Ipotesi “sdoppiamento” per Diritto Commerciale

Buone nuove dal Consiglio degli Studenti di Facoltà. Al varo una proposta che potrebbe cambiare l’iter universitario di molti ragazzi. Perché quando si parla di Diritto Commerciale le buone notizie diventano ottime. E’ stata valutata la possibilità di poter suddividere l’esame in due tranche, come  avvenne qualche anno con Procedura Civile. I rappresentanti studenteschi si muovono cauti, accertando la disponibilità di ogni docente. “Stiamo lavorando da qualche mese a questo progetto – afferma Roberto Iacono, presidente del parlamentino studentesco – valutando ogni aspetto da proporre ai professori. In primis, porteremo questa proposta all’interno del Consiglio di Facoltà, lavorando in concerto con i docenti di questa disciplina”.
La suddivisione in due moduli non convince pienamente il prof. Carlo Di Nanni, titolare della I cattedra. “Sono favorevole a qualsiasi iniziativa agevoli il percorso universitario degli studenti – spiega il professore – ma la separazione della disciplina potrebbe comportare dei rischi. Ad esempio quello di rallentare il percorso e non velocizzarlo se non c’è una stretta cooperazione tra docenti”. L’accordo dovrebbe partire dai programmi d’insegnamento che andrebbero “uniformati, in modo da non creare problemi al cambio di cattedra”. La diffidenza del docente nei confronti dello sdoppiamento sta nel pericolo dell’allungamento dei programmi. “Anni fa fu valutata una proposta simile ma il progetto fu accantonato, si correva il rischio di intervenire in maniera sbagliata”. Il prof. Di Nanni, invece, si dice favorevole “ai moduli d’insegnamento. Si potrebbe articolare il corso in due semestri – nel primo trattare la parte concernente impresa e società; nel secondo quella relativa ai titoli di credito, fallimento e contratti – in modo da garantire più tempo per assimilare i concetti. L’opzione dei moduli richiede uno stretto accordo tra docenti, non solo nell’unificazione del programma, ma anche nell’attribuire  un voto unico ai moduli sostenuti”. Favorevole quindi ma con cautela “perché non tutti i docenti concepiscono la divisione allo stesso modo; inoltre i programmi non si possono intaccare perché sono frutto di direttive ministeriali che la Facoltà non può modificare a proprio piacimento. La situazione è delicata, attuabile solo attraverso un confronto diretto che tuteli maggiormente gli studenti. In ogni caso – conclude il professore – bisognerà parlarne in sede di Consiglio”. 
Disponibile al dialogo anche il prof. Giuseppe Guizzi, titolare della III cattedra. “Prima di parlare di sdoppiamento – spiega il docente – bisogna capire cosa si intenda per divisione e soprattutto quale parte del programma andrebbe scissa. Rispetto all’insegnamento di Procedura Civile abbiamo meno cattedre e meno disponibilità. Con lo sdoppiamento bisognerebbe svolgere due corsi, uno per quanti affrontano l’esame unico e l’altro per chi sceglie l’opzione della prova in due tranche. Si potrebbe correre il rischio di sostenere l’esame con un professore di cui non si è seguito il corso”. Un’opportunità sarebbe quella di reintrodurre due moduli come nel 3+2: “Commerciale di base nella Triennale e successivamente Commerciale ‘progredito’ nella laurea Specialistica. Una proposta attuabile con il consenso degli altri docenti. Naturalmente senza aumentare il programma”. Quindi una ipotesi di due insegnamenti distinti nello stesso Corso di Laurea.  Un’altra possibilità, la suddivisione del corso in due semestri con parti di programma diverse con “due esami consequenziali, a breve distanza l’uno dall’altro, ed un unico voto”. Nota dolente, la rotazione delle cattedre, “ogni docente ha un proprio metodo e sostenere l’esame con un professore diverso da quello con cui si è seguito il corso potrebbe comportare dei rischi”. La situazione – fa notare il prof. Guizzi – “non è facile da gestire, richiede tempo e non sempre la soluzione finale è quella più congrua alle esigenze di tutti. Sono anni che discutiamo di una eventuale divisione. Personalmente sono favorevole allo sdoppiamento, anche se va operato con cautela”. 
Pronto a redigere una nuova proposta sulla base delle riflessioni dei docenti, Iacono commenta: “continueremo a lavorare su questa scia in stretta cooperazione con i docenti. Nella speranza che fra qualche mese questa proposta diventi una realtà in grado di velocizzare il percorso di studi”.
(Su.Lu.)
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