Mobilità sostenibile: nasce la nuova app di Car-sharing Unior

È stata appena lanciata a L’Orientale una app di Car-sharing indirizzata a studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti dell’Ateneo. “Un servizio di mobilità sostenibile che permetterà a tutti gli utenti di utilizzare un veicolo in condivisione”, informa la prof.ssa Alessandra De Chiara, Delegata della Rettrice allo Sviluppo della Sostenibilità e docente dei corsi di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali e di Etica e Mercato. Come funziona? “Si tratta più propriamente di un servizio di car-pooling che incentiva a condividere l’auto privata con altre persone, generando benefici nelle modalità di spostamento”, perché in questo modo “si va a ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico prodotto dai veicoli privati”. L’obiettivo primario è: “contribuire alla promozione di stili di mobilità sostenibile e diffondere buone pratiche sensibilizzando i partecipanti sui temi della tutela dell’ambiente”. Presentata nel corso dell’incontro tenutosi nella mattina del 27 maggio, l’iniziativa ha visto la partecipazione della dott.ssa Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania, e dell’arch. Stefania Angelelli dell’Università degli Studi Roma Tre, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro ‘Mobilità’ della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile). Presenti, inoltre, al tavolo di discussione l’ing. Arturo Santoro, Responsabile del Servizio Gestione Reti e Sistemi del SIA de L’Orientale, e l’ing. Marco Mandato (Netgroup srl), Project designer dell’app.
Agrifood e sostenibilità. Un Ateneo che si muove sempre di più in direzione della sostenibilità con iniziative estese alla cittadinanza, quest’anno parte del calendario di eventi in programma al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 organizzato dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). Il prossimo appuntamento da segnalare si terrà il 5 giugno (ore 15-18) presso la sede di Palazzo Du Mesnil: un convegno sull’Agrifood, analizzato da diversi punti di vista “con un approccio economico, antropologico e giuridico”, anticipa la prof.ssa De Chiara. È, infatti, necessario costruire uno spazio di confronto tra i diversi interlocutori coinvolti mettendo in relazione le esperienze della ricerca, dell’industria, delle associazioni, perché “la qualità delle produzioni alimentari oggi è ricercata attraverso il coinvolgimento di un’intera filiera produttiva nella realizzazione di prodotti”. Un discorso che ha particolare valore se circoscritto al territorio campano, dove la qualità e l’eccellenza dei prodotti “costituisce da sempre un fattore di differenziazione all’interno dell’offerta nazionale”. Ne sono una testimonianza i tanti prodotti Doc, Dop, Igp (la Castagna Igp di Montella e Serino, la Mela Annurca, il Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino) e le produzioni alimentari nostrane (mozzarella di bufala e la pasta di Gragnano). I prodotti sostenibili dell’agro-industria “incontrano tendenze di consumo e stili alimentari che attribuiscono una forte valenza alla relazione tra cibo e benessere”. A questo proposito, interverrà durante il workshop la prof.ssa Flavia Cuturi, docente di Antropologia Culturale e Presidente del Centro Studi Cibo e Alimentazione dell’Università. A fare chiarezza, invece, sulle attuali misure legislative sul tema dell’innovazione sostenibile l’intervento del prof. Francesco Zammartino, docente di Diritto Amministrativo Europeo. Al workshop prenderanno parte, inoltre, importanti imprese locali e nazionali, nonché associazioni di settore e delegati istituzionali. 
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