Ingegneria Chimica

Ingegneria Chimica è uno dei Corsi di Laurea più antichi, tra quelli attivati alla facoltà, e gode fama di essere anche uno dei più complessi e selettivi. Il prof. Piero Salatino, Presidente del Corso di Laurea, non smentisce: “sicuramente sono studi che presentano una particolare difficoltà intrinseca, perché comportano una maggiore padronanza dell’impianto molecolare della materia, che non è richiesta agli ingegneri di altri settori. Tuttavia la semestralizzazione dei corsi di tutti gli anni ha reso meno arduo il cammino. D’altronde i nostri tassi di abbandono alla fine del secondo anno non sono dissimili da quelli della facoltà (poco meno del 50%,n.d.r). Siamo nella media anche per quanto riguarda i tempi di laurea, simili a quelli degli studenti degli altri corsi di laurea. Direi anzi che, forse a seguito della semestralizzazione, stanno scendendo”. 
Sono circa quindici, in Italia, le facoltà di Ingegneria che hanno un indirizzo in Ingegneria Chimica. Quello della Federico II, per numero di immatricolazioni, si colloca alle spalle soltanto del Politecnico di Milano. “Siamo attestati ormai stabilmente su uno zoccolo duro di circa 140 nuovi iscritti ogni anno – sottolinea il professor Salatino- I laureati, annualmente, sono una novantina”. Generalmente, per trovare lavoro, devono attendere soltanto pochi mesi. “L’occupazione è pressoché completa e va migliorando la qualità, nel senso che oggi, rispetto al passato, sempre di più l’ingegnere chimico lavora nel settore per il quale ha studiato e si è formato. Crescono anche le possibilità di lavorare senza necessariamente spostarsi in altre regioni, magari non al primo impiego”. Gli sbocchi occupazionali non sono più rappresentati soltanto dai classici rami della chimica primaria, secondaria e della petrolchimica. “Ormai il laureato in Ingegneria Chimica può far valere le sue peculiarità anche nel settore ambientale, in quello dell’industria farmaceutica, nel campo delle biotecnologie”. Merito anche delle tesi sperimentali e degli stage che laureandi e laureati svolgono presso enti, istituti di ricerca ed aziende, alcune delle quali dell’alveo industriale napoletano. “I nostri studenti – sottolinea il professor Salatino- devono sapere e saper fare. Ecco perché sono importanti gli stage ed il lavoro in laboratorio. Abbiamo una struttura presso il dipartimento di Ingegneria Chimica e lavoriamo in collaborazione con il CNR, per esempio  nella ricerca sulla combustione”. Il primo anno del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica prevede: Analisi matematica I, Chimica, Geometria, Fisica generale I, Chimica organica.
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