Definiti i quattro candidati per la Commissione paritetica al Dipartimento di Farmacia. Sono: Carla Cicala, professoressa di Farmacologia, Veronica Esposito, ricercatore di Chimica organica, Ferdinando Fiorino, professore di Chimica farmaceutica, e Daniela Rigano, professoressa di Biologia farmaceutica. Ancora da decidere i tre candidati per gli studenti, da attingere dalla rosa dei rappresentanti, il candidato per il dottorato e la data delle elezioni che, probabilmente, si terranno entro la prima decade di marzo (mentre noi andiamo in stampa). A sbilanciarsi in tal senso è il prof. Orazio Taglialatela Scafati, neoeletto Presidente al Corso di Laurea di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e Presidente uscente della Commissione Paritetica: “non credo che le elezioni saranno fissate più avanti dei primi dieci giorni di marzo perché abbiamo una Paritetica al momento impossibilitata ad agire. Fortunatamente per ora non ha compiti stringenti a cui assolvere”. Consiglio da Presidente uscente: “sono stato anche il primo Presidente da quando è stata istituita la Commissione. Il primo lavoro è stato capire quali fossero i compiti. Trasmetteremo l’esperienza alla nuova Paritetica. I futuri eletti possono fare un passo avanti e non limitarsi alla relazione annuale con la valutazione dei vari Corsi di Laurea, compito principale assegnato dalla riforma Gelmini, ma instaurare un rapporto ancora più diretto con gli studenti”. Il passo in avanti: “proporre iniziative per favorire le carriere degli studenti, per accelerare i percorsi di studio e incrementare le visite presso le aziende farmaceutiche”. Agli studenti che saranno eletti: “serve entrare nei meccanismi di un Corso di Laurea per capire cosa c’è dietro alle decisioni. Solo in questo modo il rappresentante degli studenti non si limita a interfacciarsi con il docente per chiedere informazioni, ma entra a far parte del processo decisionale”. Problema numero uno affrontato dalla Commissione in questi anni con gli studenti: “più date d’esame. A mio avviso un falso problema, ma importante per gli studenti. Probabilmente lo abbiamo risolto con la finestra di sospensione dei corsi ed estensione a tutti dell’appello di novembre, prima aperto solo ai fuoricorso. Il nuovo Consiglio di Dipartimento deciderà se confermarlo, ma presumo di sì perché l’esperienza è stata positiva. Resta però l’intenzione di sospendere nel frattempo le lezioni perché da noi la frequenza è obbligatoria”.







