Nuove strade da esplorare per i laureati in Giurisprudenza

Valeria Pollastro, 28 anni, laureata in Giurisprudenza alla Federico II, si è aggiudicata uno dei 20 premi – del valore di 15 mila euro – messi a concorso nell’ambito dell’iniziativa “Energie per la Ricerca” promossa dalla Fondazione Centro Studi Enel e dalla Fondazione CRUI. Il Premio intende contribuire all’attuazione di progetti di ricerca nei campi strategici per lo sviluppo e la competitività del Paese ed ha il fine di sostenere i nuovi talenti – giovani laureati e dottorandi – ed incentivare l’attività scientifica. I partecipanti possono scegliere tra 20 aree tematiche sulle quali sviluppare i loro progetti, tutti di carattere principalmente tecnico. Un aspetto, questo, che non ha scoraggiato la dott.ssa Pollastro, già collaboratrice del prof. Pasquale Troncone, docente di Diritto Penale a Giurisprudenza. “Ho trovato il bando di questo concorso lo scorso anno navigando in internet. Ho deciso, anche dietro consiglio del professore, di partecipare benché non si trattasse di un settore prettamente di interesse giuridico”. Ha, così, presentato un progetto per l’area tematica A8-Sicurezza nei cantieri ‘Studio di modelli informativi e procedurali per l’implementazione di tecnologie avanzate per la sicurezza nei cantieri di costruzione per la tutela della salute dei lavoratori e della privacy’. Quello della tutela della privacy, racconta, “è un argomento che conosco bene, perché, come collaboratrice del prof. Troncone, mi è capitato più volte di dirigere i miei studi sulla questione. Insomma, si tratta di un campo sul quale avevo sufficiente competenza. Ho lavorato, così, per circa 4 mesi alla realizzazione di un software per l’implementazione dei sistemi di gestione per la sicurezza dei cantieri temporanei mobili. Grazie a questo programma si possono realizzare velocemente data base con le informazioni non solo sui lavoratori, ma anche sui mezzi, attrezzature, o sui sopralluoghi: tutto raccolto su una piattaforma web sempre a disposizione dell’utente”.
Un progetto a cavallo tra scienze umanistiche e nuove tecnologie che ha raccolto l’interesse della Commissione esaminatrice, aprendo così nuove strade per l’inserimento dei laureati in Giurisprudenza. La cerimonia di premiazione si è svolta l’11 luglio a Roma, vi ha partecipato, tra gli altri, il Ministro dell’Università Maria Grazia Carrozza. “L’aspetto importante di questo riconoscimento che ho ricevuto, e che mi ha dato tanta soddisfazione, è che si sono aperte nuove prospettive per la ricerca di una collocazione nel mondo del lavoro – spiega la dott.ssa Pollastro – Noi laureati in Giurisprudenza siamo sempre diretti verso i soliti sbocchi occupazionali ormai saturi: le tre professioni di avvocato, notaio e magistrato, o i concorsi nelle pubbliche amministrazioni. Finiamo così per impantanarci sempre nelle stesse dinamiche occupazionali che spesso si traducono in disoccupazione o sfruttamento. Questa esperienza, invece, ci insegna che il nostro è un titolo flessibile, che ci dà competenze dinamiche impiegabili in tutti i settori del vivere civile. Ci sono tante aziende che sono disposte ad investire e hanno bisogno di giuristi. Anche noi possiamo fare un tipo di ricerca che sia applicata, che porti ricadute economiche alle aziende, senza chiuderci sempre nei nostri congressi e convegni, importanti sì per gli studi, ma spesso troppo autoreferenziali”.
Battere sempre nuove strade senza timore di uscire dal seminato è, dunque, l’invito della dott.ssa Pollastro la quale, grazie al premio in denaro, vedrà presto realizzato il suo progetto che entrerà a far parte anche di una pubblicazione a cura di Enel e Crui, volume – raccolta di tutte le ricerche vincitrici di questa edizione dell’iniziativa.   (Valentina Orellana)
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