Mostra su Matteo Ripa, il fondatore de L’Orientale

“Poche Università hanno il privilegio, come L’Orientale, di essere state fondate da un artista”, ha detto il Rettore Pasquale Ciriello il 18 novembre nell’inaugurare la mostra “Matteo Ripa e il Collegio dei Cinesi di Napoli (1682-1869)” dedicata ad un uomo di eccezionale ingegno -letterato, abile nelle arti del disegno, della pittura, dell’incisione su rame- nel quale l’Ateneo ancora oggi si riconosce “nella capacità di discernimento, nella sensibilità artistica, nell’incrollabile passione”. Un’esposizione che cade “a 260 anni dalla sua morte ed è coincisa con l’anno dell’Italia in Cina”, ha spiegato il prof. Michele Fatica, ordinario di Storia contemporanea della Facoltà di Lettere dell’Orientale, ideatore e curatore dell’iniziativa che ha come obiettivo “il recupero della memoria della città di Napoli durante il viceregno austriaco, la ricostruzione della fondazione del Collegio dei cinesi, trasformatosi oggi in Università Orientale, e la restituzione dell’identità di Matteo Ripa” Pittore e incisore su rame, Ripa operò per molti anni al servizio dell’Imperatore Kangxi, definito il Luigi XIV della Cina, per la sua dedizione all’arte e la sua ammirazione per gli artisti. Nulla è rimasto della sua produzione pittorica, ma della sua arte di calcografo rimangono le 36 splendide vedute della villa imperiale di Jehol, in Manciuria e la “Carta  generale dell’Impero di Cina”, da lui donata nel 1724  al Re d’Inghilterra Giorgio I, conservata oggi presso la British Library di Londra. 
Tutto ciò che resta dell’opera di Matteo Ripa e tutta la documentazione materiale che resta del Collegio dei Cinesi, la quadreria ed altri significativi arredi, sono esposti nella mostra che sarà visitabile presso l’Archivio di Stato in Piazzetta Grande Archivio diretto dalla dott.ssa Felicita De Negri,  ogni giorno dalle ore 11.00 fino al 31 marzo. 
Nove le sezioni dell’esposizione: I. La famiglia, le aderenze familiari, l’ascesa sociale, la caduta; II. Da Roma, a Portsmouth, a Macao; III Ripa alla corte di Kangxi: le incisioni su rame; IV. Le polemiche con i Gesuiti. Echi sulla stampa napoletana. L’attività di interprete; V Il problema della fondazione del Collegio dei Cinesi. L’acquisto della sede e il breve papale Nuper pro del 7 aprile 1732. VI. La sede del Collegio, la Chiesa dei Cinesi e l’arciconfraternita di S. Maria Assunta. VII. Scritti di Ripa, da Ripa, su Ripa. VIII. Dal Collegio dei Cinesi al Real Collegio Asiatico.IX. I Cinesi a Napoli, Napoli in Cina.  
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