Luigi e Leonardo, una passione comune: i numeri

“Se ho vinto la borsa di studio, è stato solo grazie alle Olimpiadi della Matematica cui ho partecipato per tre anni di seguito. È stata un’esperienza stupenda, ho conosciuto tantissime persone appassionate della matematica come è difficile trovarne. È una materia un po’ ripudiata, soprattutto al Sud e mi dispiace molto” dice con entusiasmo Luigi Iorio, iscritto al primo anno del Corso di Laurea in Matematica, vincitore di una delle 40 borse di studio da 4 mila euro ciascuna messe a disposizione dall’Indam (Istituto Nazionale di Alta Matematica) –assegnate in base ad una selezione nazionale- nell’ambito del progetto ministeriale volto ad incentivare le iscrizioni ai Corsi di Laurea Scientifici (Chimica, Fisica e Matematica) che negli ultimi dieci anni hanno sofferto di un grave calo di immatricolati.
Luigi ha vinto anche una medaglia di bronzo alle Olimpiadi Nazionali. La sua passione è nata a scuola. “Al primo anno del liceo scientifico, ho trovato un professore che mi ha molto stimolato allo studio della materia ed ho cominciato a fare delle ricerche in internet. Mi sono imbattuto in questi problemi creativi, originali ed ho cominciato a studiare per conto mio. Ho portato io le Olimpiadi a scuola”. Nel tempo questa passione è cresciuta fino a diventare un amore. “La mia visione della Matematica è molto galileiana. A scuola ho scritto una tesina dal titolo ‘La Matematica essenza della realtà’, rifacendomi ad un libro di Odifreddi sulle connessioni tra letteratura, filosofia, arte e matematica. Ha suscitato molto scandalo”.  Luigi è molto contento del suo approccio con l’università. “Sono soddisfatto di quasi tutti i corsi, avrei preferito qualche prova intercorso e qualche simulazione in più. A febbraio abbiamo quattro esami insieme e non è semplice. Mi piace molto il prof. De Giovanni, di Algebra, è una persona molto carismatica, lo considero quasi un modello. Ha 130 pubblicazioni, è così giovane ed è già Presidente del Corso di Laurea. E poi fa sempre tardi, come me”. Nel futuro c’è la speranza di continuare a coltivare il suo grande amore per questa disciplina. “Mi piacerebbe fare qualcosa per essere sempre in contatto con la mia materia. Credo che la cosa migliore sia diventare ricercatore”. Luigi ha già sostenuto due esami, Geometria e Laboratorio di Programmazione, superati entrambi con un 30. “Vedrò come andranno questi tre anni, prima di decidere se scegliere una magistrale più applicativa, legata ad altre discipline o più astratta”.
“Io mi sono classificato al 196esimo posto e non ho vinto la borsa di studio. Nell’insieme, il test a risposta multipla non era complicato, ma abbiamo avuto dei problemi con le dimostrazioni, più per mancanza di tempo che per le difficoltà” dice Leonardo Trani, iscritto al primo anno di Matematica. “Ho partecipato al concorso Indam, con la preparazione che avevo alle Olimpiadi della Matematica. È un buon test con il quale si è cimentata la maggior parte dei matematici. Nell’insieme, la preparazione scolastica andava bene, ma è stato comunque un bell’impegno, che mi ha permesso di agguantare alcune conoscenze che non avevo ricevuto dalla scuola”. L’interesse per questa materia è quasi innato. “Ho sempre avuto una certa affinità con i numeri e con i conti e nel tempo la passione è diventata più forte. È un modo particolare di analizzare il mondo, per fare modelli e strutture particolari riproposte dalla matematica nella realtà”. Il bilancio dei primi mesi di università è positivo ma c’è un po’ di delusione. “Ho sostenuto due esami, Geometria e Laboratorio di Programmazione. Sono contento dei voti che ho avuto ma è stato difficile. Credevo che ci avrebbero seguito di più ma quest’anno ci siano stati dei problemi per l’aumento di iscritti”. In futuro, Leonardo vorrebbe  diventare ricercatore, “credo che mi piacerebbe molto fare ricerca e restare all’università”. 
Simona Pasquale
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