Tra i docenti dell’Università Parthenope c’è un neoconsigliere comunale, eletto la primavera scorsa nelle liste dell’Udeur con più di 2.700 voti. Il prof. Federico Alvino, ordinario di Economia aziendale, è oggi presidente della Commissione per le Attività Produttive del Comune di Napoli. Sa bene del malcontento che agita gli studenti e (mentre andiamo in stampa) prende appuntamenti con sindaco e vicesindaco per rappresentare loro le tematiche sollevate dai ragazzi. “Le questioni fondamentali sono tre- dice- la mancata attuazione del protocollo di intesa del 2000 nella parte in cui prevede la collocazione della Facoltà di Scienze Motorie a Bagnoli, la mancata assegnazione all’ateneo di spazi nell’ambito del Parco dei Quartieri Spagnoli, la mancata assegnazione di spazi nell’ambito del progetto Città dei Giovani per la riqualificazione dell’ex Albergo dei Poveri a Piazza Carlo III”. Il professore ritiene che le università napoletane abbiano in questo momento storico una grande opportunità di sviluppo. “Lo penso perché il sindaco Iervolino è sempre estremamente sensibile alle esigenze dei giovani. Il fatto che questa sensibilità si sia manifestata finora prevalentemente verso altri atenei non va letto come una chiusura, sono fiducioso che attraverso il dialogo le scelte possano essere fatte in una direzione più ampia”. In linea con quanto sostenuto dal Rettore, afferma: “è meritevole che l’amministrazione locale abbia dimostrato attenzione nei confronti delle università, ma è auspicabile che il confronto per gli spazi e le risorse, lo scambio di competenze e conoscenze, avvenga in modo unitario e sistemico. Si dovrebbe cioè ragionare con il sistema università, e non con i singoli atenei, tra l’altro il Comitato Regionale di Coordinamento dei Rettori delle Università Campane serve proprio a questo. Con ciò non voglio dire che ci opponiamo alle iniziative a favore delle altre università, ma che ci auguriamo che il processo di apertura si completi ampliandosi il più possibile”. Parole di grande moderazione che sembrano voler quietare gli animi ma con le quali il professore e consigliere non sminuisce affatto la portata delle questioni venute in rilievo nell’ultimo periodo, prima fra tutte la faccenda Scienze Motorie. “La città non può non dare una risposta al problema della localizzazione di Scienze Motorie. Si tratta di una facoltà unica in Campania, per la quale avevamo in mente un disegno di integrazione col territorio di grande significato culturale e sociale. Si sarebbe dovuta insediare a Bagnoli-Coroglio e sarebbe dovuta divenire una sorta di campus aperto ai cittadini, agli anziani, ai disabili, ai minori a rischio. Le attrezzature sportive a disposizione non solo degli studenti ma della città e della regione, questa è l’integrazione col territorio”. In effetti, l’art. 4 del protocollo d’intesa firmato nel 2000 da Miur, Comune di Napoli e dall’allora Istituto Navale prevede l’impegno delle autorità locali non solo a stabilire la sede della Facoltà di Scienze Motorie nell’area di Bagnoli, ma anche a contribuire alla “formazione di un polo sportivo di livello regionale”. In quello stesso documento si parla della individuazione al Centro direzionale della sede delle Facoltà di Ingegneria e di Scienze, della nuova sede di Economia nel centro storico di Napoli, della sede di rappresentanza a Posillipo, la stupenda Villa Doria d’Angri. Sedi oggi tutte esistenti e operative o in via di divenirlo. A chi sostiene che tali risorse bastano e avanzano e che attualmente non sono sfruttate appieno, il prof. Alvino risponde con dei numeri. “Qui ci deve essere un equivoco. Le nostre strutture vengono ampiamente utilizzate, anche perché sono sottodimensionate rispetto alle esigenze dell’ateneo. Siamo arrivati a quota 18.000 studenti, un quinto della popolazione studentesca della Federico II, rispetto alla quale abbiamo meno di un quinto in superficie e in volume. Al Centro direzionale sta per trasferirsi la Facoltà di Ingegneria. Sono inutilizzate la sede di Monte di Dio e Villa Doria? Nella prima, quando saranno completati i lavori di ristrutturazione, troverà posto la Facoltà di Economia, che conta quasi 14.000 iscritti, allievi che spesso continuano a fare lezione nei cinema. Villa Doria ha ospitato finora ben 50 convegni nazionali e internazionali, è sede permanente del Coordinamento nazionale dottorati di ricerca e quotidianamente vi si tengono tre o quattro master ”.







