Career Day il 21 ottobre a Monte Sant’Angelo

“Quello della carenza occupazionale non è ‘un’ problema ma ‘il’ problema, perché è da questo che nascono tutti gli altri disagi e disastri del Mezzogiorno”, questa consapevolezza, spiega il prof. Luigi Verolino, direttore del Soft-tel, ha spinto la Federico II ad organizzare una nuova edizione del Career Day. L’iniziativa, che ha riscosso grande successo negli anni passati, nasce con l’obiettivo di mettere in contatto aziende e neo laureati, tramite il collegamento offerto dall’Università, “noi inoltre facciamo da catalizzatore, perché il passaggio dei curricula sia pulito e non legato a conoscenze personali o parentele”, assicura Verolino. L’appuntamento è per il 21 ottobre, dalle 9 alle 17, a Monte Sant’Angelo, “una sede universitaria, che farà sentire più a loro agio gli studenti e ci permetterà di risparmiare rispetto agli scorsi anni, quando eravamo ospitati dalla Mostra d’Oltremare”. Il Career Day è, infatti, completamente organizzato e finanziato dalla Federico II e dal Sof-Tel, con il patrocinio morale della Regione Campania e con il supporto tecnico di Emblema, società di consulenza: “rientra in un programma molto complesso di eventi, che porta il nome di Carta dei Servizi della Federico II, e che – annuncia Verolino – prevede tutta una serie di iniziative che accompagnano lo studente dal suo ingresso in Ateneo fino alla sua uscita e auspicabilmente alla sua entrata nel mondo del lavoro”. 
Saranno presenti con i loro stand numerose aziende del calibro di Coca Cola, Telecom, Bialetti, L’Oréal, inoltre verranno ospitate anche le università partenopee per l’orientamento post-laurea.
“Quest’anno abbiamo avuto un aumento di circa il 20% del numero di imprese presenti rispetto al 2009”, sottolinea il prof. Luciano De Menna, direttore scientifico del Sof-Tel, il quale di ritorno da Cernobbio dove si è svolta l’edizione 2010 del BiP (Borsa internazionale del Placement) assicura: “ho avuto modo di prendere contatti con diverse aziende italiane ed internazionali di medie e grandi dimensioni, il 60% mi ha assicurato la sua presenza a Monte Sant’Angelo”. “In un momento di crisi economica le imprese hanno meno disponibilità e quindi puntano a spendere bene le risorse a disposizione, questo significa affidarsi ai laureati di un Ateneo prestigioso come il nostro. Non bisogna dimenticare che i laureati della Federico II trovano lavoro nell’arco dei 5 anni con una percentuale dell’80%”, aggiunge il prof. Verolino.  
La giornata del 21 sarà dedicata non solo ai laureati in Ingegneria ed Economia che continuano ad essere i più richiesti, ma anche alle cosiddette ‘lauree deboli’, che non sono solo le umanistiche, ma anche le scientifiche in senso stretto. “Il mondo del lavoro punta poco sulla formazione, vuole laureati ‘già pronti’ e trova soddisfazione a questa esigenza nel laureato in Ingegneria, che è quello più richiesto anche se non sempre per profili inerenti il titolo di studio e non con contratti adeguati. Oggi un ingegnere chimico viene preferito ad un chimico, un ingegnere gestionale ad un economista. Il problema delle Facoltà umanistiche, invece, è che formano laureati con dei profili non ben definiti, poco appetibili al mercato perché non finalizzati a professioni specifiche”, va nel dettaglio De Menna, che non manca di aprire un barlume di speranza: “L’Oréal mi ha, comunque, anticipato che sta cercando dei laureati in materie umanistiche”. “Il Career Day serve proprio per eliminare questo ‘gap’ tra lauree e forti e lauree deboli”, auspica Verolino che ricorda come lo scorso anno sono stati consegnati oltre 20 mila curricula. “Il problema – sottolinea ancora De Menna – è che poi è difficile andare a verificare quanti e quali di questi curricula vengono presi in considerazione. Insomma, i ragazzi ci dovrebbero segnalare se sono stati chiamati, ma naturalmente non lo fanno e questo rende impossibile una verifica”.
Valentina Orellana
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