L’Orientale elegge il nuovo Consiglio di Amministrazione

E’ nota la rosa dei nomi dei nuovi membri del Consiglio d’Amministrazione dell’Orientale. Eletti per i docenti di prima fascia i professori Giorgio Banti, Amneris Roselli e Simonetta De Filippis; per i docenti di seconda fascia i professori Giuseppe Carmine D’Alessandro, Salvatore Diglio e Luigia Melillo (riconfermata); in rappresentanza del personale tecnico amministrativo Luigi De Biase, coordinatore della CGIL, e Luigi Isaia (riconfermato).
LA SCARSA PARTECIPAZIONE. Bassa l’affluenza alle urne il 19 ottobre, tanto che, per mancanza del quorum, non tutte le componenti sono state elette. Si dovrà, infatti, rivotare per i rappresentanti dei ricercatori.
La prof.ssa Melillo, docente di Storia del pensiero scientifico, commenta così la disaffezione al voto: “sono molto dispiaciuta. Proprio nel momento in cui il sistema universitario vive una situazione di disagio sia per i  tagli della Finanziaria che per la continua rivisitazione della didattica –siamo in attesa della classi che porteranno una ulteriore riorganizzazione- occorre una maggiore partecipazione”. Le cause individuate dalla docente “una grave crisi tra il personale docente e la classe politica. Oggi c’è una situazione di stagnazione che non premia la partecipazione perché non ci sono gratificazioni né dal punto di vista giuridico né dal punto di vista della carriera. Questo porta ad una generale depressione che però non giova all’università”.
L’eliminazione degli scatti biennali, la lentezza degli avanzamenti di carriera, il mancato riconoscimento della terza fascia docente ai ricercatori: tutti elementi, insieme ai tagli economici e alle continue modifiche dell’ordinamento, che portano ad un disagio visibile all’interno di tutte le componenti dell’università. “In queste elezioni –sottolinea anche il neo eletto prof. Banti, ordinario di Linguistica generale- si è registrato un forte astensionismo da parte delle tre componenti docenti, a dispetto di una forte partecipazione del personale tecnico e amministrativo. Non so spiegarmi questo avvenimento. Ne sono rattristato anche perché ci sono Facoltà, come Scienze Politiche, che non hanno nessun rappresentante”. La scarsa partecipazione è da attribuire a questioni organizzative per il prof. Diglio, associato di Geografia dell’Asia e dell’Africa, “facilmente risolvibili. Si è votato in una sola giornata e molti colleghi che vengono da fuori possono non trovarsi in città. Bisogna votare in due giorni”.
GLI OBIETTIVI. “Armonizzare le varie anime dell’Orientale; impegnarmi  nell’interesse di tutti”, il proposito del prof. Banti. Mette a disposizione dell’Ateneo la sua esperienza quarantennale, il prof. Diglio “sono stato studente all’Orientale nel 1968, da allora non ho mai lasciato questa università. Non ho molta esperienza di amministrazione però ho un’esperienza di vita in questo ateneo e conosco tutte le difficoltà ed i problemi che ci sono. A cominciare dalla carenza di servizi igienici. Gli studenti vivono molti disagi e questo è inconcepibile perché loro danno un senso a tutto il nostro lavoro. Attraverso una razionalizzazione delle risorse si dovrà fare fronte ai disservizi”. Il potenziamento delle biblioteche, una delle questioni da affrontare per la prof.ssa De Filippis: “continuerò a difendere le biblioteche. Vanno potenziate, conservate, arricchite ed ammodernate. In particolare quella dell’Europa ha bisogno di un lavoro d’informatizzazione. Nell’interesse dei docenti e degli studenti. Occorre anche un potenziamento del personale amministrativo”. Maggiori strumenti per la ricerca: l’altra questione. Ma bisogna fare i conti “con la continua carenza di fondi”. Migliorare i servizi e consolidare un già esistente rapporto col territorio sono gli obiettivi della prof.ssa Melillo: “occorre maggiore attenzione verso il territorio. Come delegata del rettore, ho svolto un attento lavoro nel settore della scuola e dell’educazione agli adulti, ma bisogna far sì che il settore delle culture orientali sia ancora di più messo al servizio delle esigenze locali e poi internazionali”. Giuseppe Carmine D’Alessandro, professore associato  di Storia della filosofia, puntualizza “bisogna considerare quali sono le possibilità offerte per venire incontro alle esigenze di tutte le facoltà attraverso un organismo delicato come il Consiglio d’Amministrazione”.
Tra i membri del Consiglio, ben tre Direttori di Dipartimento: Banti (Studi e Ricerche sull’Africa e sull’Asia), De Filippis (Studi Letterari e Linguistici d’Europa) e Roselli (Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico). Un elemento che Banti ritiene importante. “Questo significa- aggiunge la professoressa De Filippis- una maggiore garanzia per le questioni inerenti i dipartimenti e comunque la possibilità di offrire la nostra esperienza ai colleghi che magari sono un po’ fuori da questioni di carattere amministrativo”
IL PERSONALE. Due i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in CdiA.  “Mi auguro – dice Luigi De Biase, primo degli eletti con 62 voti, della Cgil- di portare avanti tutti gli impegni assunti con il mio elettorato”. Gli obiettivi: “un confronto con l’amministrazione per una maggiore formazione del personale e per il reclutamento di nuovi dipendenti. Sono oltre 5 anni che non si tengono concorsi all’Orientale. L’organico si è notevolmente ridotto: da 270 nel 2002 oggi siamo 240. Mi batterò, dunque, affinché vengano soddisfatte queste esigenze anche grazie al recupero di eventuali sprechi”. Anche il consigliere riconfermato Luigi Isaia intende “migliorare la situazione di concerto con la direzione. Occorre valutare attentamente le politiche di bilancio affinché non si vada ulteriormente a danneggiare la situazione del personale che, rispetto a quello di altri atenei, si trova in una posizione più sofferente”.
Valentina Orellana
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