Ora di punta alla mensa del Policlinico: alle 13.30 la fila è lunghissima. Oggi, 1° dicembre, funziona eccezionalmente anche l’ala sinistra del bancone, per far fronte all’affluenza dei partecipanti ad una conferenza sulla Medicina legale che si tiene nell’Aula Magna. Gli studenti – grazie alla tessera Adisu – con 3 euro hanno diritto ad un primo, un secondo, un contorno e l’acqua. Pochi sono gli iscritti a Medicina che decidono di pranzare qui, invece gli studenti delle Professioni Sanitarie trascorrono con piacere la pausa pranzo nella sala. “Le attese sono troppo lunghe ma è inevitabile. Il problema è che siamo troppi – afferma Matteo, studente del I anno di Infermieristica – L’afflusso varia di giorno in giorno ed è difficile prevederlo. Per esempio, il venerdì gli studenti che seguono sono di meno”. In sala ci sono 280 posti a sedere e otto sono oggi gli addetti che servono al banco. “Noi studenti siamo più di mille, sommati a coloro che lavorano nel complesso fa un numero esorbitante – interviene Andrea, compagno di corso di Matteo – Poi ci si ‘intallea’ a chiacchierare. Se ci si alzasse subito, si farebbe posto agli altri”. “E’ un problema di tempistica, non di qualità del cibo – afferma Ciro, anche lui iscritto al I anno – Si aspetta un sacco di tempo. Poi, se arrivi tardi, rischi che siano finiti alcuni piatti. Dipende dalla carenza di personale. Il trucco è arrivare verso la mezza”. “Le attese sono belle lunghe”, confermano Annalisa, Maria e Tina, anche loro iscritte ad Infermieristica. Giuseppe Mazzarella, rappresentante degli studenti, racconta che gli studenti di Medicina continuano a preferire mangiare altrove: un rustico al bar o una pizza nei locali convenzionati. “Una volta assaggiata la cucina della mensa del Cardarelli non ci si accontenta di altro – sostiene ad esempio Ursula, studentessa del II anno – La nostra tessera vale anche lì: i piatti sono più abbondanti, la qualità è migliore, lo spazio è più confortevole e c’è pure meno fila”.
