770 si sono prenotati, 660 i presenti che si sono candidati ai 250 posti disponibili: sono i numeri del test di ammissione al Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche. Un po’ di tensione più che giustificata, ma anche grinta e adrenalina, alla selezione che si è tenuta il 10 settembre presso l’aulario di via Raffaele Perla, a Santa Maria Capua Vetere. La prova si è svolta in novanta minuti in cui i candidati hanno dovuto affrontare un questionario composto da ottanta quesiti, ripartiti in argomenti di cultura generale, comprensione di testi, quiz logico-matematici, lingua inglese e abilità lessicali. In fase di scrutinio verrà assegnato al risultato raggiunto un punteggio ulteriore a seconda del voto ottenuto all’esame di Maturità. Una prova importante nella cui preparazione i candidati hanno speso tempo ed energie, nella speranza che i loro sforzi vengano alla fine ricompensati. La Commissione, composta da sei membri, ha compreso un Presidente, nella persona del prof. Marco Fabbri, un segretario (dott.ssa Marina Longo) e quattro membri effettivi (i professori Lucia Ariemma, Gennaro Cordasco, Sebastiano Costa e Roberto Marcone). Ma cosa pensano gli aspiranti psicologi del test? “Non è stato particolarmente difficile – dice Serena – più semplice di quanto mi aspettassi”. Ed è dello stesso avviso l’amica Emily, che un po’ di difficoltà l’ha trovata solo nel rispondere ai quesiti di inglese. Emanuele ha invece trovato il test complicato al punto giusto: “c’erano davvero molte cose concentrate insieme, alcune delle quali che non conoscevo (specialmente tra le logico-matematiche) e sulle quali ho dovuto impegnarmi di più, ma niente di irrisolvibile”. Ma quali sono i motivi che spingono i giovani e giovanissimi ad iscriversi alla Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche? “Personalmente ho sempre avuto questo genere di ambizione – dice Francesca – Sin da bambina ho sempre detto di voler fare la psicologa, che oggi traduco col desiderio di diventare psicoterapeuta. La mia lettura preferita è non a caso ‘L’interpretazione dei sogni’ di Freud, che ho affrontato molte volte. Credo di aver scelto il percorso adatto a me”. “Vorrei fare lo psicoterapeuta, ma anche andare più a fondo nella ricerca psicologica – dice Luca – Mi interesso da sempre alla psicologia e ho notato che la nostra società è più soggetta all’insorgenza di patologie di natura psicologica, credo che in futuro la cosa potrebbe prendere un andamento più grave, che renderebbe ancor più necessaria la presenza di figure professionali in grado di aiutare le persone afflitte da queste problematiche”.
Il prof. Roberto Marcone, docente di Osservazione del comportamento infantile al Dipartimento di Psicologia, sostiene: “l’affluenza è stata buona rispetto agli anni scorsi, circa 770 domande e 660 presenze, di cui una decina con esigenze particolari che hanno terminato la prova con il tempo aggiuntivo, come previsto dalla legge”. Sull’impiego della psicologia e le possibilità di sbocchi professionali dice poi: “noi auspichiamo ad un impiego sempre maggiore della psicologia, non certo perché ci auguriamo che le persone ne abbiano bisogno (almeno non nell’accezione in cui si è soliti pensare alla psicologia). Oggi questa disciplina è applicata in tutti gli ambiti, da quelli scolastici a quelli lavorativi, ed è per questo che offriamo ai nostri studenti numerose possibilità dopo la Triennale. Gli specialisti del settore si formano nel corso della Magistrale”. Gli studenti, sottolinea, “avranno la massima disponibilità dei docenti durante il loro percorso accademico, sia per quanto concerne quesiti di natura tematica che didattica. Naturalmente, devono essere consapevoli che per quanto riguarda il loro futuro sarà necessaria una scelta equilibrata del percorso successivo alla Triennale”.
N. Di N.
Il prof. Roberto Marcone, docente di Osservazione del comportamento infantile al Dipartimento di Psicologia, sostiene: “l’affluenza è stata buona rispetto agli anni scorsi, circa 770 domande e 660 presenze, di cui una decina con esigenze particolari che hanno terminato la prova con il tempo aggiuntivo, come previsto dalla legge”. Sull’impiego della psicologia e le possibilità di sbocchi professionali dice poi: “noi auspichiamo ad un impiego sempre maggiore della psicologia, non certo perché ci auguriamo che le persone ne abbiano bisogno (almeno non nell’accezione in cui si è soliti pensare alla psicologia). Oggi questa disciplina è applicata in tutti gli ambiti, da quelli scolastici a quelli lavorativi, ed è per questo che offriamo ai nostri studenti numerose possibilità dopo la Triennale. Gli specialisti del settore si formano nel corso della Magistrale”. Gli studenti, sottolinea, “avranno la massima disponibilità dei docenti durante il loro percorso accademico, sia per quanto concerne quesiti di natura tematica che didattica. Naturalmente, devono essere consapevoli che per quanto riguarda il loro futuro sarà necessaria una scelta equilibrata del percorso successivo alla Triennale”.
N. Di N.







