Positivo l’approccio con i docenti, un po’ meno con le aule, alcune delle quali sovraffollate, come la 1.8, in cui si svolge il corso di Diritto Privato con il prof. Roberto Bocchini. Il ritratto dei corsi disegnato dalle matricole di Economia che seguono le lezioni presso Palazzo Pacanowski. “Il docente è preparato e spiega bene, l’unico problema è che si segue in piedi, devi stare in aula almeno dieci minuti prima per prendere posto, il corso è dalle 8.00 alle 11.00. È troppo affollato, poiché vi seguono le matricole pari di Economia Aziendale ed Economia e Commercio. L’aula contiene 311 studenti, ma ne siamo circa una cinquantina in più”, lamenta Michele Fabiano, al primo anno di Economia e Commercio. “Il lunedì seguiamo per tre ore, due sono di lezione con il docente, una di esercitazione con gli assistenti, l’ultimo argomento trattato: la successione ereditaria. Le domande dell’esercitazione vertono su quanto spiegato a lezione, tramite slide proiettate, ognuno risponde individualmente, gli assistenti ritirano il foglio e poi c’è la correzione collettiva”, continua. “Il docente concede una pausa ogni ora, la materia è un po’ pesante ma non complicatissima. Il problema è che ci sono 1.300 pagine da studiare per l’esame. In aula si spiegano ovviamente solo i punti salienti del manuale”, aggiunge il collega Mariano. “Per alleviare il carico, se hai fino al 10% di assenze, puoi sostenere un precolloquio, ovvero l’esame viene diviso in due parti”, sottolinea Sergio. “Quando si può, studiamo subito dopo i corsi, ma per i primi tre giorni è impossibile, visto che terminano alle 17.00”, fa presente Davide. “Se ti riesci a gestire bene il tempo, è comodo frequentare fino al mercoledì, sarebbe diverso se dovessimo venire qui ogni giorno”, prosegue Francesco. “Io vengo da Ischia e mi sveglio alle 5.30, difficile arrivare puntuale ai corsi; per tornare a casa si fanno almeno le 19.30 e studiare parallelamente diventa impossibile”, sentenzia Luigi.
Affollato anche il corso di Matematica applicata con il prof. Luigi D’Onofrio, seguito dal primo anno di Management delle Imprese Internazionali. “Il 20% dei corsisti è seduto a terra, ma la differenza tra la Parthenope e le altre Università pubbliche è che il docente si mortifica, chiede scusa e subito provvede per un’aula più grande. Se non capisci qualcosa, puoi contattarlo via e-mail o a ricevimento, il distacco c’è, ma misurato”, sostiene Erica. “Il professore è bravo, spiega bene e coinvolge. Parte dalla teoria per farci comprendere la pratica. Attraverso domande tiene elevata l’attenzione e vivo l’interesse. Concede pausa tra un argomento e l’altro, il programma è lungo, ma lui ne spiega gran parte. Il lavoro più duro si fa durante il corso per assimilare, arrivati a casa è una ripetizione”, prosegue Maria Cimmino. “Preferirei non seguire tutti i giorni, noi di Management siamo costretti a farlo. Venire tre volte alla settimana, come gli altri, sarebbe diverso. Solo il martedì seguiamo di pomeriggio, tutti gli altri giorni feriali dalle 8.00 alle 17.00”, spiega Salvatore.
Affollato anche il corso di Matematica applicata con il prof. Luigi D’Onofrio, seguito dal primo anno di Management delle Imprese Internazionali. “Il 20% dei corsisti è seduto a terra, ma la differenza tra la Parthenope e le altre Università pubbliche è che il docente si mortifica, chiede scusa e subito provvede per un’aula più grande. Se non capisci qualcosa, puoi contattarlo via e-mail o a ricevimento, il distacco c’è, ma misurato”, sostiene Erica. “Il professore è bravo, spiega bene e coinvolge. Parte dalla teoria per farci comprendere la pratica. Attraverso domande tiene elevata l’attenzione e vivo l’interesse. Concede pausa tra un argomento e l’altro, il programma è lungo, ma lui ne spiega gran parte. Il lavoro più duro si fa durante il corso per assimilare, arrivati a casa è una ripetizione”, prosegue Maria Cimmino. “Preferirei non seguire tutti i giorni, noi di Management siamo costretti a farlo. Venire tre volte alla settimana, come gli altri, sarebbe diverso. Solo il martedì seguiamo di pomeriggio, tutti gli altri giorni feriali dalle 8.00 alle 17.00”, spiega Salvatore.
Il prof. Ferrara
“Frequentate e
studiate il
pomeriggio”
“Frequentate e
studiate il
pomeriggio”
Seguitissimo anche il Corso di Economia Aziendale, con il prof. Gennaro Ferrara. “È una materia molto pratica, parla di cose con cui abbiamo a che fare tutti i giorni. Al corso il docente spiega e l’assistente assegna un saggio su cui lavorare. Abbiamo già trattato la classificazione delle aziende profit e no profit”, afferma Clarice. L’ex Rettore insegna con passione: “l’Economia Aziendale studia principalmente le aziende, ha dunque stretti rapporti con la realtà operativa. In aula infatti spiego i principi di organizzazione delle stesse, riportabili ad un’attività pratica. Collegare tali principi ad esempi, tramite lo studio di casi interessanti, è il modo più veloce di imparare la materia”, sottolinea il prof. Ferrara. Benché sia molto frequentata, non ci sono problemi di sovraffollamento in aula 1.8, che contiene tranquillamente i 200 corsisti. “Non prevedo prove intercorso che spezzino il ritmo, poiché il mio è un corso molto concentrato, già il 15 dicembre gli studenti dovranno sostenere esami. In aula svolgiamo esercitazioni e tutoraggio. Se hanno problemi possono contattare via mail, il tempo di risposta è di massimo 24 ore”. L’esame è scritto e orale: “lo scritto prevede la trattazione di tre aspetti fondamentali: teoria, domande a risposta multipla e parte operativa legata al bilancio. Chi vuole la lode, deve necessariamente sostenere l’orale. Mi avvalgo della facoltà di verificare, all’orale, la preparazione effettiva, e qualora lo studente voglia migliorare il voto dello scritto, gli porrò ulteriori domande”. Il consiglio che dà a tutti: “frequentate sempre e studiate il pomeriggio l’argomento trattato la mattina. Solo in questo modo è possibile superare agevolmente l’esame, senza corse dell’ultima ora. L’esercitazione è indispensabile, così si metabolizza”.
Allegra Taglialatela
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