Singolarmente o in gruppo, i recruiters incontrano gli studenti e, con un’occhiata, ne studiano personalità e curriculum. Quali sono i candidati più appetibili? Quali caratteristiche sono più apprezzate? Sì all’approccio integrato e no all’iperspecialismo per entrare nell’azienda Protom. Spiega il dott. Giuliano Di Paola, Direttore Tecnico: “La nostra azienda fornisce soluzioni progettuali e prototipali ad alto valore aggiunto ed integrato in ambito ingegneristico industriale, della trasformazione digitale, sviluppo software, realtà virtuale e aumentata e nell’ambito della formazione. Cerchiamo principalmente ingegneri meccanici, aeronautici, dell’automazione che abbiano buone conoscenze specialistiche, ma che siano multidisciplinari e che abbiano voglia di imparare. Importante la lingua inglese e magari anche il francese”. Fondamentale la conoscenza di alcune tool come CATIA, linguaggi di programmazione come Java, C++, MatLab o il software di simulazione AMESim. L’università prepara effettivamente gli studenti all’ingresso nel mondo delle aziende offrendo loro competenze specifi che? “Forse dipende un po’ dal Corso di studi e dal docente. So che alcuni docenti propongono, ad esempio, AMESim o CATIA o il linguaggio C++. Ovviamente gli studenti che sono più avanti sono avvantaggiati, per questo l’università dovrebbe superare la sua dimensione teorica e proporre più esercizi o progetti che prevedono l’uso di tool”. Uno studente, in ogni caso, viene giudicato nel complesso: “Oggi il mondo del lavoro si è internazionalizzato. Saper usare Java o C++ non basta, se non si conosce l’inglese e non ci si relaziona correttamente con culture diverse”. Cerca giovani neolaureati nelle discipline scientifi che da inserire nella sede napoletana dedicata alle tecnologie più innovative l’azienda Almaviva: “Informatica è il campo più aderente. Cerchiamo programmatori, sviluppatori di software che abbiano tanta voglia di fare e soprattutto curiosità – afferma la dott.ssa Sonia Magari, responsabile delle Risorse Umane – Le competenze tecniche si acquisiscono con tanta buona volontà, le soft skills invece non si possono modifi care contro natura”. Cosa spaventa uno studente durante un colloquio? “Direi l’ignoto. Sono preoccupati perché non sanno cosa aspettarsi. L’azienda, comunque, fa sempre un discorso di instradamento. Lo studente porta delle conoscenze che dipendono dagli esami e dal Corso, persone che hanno già una preparazione completa sono molto rare. Per noi è suffi ciente che siano volenterosi e che abbiano voglia di migliorarsi continuamente”.
Ai colloqui i candidati a volte “si sentono inadeguati”
Capgemini offre servizi di consulenza in mercati molto variegati come banking, difesa, spazio, automotive, manifatturiero: “I nostri profi li sono inseriti in progetti che riguardano la realizzazione di prodotti per i nostri clienti. Cerchiamo ingegneri, matematici, fi sici, ma non sono esclusi profi li di area economica”, illustra il dott. Andrea Morelli, responsabile di alcuni progetti dell’azienda. Quali doti ha un candidato ideale? “È una persona con una buona base tecnica, proattiva, autonoma, entusiasta, che deve amare il lavoro che andrà a svolgere, oltre a sapersi relazionare con gli altri ed essere in grado di gestire lo stress. Ho una certa esperienza nei colloqui con i giovani laureati: trovo che siano preparati, motivati e ben disposti, ma a volte si sentono, tra virgolette, inadeguati. Appena usciti dall’università, senza esperienze professionali, non si sentono pronti a rispondere alle sfi de del mondo del lavoro. Nella nostra azienda cerchiamo di trovare il giusto equilibrio tra aspetto progettuale e crescita in termini tecnici e di soft skills e i profi li che selezioniamo sono accompagnati da un mentor che defi nisce un percorso”. Energia e ambiente sono i campi in cui ricerca personale la CMD – Costruzioni Motori Diesel: “Cerchiamo persone che siano pronte a spostarsi molto e che siano disponibili, a volte, anche a sforare un po’ con gli orari. Siamo molto attivi nei rapporti con l’università e coinvolgiamo gli studenti anche con dei progetti. In azienda ci sono dei tutor che preparano i ragazzi. Appena usciti dall’università sono sempre un po’ spaesati”, dice la dott.ssa Angela Ferraro, Uffi cio Comunicazione e Marketing. L’azienda Pro&pro è rappresentata dalla dott.ssa Sara Romano, responsabile delle Risorse Umane ed esperta di Ingegneria del Software, e dal direttore tecnico, l’ing. Daniele De Matteo. Spiega la dott.ssa Romano: “Ci occupiamo di consulenze nelle grosse produzioni, ci innestiamo su linee di produzione esistenti o ne sviluppiamo noi. Cerchiamo principalmente sviluppatori software o programmatori hardware. Il nostro candidato ideale deve essere in grado di apprendere ogni volta qualcosa di nuovo: sviluppiamo sistemi, ma il sistema è diverso e unico per ogni cliente”. Come si confi gura il rapporto tra azienda e neolaureato in termini di dare/avere? “Noi siamo una piccola azienda, abbiamo in organico una ventina di persone. Puntiamo sulla ricerca e sullo sviluppo di soluzioni innovative, dobbiamo tenerci al passo con l’innovazione e le tecnologie dell’industria 4.0. Con l’università abbiamo anche dei tirocini attivi: lo studente che arriva da noi esplora nuove soluzioni che possiamo offrire al cliente e riceve la possibilità di lavorare in un ambiente innovativo, con clienti di varia natura e può utilizzare strumentazioni aziendali che all’università non ha”.