Giuseppe: un dottorato per continuare a studiare il rumeno antico

 
Era il 1989 quando Giuseppe Stabile decise di iscriversi all’Orientale e di seguire una lingua dell’est in periodo in cui non si faceva altro che parlare di perestrojka. Scoraggiato dal sovraffollamento delle lezioni di lingua russa, che si tenevano nel cinema Astra, decise di indirizzarsi verso il rumeno, lingua che lo ha accompagnato per il resto dei suoi percorsi di studio.
Laureato in Lingue e Letterature Moderne Europee e in Lingue e Culture Europee, Giuseppe, 36 anni, racconta com’è nata la sua passione per il rumeno: “è stato dopo la conoscenza con il prof. Pasquale Buonincontro che ho deciso di studiare questa lingua. Il professore era davvero una persona molto umana e competente ed è stato per me un vero maestro. In seguito, ho  cercato di approfondire il mio curriculum specializzandomi ancora di più nel rumeno pre-moderno, un altro interesse nato dopo l’incontro casuale con un docente rumeno. Dopo, ho studiato la lingua antica, poco conosciuta anche in Romania, ma che offre la possibilità di svolgere uno studio comparato grazie alla sua fluidità linguistica e culturale -in quell’epoca non esistevano ancora forti identità nazionali-”.
Lo studio del rumeno e di altre lingue est europee, ha offerto a Stabile la possibilità di lavorare ad esempio come interprete o traduttore, ma è nel dottorato in Rumeno antico che sta svolgendo a Roma, che l’esperto linguista vede un’opportunità. “Credo che con il dottorato possa cambiare profilo e approcciarmi in maniera diversa  al mondo del lavoro – continua Giuseppe- Purtroppo per i laureati in lingue, e in generale nelle materie umanistiche, non è facile l’inserimento. Nel momento in cui ti laurei l’università ti lascia da solo”.
Una preparazione più tecnica che renda le lingue oggetto di approfondimento anche attraverso lo studio dei testi e una formazione meno nozionistica, insieme ad una maggiore organizzazione da parte delle università: gli auspici di Giuseppe che ricorda “l’università deve insegnare ai ragazzi come utilizzare gli strumenti che hanno a disposizione. Gli studenti per farsi avanti devono sfruttare il sistema dei curricula e posizionarsi all’interno di un percorso ben organizzato”.
- Advertisement -




Articoli Correlati