Ortottisti, riabilitatori, informatori scientifici

La dott.ssa Carmela Bravaccio svolge la sua attività all’interno del CdL triennale in “Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva”, che quest’anno mette a disposizione 30 posti. “Abbiamo spiegato agli studenti che, per intraprendere questa Professione sanitaria, bisogna essere predisposti a lavorare con i bambini, perché andranno ad operare con individui disabili di età compresa tra gli zero e i diciotto anni”, riferisce la dottoressa. Una professione sanitaria, questa, che garantisce buoni sbocchi occupazionali. Lo conferma Gabriele Cositore, allievo del corso al terzo anno: “svolgo già un tirocinio presso un centro di riabilitazione convenzionato. In genere, queste strutture tendono poi ad assorbire i tirocinanti nel loro organico. Più difficile, invece, trovare lavoro nel privato, perché le terapie sono lunghe e quindi molto costose”.
Accanto, lo stand di “Ortottica e assistenza oftalmologica”, Corso che potrà ospitare appena dieci matricole. “Molti studenti – chiosano la dott.ssa Annamaria Avella, coordinatrice tecnica del Corso, e Loredana Dargenio, studentessa del terzo anno– ci hanno chiesto in cosa consista, in particolare, il lavoro dell’ortottista. Abbiamo spiegato loro che questa figura non si sovrappone affatto a quella dell’oculista, perché ci occupiamo della diagnosi e della cura di alcune patologie specifiche, per esempio lo strabismo. Inoltre, l’ortottista è specializzato nell’eseguire determinati esami diagnostici, come quello dei campi visivi, generalmente prescritto da endocrinologi, ginecologi, neurologi e neurochirurghi”.
Lo scorso anno accademico era un Corso a numero programmato che accolse trenta studenti. Nell’anno accademico 2005/2006 la Professione sanitaria di “Informatore medico scientifico” aprirà i battenti a chiunque vorrà iscriversi: l’accesso, infatti, è diventato libero. Gli studenti che frequentano l’ultimo anno di corso sono entusiasti di come procede la loro formazione. “Si studia molto – afferma Filomena Manzo – e, a differenza delle altre Professioni sanitarie e considerato il tipo di lavoro che andremo a svolgere, noi facciamo molta più teoria e meno tirocini”. Chimica, Chimica farmaceutica e Farmacologia speciale, gli esami più duri del percorso. “È una laurea dove si approfondisce molto la chimica – aggiungono Liberata Oliviero e Valentina Parisi – ma, diversamente dalla Facoltà di Farmacia, sosteniamo alcuni esami che si legano molto di più alle materie mediche, come Patologia, Pediatria, Diagnostica, ecc.”. Salvatore Puziello, dal canto suo, ha scelto questo Corso per le diverse chances occupazionali: “mi piace perché è un lavoro molto dinamico. Inoltre, mi consentirà di agire anche nel settore della diagnostica e nel campo della farmacovigilanza”.
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