“La scelta di studiare le lingue è derivata da una passione antica. Il mio interesse per l’arabo, invece, è nato quasi per caso. Quando mi sono iscritta, il mondo islamico ancora non era sotto l’attenzione di tutti e questa lingua era ancora poca conosciuta. Adesso penso mi possa offrire una buona possibilità di lavoro”. Dopo la maturità classica, Ilaria Addea, della provincia di Avellino, spiega di aver scelto l’Orientale perché “è una prestigiosa università per lo studio delle lingue, in particolare quelle orientali. La mia, nonostante alcune difficoltà, è stata un’esperienza positiva. Non nascondo che all’inizio non è stato facile adattarsi ai problemi di tipo organizzativo, ho dovuto tirare fuori le unghie e crescere. Dal punto di vista della didattica, però, in quest’ateneo ci sono ottimi professori”.
Laureata nel 2003 in Lingue e letterature straniere (vecchio ordinamento), Ilaria ha deciso di iscriversi al Corso di Laurea specialistica della Facoltà di Lettere in Relazioni sociali e culturali nel Mediterraneo che considera “una specie di via di mezzo tra Scienze Politiche e Lingue perché si studiano anche materie economiche e diritto che possono servire, ad una laureata come me con una formazione prettamente umanistica, per applicare le lingue in più campi diversi”.
Dopo la laurea conseguita con il vecchio ordinamento, dunque Addea, cerca, continuando il suo studio sull’arabo, di perfezionare la sua formazione con un corso del nuovo ordinamento: “il rapporto con i docenti sicuramente è cambiato- confessa- ed è molto più diretto, però per quanto riguarda la formazione credo ci siano molte lacune. Lo studio è meno approfondito, troppo veloce e basato solo su un sistema schematico di crediti che non stimola gli studenti”.
Conciliare la passione per l’arabo e il mondo islamico con le esigenze di un mercato del lavoro variabile, è l’obiettivo di Addea che confessa di non aver ricevuto un adeguato supporto da parte dell’università: “durante i miei anni di università ho svolto il part-time presso la presidenza di Lingue ma non ho mai svolto attività di tirocinio. Dopo l’apertura del Centro orientamento e stage penso che le cose vadano meglio perché si sono incrementati i rapporti con le aziende e si offre un’opportunità in più agli studenti”.
Laureata nel 2003 in Lingue e letterature straniere (vecchio ordinamento), Ilaria ha deciso di iscriversi al Corso di Laurea specialistica della Facoltà di Lettere in Relazioni sociali e culturali nel Mediterraneo che considera “una specie di via di mezzo tra Scienze Politiche e Lingue perché si studiano anche materie economiche e diritto che possono servire, ad una laureata come me con una formazione prettamente umanistica, per applicare le lingue in più campi diversi”.
Dopo la laurea conseguita con il vecchio ordinamento, dunque Addea, cerca, continuando il suo studio sull’arabo, di perfezionare la sua formazione con un corso del nuovo ordinamento: “il rapporto con i docenti sicuramente è cambiato- confessa- ed è molto più diretto, però per quanto riguarda la formazione credo ci siano molte lacune. Lo studio è meno approfondito, troppo veloce e basato solo su un sistema schematico di crediti che non stimola gli studenti”.
Conciliare la passione per l’arabo e il mondo islamico con le esigenze di un mercato del lavoro variabile, è l’obiettivo di Addea che confessa di non aver ricevuto un adeguato supporto da parte dell’università: “durante i miei anni di università ho svolto il part-time presso la presidenza di Lingue ma non ho mai svolto attività di tirocinio. Dopo l’apertura del Centro orientamento e stage penso che le cose vadano meglio perché si sono incrementati i rapporti con le aziende e si offre un’opportunità in più agli studenti”.