Cambia denominazione il Corso di Laurea in Scienze Nautiche

Dopo l’attivazione, quest’anno, dell’indirizzo in Gestione e Sicurezza del volo, il Corso di Laurea in Scienze Nautiche compie un passo ulteriore verso il rinnovamento cambiando denominazione. A partire dall’anno accademico 2007/08, infatti, si chiamerà Scienze Nautiche ed Aeronautiche, per valorizzare la presenza di un patrimonio culturale attinente al settore della navigazione aerea oltre che marittima. Il Preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie, prof. Raffaele Santamaria, parla di questa novità come di una tappa obbligata per il Corso di Laurea. “Era doveroso fare in modo che la sua denominazione indicasse la giusta cornice di riferimento”, dice, “esistono da sempre contenuti che fino ad ora non hanno goduto della adeguata visibilità”. La ragione di ciò, secondo il Preside, sta in un equivoco ricorrente, legato proprio all’aggettivo “nautico”. “Nell’immaginario collettivo questo aggettivo si riferisce soltanto al mezzo navale, mentre la navigazione può essere marittima, aerea e spaziale. Il nostro Corso tratta tutte e tre le aree della navigazione, anzi sottolineerei ancora una volta che è l’unico sul territorio nazionale in grado di offrire queste competenze a livello accademico”. Il motto del prof. Santamaria è “innovare nella tradizione”, perché nulla è improvvisato ed ogni cambiamento operato in tempi recenti si poggia su solide basi preesistenti. Lo conferma il Presidente del Corso di Laurea, prof. Mario Vultaggio, che afferma: “la nuova denominazione è più affine ai contenuti. La specificità aeronautica è sempre stata presente nel nostro Corso, fin da quando era quinquennale. Allora era l’indirizzo radioelettronico a contenere in sé tutti gli elementi dell’aeronautica”. Il prof. Vultaggio sostiene che questo cambiamento garantirà “maggiore trasparenza” nei contatti dei laureati con il mondo delle imprese. “Dai curriculum si evincerà immediatamente l’ampiezza delle competenze acquisite”. Il comparto aeronautico ha comunque già allacciato rapporti proficui con la Parthenope. E’ stata stipulata una convenzione con l’ANPAC, l’Associazione Nazionale Piloti dell’Aviazione Commerciale, in forza della quale i piloti che intendono laurearsi possono iscriversi al Corso vedendosi riconosciuto un certo numero di crediti proporzionale alle professionalità già maturate. Esiste una convenzione con la Gesac, società che gestisce le attività aeroportuali a livello locale, grazie alla quale gli studenti possono fare esperienza di stage sulle torri di controllo, nel settore amministrativo, in quello dei servizi per la navigazione aerea in senso lato. Si sta pensando di dare vita ad una sinergia anche con l’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che si occupa di gestione aeroportuale a livello nazionale. Dal mondo del lavoro provengono inoltre molti dei docenti dell’indirizzo in Gestione e Sicurezza del volo, come spiega il suo referente, prof. Giuseppe del Core: “ci avvaliamo in larga parte di docenze esterne e testimonianze di tecnici. Per questo motivo qualche volta c’è lezione anche il sabato, e devo dire che l’aula tiene: i ragazzi non mancano mai”. Il prof. del Core precisa qual è il confine esistente tra la preparazione del laureato in Scienze Nautiche e Aeronautiche e quella dell’ingegnere: “noi siamo orientati a formare una figura che si interessi della gestione del mezzo aereo, non in maniera conflittuale ma complementare rispetto a quella dell’ingegnere. Le aree ingegneristiche si soffermano sulla progettazione della macchina e dei sistemi, noi abbiamo insegnamenti che spiegano come si gestisce la macchina da terra e a bordo, nonché come si gestisce il sistema delle infrastrutture al suolo per navigare in sicurezza”. Un’infarinatura in materie di soggetto ingegneristico non manca: si studia Meccanica del volo. Ma non si studia la famosa Scienza delle Costruzioni. Grande attenzione inoltre viene data alle normative europee in materia di navigazione aerea in sicurezza, con uno specifico insegnamento affidato all’ing. Filippo Tommasello, tecnico che lavora in Commissione Europea. “Vogliamo formare risorse umane che possano aggiornare e far crescere il settore del controllo e della navigazione aerea”, conclude del Core, “però il percorso che stiamo sviluppando non segue nessuna moda. Cerchiamo semplicemente di completare e dare un tocco di modernità a concetti che già c’erano. Basti pensare che fu il nostro prof. Simeon a studiare le rotte del generale Nobile per le sue missioni polari”.
Sara Pepe
- Advertisement -




Articoli Correlati