Erasmus, “un’occasione che va sfruttata per imparare una lingua straniera e per arricchire il proprio curriculum. Si tratta di una grande esperienza umana che aiuta a crescere e a relazionarsi con persone di diverse nazionalità”, afferma il prof. Massimiliano Bonacchi, docente di Contabilità e Bilancio e coordinatore Erasmus per la Facoltà di Economia, il quale invita a visitare frequentemente il sito d’Ateneo (www.uniparthenope.it) sul quale, a breve, sarà pubblicato il nuovo bando. Nel frattempo abbiamo raccolto le testimonianze di studenti rientrati da poco in Italia, dopo aver trascorso l’intero semestre invernale in diverse università europee. Stefania e Fabiola Cervone, gemelle ventiduenni, al terzo anno di Economia Aziendale, hanno studiato a Vienna, presso la University of Economics and Business. “Mi sono trovata benissimo, – afferma entusiasta Stefania – ho sostenuto quattro esami. L’ambiente era molto informale e, a differenza che in Italia, si respirava una grande apertura mentale, i docenti ci seguivano assiduamente e chiarivano qualsiasi dubbio”. In aula, “si creava una grande interazione tra professori e allievi. Non c’erano tante nozioni da memorizzare, piuttosto si studiavano casi pratici. Insieme ad altri studenti, ho elaborato e presentato, nell’ambito del corso di Marketing, un progetto sulla Ritz Carlton, una prestigiosa catena di alberghi americana”. Oltre alla formazione relativa agli insegnamenti dell’economia, non è da sottovalutare il perfezionamento, o in alcuni casi l’apprendimento, della lingua. “Conoscevo l’inglese a livello scolastico – continua Stefania – ma dopo un mese riuscivo già a conversare e a capire. Tutto sta nel non frequentare solo persone italiane, poi si impara in fretta”. Stefania ha coinvolto anche sua sorella Fabiola in questa esperienza. “Molti pensano che sia una perdita di tempo, o puro divertimento, e invece, per me, è stato un periodo meraviglioso, durante il quale sono venuta in contatto con culture diverse e ragazzi di tutto il mondo”, racconta Fabiola. La spinta a partecipare al bando è venuta anche dai professori Marco Ferretti, docente di Economia e gestione, e Fabio Serini, di Programmazione e controllo. “Durante le loro lezioni, i due professori ci hanno sempre parlato dell’importanza di saper colloquiare in lingua Inglese. Quale esperienza migliore se non l’Erasmus? Invito tutti a prendere visione del bando, in quanto si tratta di un’opportunità che nessun altro può offrire”. Giovanni Formisano ha scelto di partecipare al bando e di partire alla volta di Madrid, ad un passo dalla laurea in Scienze informatiche. Ventiseienne napoletano, Giovanni ha collaborato con il prof. Florin Isaila per la stesura della tesi sui processori di schede grafiche. “Ho svolto un tirocinio presso i laboratori di Informatica dell’Universidad Carlos III, insieme a vari dottorandi. E’ stato così che ho imparato a lavorare fianco a fianco con persone straniere, e ho appreso un metodo di lavoro”. Giovanni, che conosceva già l’inglese, ora parla anche lo spagnolo in maniera fluente. “Me l’ha insegnato Marina, la mia coinquilina tedesca, con la quale è nata un’amicizia molto forte tanto che, a fine mese, verrà a Napoli”. L’Erasmus ha fatto aprire gli occhi a Giovanni, il quale, a poco più di due mesi dalla laurea, afferma: “Non so se continuerò a studiare in Italia. A livello lavorativo, Napoli offre davvero poco e non riesce a reggere il confronto con altre città europee. Mi piacerebbe studiare all’estero, seppur questo significherebbe dover cambiare vita”.