Farmacia è “a misura di studente”

“Una Facoltà a misura di studente”, così definisce Farmacia il Preside Giuseppe Cirino. Una buona organizzazione didattica, un corpo docente disponibile ed un complesso funzionale sono i tre elementi che consentono di “porre al centro di ogni attività lo studente”. Gli iscritti riferiscono di non essersi mai sentiti smarriti all’Università, “neppure nei primi giorni da matricola”, e che poi, passando tanto tempo in Facoltà, “finisce che qui ti senti a casa”. Gli studenti hanno chiari punti di riferimento all’interno del complesso. Un monitor all’ingresso dell’aulario avverte in tempo reale sugli orari e sulle aule in cui si tengono lezioni ed esami; le tradizionali bacheche forniscono informazioni sugli esiti degli scritti, sull’assegnazione dei tirocini e, chi proprio non può rinunciare al contatto “vis a vis”, può fare affidamento sul personale tecnico che è sempre presente e pronto a dare indicazioni agli studenti.
“La nostra è una Facoltà raccolta – sottolinea la prof.ssa Patrizia Ciminiello, delegata all’orientamento – Il numero di studenti non è eccessivamente elevato e quello dei docenti è adeguato alle necessità. Ciò permette di seguirli come si deve. Gli studenti sanno che i professori sono sempre presenti e che possono interagire con loro per qualsiasi problema: chiarimenti sul programma di esame ma anche aspetti legati alla vivibilità”.
Ad accogliere le matricole ogni anno c’è il Preside Cirino. Nei primi giorni di lezione, dà il benvenuto ai nuovi iscritti e illustra i servizi offerti dalla Facoltà: la biblioteca, il sito web continuamente aggiornato, il wi-fi anche in giardino. “I nostri punti di forza sono la qualità dei docenti, un ambiente accogliente e grande attenzione al post-laurea”, afferma. Il Preside assicura che la trasformazione delle Facoltà in Dipartimenti non comporterà alcuna difficoltà per gli studenti che “continueranno ad iscriversi ai singoli Corsi di Laurea. Cambierà solo la scritta sul diploma di laurea”.
A contraddistinguere la Facoltà c’è anche l’attenzione alle attività pratiche: “I laboratori didattici del primo piano sono perfettamente funzionanti. Quelli del piano terra verranno riaperti a settembre. Stiamo mettendo in atto una serie di controlli richiesti dall’Ufficio di Sicurezza e Protezione”. 
Le attitudini e  le 
competenze richieste
 Quali sono le competenze e le attitudini necessarie per riuscire bene in uno dei Corsi di Laurea offerti dalla Facoltà? “Ci vuole tanta passione per la chimica e la biologia – risponde il Preside – Farmacia è una Facoltà che va vissuta, permette di rimanere in sede a studiare, prendere in prestito i libri della biblioteca. Se si frequenta, si va avanti senza grosse difficoltà”. Secondo la prof.ssa Ciminiello, la scuola di provenienza non costituisce un handicap: “I nostri studenti hanno un background misto. Io sono una fautrice del liceo classico perché ritengo che il latino e il greco abituino ad utilizzare la logica. Danno una forma mentis fondamentale per riuscire bene nelle materie scientifiche”. Le matricole devono tener presente che il ragionamento è alla base di tutte le discipline: “Molti si ostinano ad imparare mnemonicamente e riescono anche a superare alcuni esami ma è una tattica che alla lunga non dà buoni risultati. Occorre spirito critico, altrimenti le cose si dimenticano”. Il consiglio della Ciminiello è essere assidui nella frequenza dei corsi: “In aula non vengono prese le firme ma lo sforzo necessario a chi non è presente alle lezioni è di gran lunga superiore a quello dei frequentanti”.
Occorrono abilità differenti per avere successo nei tre Corsi Triennali. “Si diventa dottore in Scienze Erboristiche per passione. Una fetta di studenti ha già una erboristeria di famiglia e vuole migliorare le proprie conoscenze. I futuri informatori, invece, si distinguono per le doti comunicative, le capacità relazionali e l’interesse per il marketing – spiega la prof.ssa Anna Aiello, Coordinatrice della classe L-29 – Gli iscritti in Controllo di Qualità nutrono un maggiore interesse per la chimica. Hanno attese maggiori, molti di loro vorrebbero lavorare in un laboratorio, anche se sono qualificati per operare in tutte le fasi del processo produttivo. Durante il tirocinio in azienda hanno un primo contatto con questo tipo di lavoro e si chiariscono le idee su cosa fare nel proprio futuro professionale”. I test triennali e magistrali si svolgono in giorni differenti, per cui si possono sostenere entrambe le prove per avere maggiori opportunità di essere ammessi. “Alcuni prima pensano ad assicurarsi la possibilità di entrare e poi scelgono il proprio Corso di Laurea in base a come si sono posizionati in graduatoria. Questo è il motivo per cui le graduatorie slittano ed occorre del tempo perché vengano pubblicate quelle definitive – precisa la Aiello – Sarebbe bene che gli studenti avessero le idee chiare sin dall’inizio. Io dico loro di partecipare agli incontri sull’orientamento organizzati dalla Facoltà e, soprattutto, di consultare per bene il sito. Cercare un piano di studi o un programma d’esame on-line è molto più sicuro di chiederlo ad un amico”. Informarsi meglio e per tempo sarebbe utile anche per scongiurare eventuali cambiamenti di rotta in corso d’opera: “Tra gli iscritti al I anno sono diversi coloro che rallentano o addirittura si arrendono di fronte alle prime difficoltà. Oggi non è più concesso perdere anni preziosi. Anche se da noi gli abbandoni non costituiscono un fenomeno consistente, io consiglio sempre di scegliere con molta oculatezza”.
I servizi sulla Facoltà 
di Farmacia sono di 
Manuela Pitterà
- Advertisement -




Articoli Correlati