Ingegneria Elettrica, quest’anno, è partita in via sperimentale con la riforma Zecchino. Moduli, crediti e didattica assistita con i tutors. A circa un mese e mezzo dall’inizio delle lezioni, un gruppo di studenti che si intrattiene al biennio prova a tracciare un primo bilancio. “C’è un po’ di preoccupazione, inutile negarlo, perché siamo costretti a dare quattro esami alla fine del primo semestre”, esordisce Luigi Pizzullo, il quale interpreta il disagio dei colleghi. “Noi seguiamo e studiamo con regolarità, ma non sappiamo se riusciremo a dare tutti gli esami in tempo utile. E’ un fatto che ci mette ansia, anche perché chi di noi non riuscirà a dare Analisi 1 alla fine del primo semestre, non potrà neanche affrontare Analisi 2 a giugno. Ne abbiamo parlato con il professor Gagliardi, il presidente del Consiglio di Corso di Laurea. Lui ci ha ascoltato ed ha promesso che, di qui ad una decina di giorni, convocherà una riunione per capire se si può cambiare qualcosa”. I programmi, a quanto pare, sono stati in parte ridimensionati, soprattutto sotto il profilo delle dimostrazioni. Le prove in itinere che stanno per iniziare forniranno un quadro più esatto della situazione. Gli esami previsti alla fine del primo semestre sono: Fisica 1, Analisi 1, Geometria, Chimica.
Promossa a pieni voti, invece, la cosiddetta didattica assistita, quella che gli studenti svolgono a piccoli gruppi sotto la guida dei tutor. ”E’ veramente utile, perché ci offre l’opportunità di colmare eventuali lacune e soprattutto di chiarire i dubbi relativi alla spiegazione del docente titolare dell’insegnamento. Con i tutor, che sono molto disponibili, svolgiamo anche esercizi ed applichiamo la teoria. Tutto questo, naturalmente semplifica molto il lavoro da svolgere a casa. E’ importante, perché noi del primo anno seguiamo quattro volte a settimana; tempo per approfondire, una volta a casa, non ne resta moltissimo”.
Qualche disagio, infine, per gli studenti di Elettrica del secondo anno ancora in debito di qualche esame del primo. Con l’attivazione della riforma, infatti, i corsi del primo anno sono profondamente cambiati. Non resta loro che andare a seguire le lezioni che si svolgono in qualche altro Corso di Laurea.
Promossa a pieni voti, invece, la cosiddetta didattica assistita, quella che gli studenti svolgono a piccoli gruppi sotto la guida dei tutor. ”E’ veramente utile, perché ci offre l’opportunità di colmare eventuali lacune e soprattutto di chiarire i dubbi relativi alla spiegazione del docente titolare dell’insegnamento. Con i tutor, che sono molto disponibili, svolgiamo anche esercizi ed applichiamo la teoria. Tutto questo, naturalmente semplifica molto il lavoro da svolgere a casa. E’ importante, perché noi del primo anno seguiamo quattro volte a settimana; tempo per approfondire, una volta a casa, non ne resta moltissimo”.
Qualche disagio, infine, per gli studenti di Elettrica del secondo anno ancora in debito di qualche esame del primo. Con l’attivazione della riforma, infatti, i corsi del primo anno sono profondamente cambiati. Non resta loro che andare a seguire le lezioni che si svolgono in qualche altro Corso di Laurea.







