dello spostamento in via Porta di Massa per seguire il Corso d’Inglese viene facilmente risolta: “gli studenti non sono tenuti a frequentare il mio corso, ora che l’Inglese è un esame a scelta possono anche seguirlo a Giurisprudenza o a Medicina”.
Le problematiche rilevate dagli studenti di Lettere Moderne riguardano la difficoltà del Corso e la richiesta di una maggiore interattività. “Il corso è iniziato con un entry test, per verificare il livello da cui partire. Il risultato è stato B1 e da quello ho iniziato. Ho mantenuto una gradualità nell’offerta dei contenuti per arrivare, step by step, ad un livello più alto. Il corso è di 60 ore e 12 crediti ed è normale che si proceda. Ora stiamo studiando il periodo ipotetico, niente di trascendentale. Tra l’altro ho eliminato dal programma le parti che ritenevo più difficili nella traduzione”.
Per ciò che concerne l’interazione tra docente e studenti, la prof.ssa Cavaliere replica: “Io dò in continuazione input, ma non ricevo output. Mi rivolgo spesso agli studenti, ma difficilmente ho risposte. Proprio per la prossima lezione gli ho chiesto di parlare della loro città, perché l’esame è in primis comunicativo. Purtroppo intervengono solo alcuni. Il corso è come una qualsiasi dieta, se la segui dimagrisci, altrimenti non ottieni risultati”.
Altra critica mossa all’operato della docente riguarda la mancanza di esercizi svolti durante il corso, essendo l’esame scritto e orale “Mi sembra più giusto comunicare che far fare esercizi nelle ore di lezione. Per quelli c’è tempo a casa. Infatti ho pubblicato e inserito nel programma un libricino con tutti i links molto utili allo svolgimento di questi ultimi. Cerco di contemperare le esigenze di tutti, ma è ovvio che il corso va studiato oltre che seguito”.
Le problematiche rilevate dagli studenti di Lettere Moderne riguardano la difficoltà del Corso e la richiesta di una maggiore interattività. “Il corso è iniziato con un entry test, per verificare il livello da cui partire. Il risultato è stato B1 e da quello ho iniziato. Ho mantenuto una gradualità nell’offerta dei contenuti per arrivare, step by step, ad un livello più alto. Il corso è di 60 ore e 12 crediti ed è normale che si proceda. Ora stiamo studiando il periodo ipotetico, niente di trascendentale. Tra l’altro ho eliminato dal programma le parti che ritenevo più difficili nella traduzione”.
Per ciò che concerne l’interazione tra docente e studenti, la prof.ssa Cavaliere replica: “Io dò in continuazione input, ma non ricevo output. Mi rivolgo spesso agli studenti, ma difficilmente ho risposte. Proprio per la prossima lezione gli ho chiesto di parlare della loro città, perché l’esame è in primis comunicativo. Purtroppo intervengono solo alcuni. Il corso è come una qualsiasi dieta, se la segui dimagrisci, altrimenti non ottieni risultati”.
Altra critica mossa all’operato della docente riguarda la mancanza di esercizi svolti durante il corso, essendo l’esame scritto e orale “Mi sembra più giusto comunicare che far fare esercizi nelle ore di lezione. Per quelli c’è tempo a casa. Infatti ho pubblicato e inserito nel programma un libricino con tutti i links molto utili allo svolgimento di questi ultimi. Cerco di contemperare le esigenze di tutti, ma è ovvio che il corso va studiato oltre che seguito”.