I Consigli degli Studenti contro il nuovo modello Isee

Fermento nei Consigli degli Studenti (CdS) degli Atenei campani dove, con l’inizio del nuovo anno accademico, la questione che emerge con più forza è quella relativa al nuovo modello Isee Università e le problematiche che comporta.
Con il nuovo Iseeu, infatti, vengono calcolate come reddito anche altre nuove entrate, come ad esempio il reddito da lavoro di fratelli e soprattutto le borse di studio, rischiando di penalizzare, denunciano gli studenti, proprio i più bisognosi. “Ci stiamo concentrando su questa questione, sia come Consiglio degli Studenti, che a livello nazionale come Sindacato Studentesco-Link – spiega Marco Di Domenico, vice presidente del CdS de L’Orientale – Il nostro Ateneo ha un buon livello di fasciazione, ma, nonostante ciò, con l’introduzione del nuovo Iseeu potrebbero verificarsi degli spostamenti di fascia, anche per pochi euro. Con un documento che presenteremo al Consiglio di Amministrazione del 30 novembre, chiediamo che l’Ateneo intervenga per riformulare il sistema ed evitare al minimo le distorsioni. Siamo sicuri che la nostra proposta verrà ben accolta, vista la grande sensibilità dell’intera Governance su questo tema”.
“Il Consiglio degli Studenti sta iniziando a lavorare per presentare una proposta di modifica dei criteri di tassazione”, annuncia, invece, Renato Saporito, eletto il 20 ottobre alla presidenza del CdS della Federico II, dopo le dimissioni di Luca Scognamiglio, all’estero per Erasmus. “Sono molto soddisfatto di questo incarico che mi è stato assegnato dall’assemblea – commenta Saporito, 23 anni, iscritto al sesto anno di Medicina, già consigliere di Facoltà con Asmed per tre anni – Sicuramente avremo tante cose su cui lavorare, ma tra gli obiettivi del mio mandato al primo posto c’è proprio la questione delle tasse”. “Il sistema a fasce non garantisce equità – aggiunge, andando nel dettaglio – perché una minima differenza di reddito può portare a grandi differenze di tassazione. Inoltre, con il nuovo Iseeu, nel quale si tiene conto anche di ulteriori parametri, diventa tutto ancora più iniquo. Per questo vorremmo venisse introdotto il Mav personalizzato, con una tassazione ad personam, naturalmente con un limite minimo e uno massimo. A breve verrà istituita una Commissione tasse, della quale faranno parte docenti, studenti e personale amministrativo, per lavorare su questo progetto che speriamo partirà dal prossimo anno accademico. Siamo fiduciosi che possa andare a buon fine vista la comunione di intenti con la Governance di Ateneo: bisogna solo trovare la formula giusta”.
“Una grande percentuale di studenti si è vista salire di fascia – afferma Giuseppe Martinelli, presidente del CdS della Seconda Università – Sicuramente stiamo parlando di una legge nazionale rispetto alla quale l’Ateneo non può che adeguarsi, però è importante sollevare e dare visibilità alla questione per cercare di arginare i danni. Alla Regione Campania abbiamo chiesto di modificare le fasce per le borse di studio, dando un maggiore margine, e anche alla SUN chiediamo di modificare le soglie del sistema a fasce, e siamo certi di avere una buona risposta rispetto a questa problematica. Siamo fortunati ad avere una Governance che mette lo studente davvero al centro della vita accademica. Questo si è visto anche con il lavoro che abbiamo svolto con il Pacchetto studenti. Esiste una grande sinergia con il Rettore Paolisso, con il Senato e con tutti gli uffici amministrativi, che ci ha permesso, svolgendo il nostro ruolo di segnalare, proporre soluzioni, di ottenere quella serie di iniziative rivolte al diritto allo studio comprese nel Pacchetto studenti. Proprio da quest’anno partirà il percorso rallentato per agevolare gli studenti lavoratori o le studentesse madri; verranno eliminati gli sbarramenti, che soprattutto per gli studenti di Medicina rappresentano un grave ostacolo al completamento degli studi; sono state bandite le oltre mille borse di studio ed è partita la rateizzazione delle tasse, che renderà più agevole alle famiglie il pagamento delle stesse”.
Valentina Orellana
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