Anche l’Università nella Città dei Giovani

Nasce a Napoli la “Città dei Giovani”. Un luogo dove seguire corsi universitari o di alta formazione; fare teatro, musica, cinema; imparare un lavoro; praticare sport; avere informazioni; incontrare coetanei di altre nazioni. La sede: un edificio unico per la sua storia e per i suoi spazi (400 metri cubi): il Real Albergo dei Poveri. Un progetto ambizioso da far impallidire esperienze simili sia in Italia che all’estero – poche e di dimensioni decisamente minori-.     
Napoli fa parlare dunque di sé. E stavolta non per i brutti fatti di cronaca di questi giorni. Il Comune ha investito ad oggi 50 milioni di euro per gli interventi di recupero del grande edificio di Piazza Carlo III. E chiama a raccolta enti e soggetti pubblici e privati con i quali costituirà una Fondazione per assegnare gli spazi alle realtà che ne faranno richiesta. Farà la sua parte il mondo accademico; il secondo Polo Universitario Italiano, con 5 atenei e 140.000 studenti, 5.000 professori e ricercatori (ma con molte sofferenze a livello di spazi).
Ha parlato di “evento eccezionale”, il Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino nella conferenza stampa del 28 gennaio. “Sull’Albergo dei Poveri e la sua destinazione abbiamo studiato molto. Passando dall’uso sociale, ad un uso culturale. Su idea del Vice Sindaco Papa, abbiamo pensato di farne la “Città dei giovani”. Una delle ricchezze della città: “siamo anagraficamente fra le più giovani d’Italia”. Cita, presenti i Rettori Trombetti e Ciriello, le Università Federico II e Orientale “punti di eccellenza sul piano storico e culturale”. Un progetto ambizioso, “nonostante tagli ai fondi del 2,9-3,0%, che recuperiamo solo grazie alla finanza creativa dell’assessore al Bilancio Cardillo”. 
“Immaginiamo una grande macchina, aperta 24 ore al giorno, dove i giovani possono trovare luoghi di cultura, di spettacolo e di confronto. Costituiremo una Fondazione “Città dei Giovani” con a capo il Sindaco Iervolino. Ci sarà spazio per le associazioni. E da marzo prossimo avvieremo anche per visite guidate all’Albergo dei Poveri”, anticipa il vicesindaco Rocco Papa. E poi ringrazia per “il progetto di alto livello”, il “capo dei progettisti e professore emerito della Facoltà di Ingegneria, prof. Elio Giangreco”.  
L’architetto Carmela Fedele ha poi illustrato i numeri del progetto: “l’Albergo dei Poveri, unico edificio monumentale in Europa a partecipare al progetto comunitario per l’energia fotovoltaica,  è pensato come eco-edificio. Il tetto sarà ricoperto con pannelli fotovoltaici di 400 metri quadrati (ad intervento concluso diventeranno 1600) che produrranno 480 mila kilowattora l’anno (a regime oltre 1 milione)”. Qualche altro dato: 400 mila metri cubi gli spazi disponibili, 9 milioni di corridoi, 400 mila metri quadri di legno, 4 mila infissi.
L’assessore Enrico Cardillo, motore economico dell’operazione, cita “due numeri essenziali: su 166 milioni di euro che rappresentano i nuovi Boc Comunali, 39 milioni sono destinati all’ex Albergo dei Poveri ed alla Città dei giovani”. I Rettori: “i primi interlocutori a cui il Comune ha pensato, per l’Albergo dei Poveri”.
L’università è pronta a recepire l’input. Il Rettore del Federico II Guido Trombetti: “con la riforma oggi molti più studenti si iscrivono all’Università e molti di più frequentano, quindi abbiamo forti esigenze di spazio. Certo, occorreranno 18-24 mesi per la realizzazione dell’opera, mentre ogni anno sono 17 mila le nuove matricole che si iscrivono all’ateneo. Noi faremo per intero la nostra parte”.
“Sono lieto per la realizzazione del progetto prima di tutto come cittadino – ha aggiunto il Rettore de L’Orientale Pasquale Ciriello- Ancor più per aver pensato che un’area sarà destinata ad università. L’Orientale, per tradizione culturale, contribuirà con  forti scambi di studiosi e studenti, anche con Medio Oriente e Cina”. 
“Rifiutiamo gli annunci che non corrispondono a realizzazioni”, ha concluso il Sindaco Iervolino.
E sempre sul tema spazi della città alle università, una buona notizia viene dal vicesindaco prof. Papa: “sta per essere firmato (ai primi di febbraio) il protocollo di intesa per  la concessione di un’area di 7-8 mila metri quadri dell’ex Ospedale Militare, con destinazione al Polo Umanistico del Federico II. In questi giorni, con il Rettore Trombetti, definiremo gli ultimi dettagli”. 
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