Quando piove, dagli infissi tutt’altro che a tenuta stagna entra acqua in aula. Le matricole del Corso di studi in Geologia hanno iniziato l’anno accademico sperimentando i problemi e le inadeguatezze degli spazi nei quali seguono i corsi, in via Mezzocannone, nel centro storico della città. Spazi di straordinaria bellezza e fascino, che necessiterebbero, però, di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria attesi da tempo e non ancora avviati. “La questione – dice il prof. Mariano Parente, docente di Introduzione alle geoscienze – riguarda vari corsi, compreso il mio. Io tengo lezione in un’aula in via Mezzocannone 16. Scontiamo i problemi e le difficoltà legate al fatto di utilizzare poche aule. Spazi che, per giunta, non sono neppure nella nostra esclusiva disponibilità”.
Dovrebbe peraltro essere l’ultimo anno con simili inconvenienti. “A febbraio 2016 – anticipa il docente – la ditta che ha eseguito i lavori di realizzazione della nuova sede a Monte Sant’Angelo consegnerà i locali. Gli uffici tecnici procederanno poi con il collaudo. Nel frattempo, saranno espletati anche i bandi per la fornitura degli arredi. A settembre 2016, insomma, le nuove matricole cominceranno a seguire i corsi in uno spazio completamente nuovo, molto più funzionale di quello dove stiamo adesso. Sarà una bella giornata per loro e per chi, come me, è fermamente convinto che lavorare in un posto che funziona, dove gli spazi sono nuovi, dove i laboratori sono in condizioni ottimali, restituisce un senso alle proprie fatiche. Se entri in un’aula e trovi l’acqua a terra hai la tentazione di dire che stai facendo qualcosa di ben poco utile”.
In attesa del trasloco, dunque, si incrociano le dita e si spera in un autunno clemente, sotto il profilo delle precipitazioni atmosferiche.
Test di autovalutazione: una cinquantina su 666 partecipanti alla prova per i Corsi di area scientifica non a numero programmato coloro che hanno indicato la volontà di immatricolarsi a Geologia. Cifre indicative, che vanno però pesate alla luce di alcune considerazioni, come avverte Parente. “Potrebbero essere di più perché non tutti i partecipanti al test – ed era loro consentito – hanno specificato quale fosse il Corso di studi al quale intendevano iscriversi. Va anche detto che non tutti gli immatricolandi partecipano al test, sebbene sia obbligatorio. Alcuni scelgono di presentarsi a novembre, nella prova di riparazione che verte solo su Matematica, o non partecipano per nulla”. Chi buca il test di autovalutazione, nelle due possibilità offerte agli studenti – settembre e novembre – oppure riporta un risultato scadente, ha l’obbligo di sostenere come primo esame del semestre Matematica.
“Se guardiamo a quanti hanno indicato a settembre il Corso di studi al quale intendevano iscriversi, emerge che i risultati migliori, nell’ambito di Scienze, sono stati conseguiti dalle future matricole in Fisica ed in Matematica. Gli aspiranti chimici e geologi sono più sotto, a pari merito o quasi, seguono gli altri Corsi di studio”. Altro dato interessante è che ad un voto di maturità alto spesso non corrisponde un esito soddisfacente del test. “La dimostrazione lampante”, commenta, “di quanto sia diversificata la qualità dell’istruzione impartita nelle scuole secondarie della Campania. Ci sono istituti dove un 100 si raggiunge con facilità, pur in assenza di una corrispondente elevata preparazione. In altre, dove gli studi sono più seri, un maturato con 90 è ottimamente preparato per affrontare il percorso universitario”. Come prevedibile, sono state soprattutto le domande di Matematica quelle che hanno messo in difficoltà gli aspiranti geologi che hanno sostenuto il test di autovalutazione. “Il problema esiste e sarebbe sciocco sottovalutarlo – sottolinea il docente – perché è un fatto che approdano nelle nostre aule giovani con lacune in matematica assolutamente gravi. Quello che possiamo fare, e stiamo infatti lavorando per affidare alcuni contratti, è di garantire a chi zoppichi un sistema di tutoraggio personalizzato. Tempo per altro, mi riferisco ai precorsi in matematica, non c’è”.
Fabrizio Geremicca
Dovrebbe peraltro essere l’ultimo anno con simili inconvenienti. “A febbraio 2016 – anticipa il docente – la ditta che ha eseguito i lavori di realizzazione della nuova sede a Monte Sant’Angelo consegnerà i locali. Gli uffici tecnici procederanno poi con il collaudo. Nel frattempo, saranno espletati anche i bandi per la fornitura degli arredi. A settembre 2016, insomma, le nuove matricole cominceranno a seguire i corsi in uno spazio completamente nuovo, molto più funzionale di quello dove stiamo adesso. Sarà una bella giornata per loro e per chi, come me, è fermamente convinto che lavorare in un posto che funziona, dove gli spazi sono nuovi, dove i laboratori sono in condizioni ottimali, restituisce un senso alle proprie fatiche. Se entri in un’aula e trovi l’acqua a terra hai la tentazione di dire che stai facendo qualcosa di ben poco utile”.
In attesa del trasloco, dunque, si incrociano le dita e si spera in un autunno clemente, sotto il profilo delle precipitazioni atmosferiche.
Test di autovalutazione: una cinquantina su 666 partecipanti alla prova per i Corsi di area scientifica non a numero programmato coloro che hanno indicato la volontà di immatricolarsi a Geologia. Cifre indicative, che vanno però pesate alla luce di alcune considerazioni, come avverte Parente. “Potrebbero essere di più perché non tutti i partecipanti al test – ed era loro consentito – hanno specificato quale fosse il Corso di studi al quale intendevano iscriversi. Va anche detto che non tutti gli immatricolandi partecipano al test, sebbene sia obbligatorio. Alcuni scelgono di presentarsi a novembre, nella prova di riparazione che verte solo su Matematica, o non partecipano per nulla”. Chi buca il test di autovalutazione, nelle due possibilità offerte agli studenti – settembre e novembre – oppure riporta un risultato scadente, ha l’obbligo di sostenere come primo esame del semestre Matematica.
“Se guardiamo a quanti hanno indicato a settembre il Corso di studi al quale intendevano iscriversi, emerge che i risultati migliori, nell’ambito di Scienze, sono stati conseguiti dalle future matricole in Fisica ed in Matematica. Gli aspiranti chimici e geologi sono più sotto, a pari merito o quasi, seguono gli altri Corsi di studio”. Altro dato interessante è che ad un voto di maturità alto spesso non corrisponde un esito soddisfacente del test. “La dimostrazione lampante”, commenta, “di quanto sia diversificata la qualità dell’istruzione impartita nelle scuole secondarie della Campania. Ci sono istituti dove un 100 si raggiunge con facilità, pur in assenza di una corrispondente elevata preparazione. In altre, dove gli studi sono più seri, un maturato con 90 è ottimamente preparato per affrontare il percorso universitario”. Come prevedibile, sono state soprattutto le domande di Matematica quelle che hanno messo in difficoltà gli aspiranti geologi che hanno sostenuto il test di autovalutazione. “Il problema esiste e sarebbe sciocco sottovalutarlo – sottolinea il docente – perché è un fatto che approdano nelle nostre aule giovani con lacune in matematica assolutamente gravi. Quello che possiamo fare, e stiamo infatti lavorando per affidare alcuni contratti, è di garantire a chi zoppichi un sistema di tutoraggio personalizzato. Tempo per altro, mi riferisco ai precorsi in matematica, non c’è”.
Fabrizio Geremicca