Parte la quinta edizione della Lectura Dantis

Dante all’ombra del Vesuvio. Con un bel successo di pubblico. Quello che ha accolto, lo scorso 2 marzo, l’incontro inaugurale della Lectura Dantis dell’Università L’Orientale, alla sua quinta edizione. Oltre 150 persone tra studenti, docenti e appassionati del Sommo Poeta a gremire l’aula “Matteo Ripa” di Palazzo Giusso; in cattedra lo storico Franco Cardini per una lezione intitolata “La Crociata e la Cortesia. Dante dinanzi all’Islam, tra Maometto e il Saladino”. 
Unica Lectura Dantis che si tiene a Napoli, quella de L’Orientale si affianca alle altre che si svolgono nel mondo, sebbene con caratteristiche del tutto peculiari: in questo Ateneo, infatti, Dante è studiato in relazione a lingue e civiltà di tutti i tempi e luoghi da docenti de L’Orientale e da studiosi di altre Università e nazionalità. In perfetta sintonia con il carattere multietnico e multidisciplinare che da sempre contraddistingue questa antica Università. 
Più incontri – ventidue, da marzo sino a dicembre ogni mercoledì – e un numero maggiore di studiosi esterni all’Ateneo, le novità per questa quinta edizione. “Senza far torto a nessuno – afferma il prof. Vincenzo Placella, titolare della cattedra di Letteratura italiana e coordinatore della manifestazione – di particolare fascino saranno gli incontri in cui Dante sarà affrontato nella tradizione americana, croata e cinese (rispettivamente il 13 e 27 aprile e il 25 maggio, ndr)”. “Il 6 aprile – aggiunge il docente – interverrà un grande italianista, Mirko Tavoni, che ha curato un sito internet in cui sono offerti straordinari strumenti tecnologici per lo studio della Divina Commedia. Pertanto, stiamo pensando di portare in aula anche un videoproiettore per mostrare alla platea il suo sito”. In autunno si proseguirà con la lettura dei canti dell’Inferno, quest’anno dal tredicesimo al diciottesimo.
“La Lectura Dantis – dichiara fiero il Rettore de L’Orientale Pasquale Ciriello – è nata da un’intuizione e dall’impegno del prof. Placella ed è venuta crescendo via via, ritagliandosi uno spazio anche al di là dalle mura del nostro Ateneo”. Nella giornata inaugurale, accanto al Rettore anche i Presidi di tre Facoltà de L’Orientale – Riccardo Maisano (Lettere), Amedeo De Maio (Scienze Politiche) e Domenico Silvestri (Lingue) – oltre alla prof.ssa Simonetta De Filippis, direttore del Dipartimento di Studi letterari e linguistici dell’Europa. Ambizioso il progetto del coordinatore Placella: “vorrei che questa manifestazione raccogliesse un numero di persone vieppiù crescente”. 
Un pubblico eterogeneo quello che di norma affolla le Lecturae. “Studenti, anche di scuola superiore, docenti, appassionati vari di Dante seguono i nostri incontri – riferisce il prof. Placella -. Tra i più assidui frequentatori, i colleghi che vengono dalle Facoltà scientifiche del Federico II”. 
Studenti e Dante, un amore profondo. “Di Dante non se ne sa mai abbastanza – il parere di Roberta Smaldone, secondo anno di Lettere moderne e al suo secondo ciclo di lecturae -. Questi incontri andrebbero registrati per la loro ricchezza di contenuti”. “Vorrei capire il Poeta sulla base di un approccio diverso da quello usuale dei libri di scuola”, chiosa Pasquale Morra al primo anno di Lettere classiche ed alla sua prima volta come spettatore di una lectura Dantis. Dello stesso avviso la collega di corso Fabiana Manco, che aggiunge: “mi affascina l’incontro del prossimo 16 novembre perché sarà tenuto dal prof. Maisano (preside della Facoltà di Lettere, ndr), di cui ammiro le sue spiegazioni, sempre chiare e precise”. Ioannis Moutafidis, anche lui al primo anno ma di Lettere moderne, è un ragazzo greco, da appena tre mesi in Italia: “non ho mai studiato Dante, di cui conosco appena il nome. Sono qui per curiosità”. 
Tra gli studenti, c’è anche chi interviene per una banale questione di crediti: la partecipazione alle lecturae, infatti, ne frutterà tre agli iscritti della Facoltà di Lettere de L’Orientale e dell’omologa Facoltà del Federico II. È il caso di Enzo e Giulia, primo anno di Lettere moderne. “Qualche credito in più fa sempre comodo. Comunque – racconta Enzo – ho assistito alla lettura di Carmelo Bene sulla Torre degli Asinelli e ne sono rimasto incantato. Chissà se queste de L’Orientale potranno esserne all’altezza…”. Dalla Facoltà di Lettere del Federico II, tre studentesse al terzo anno, Antonia Oliva, Valeria Salerno ed Emanuela De Vita, quest’ultima con una tesi proprio sul Sommo Poeta. Già spettatrici della passata edizione, confessano: “l’anno scorso eravamo troppe persone per la capienza dell’aula. Speriamo che quest’anno le cose migliorino”. 
Che dire? Se l’obiettivo è crescere in numero di partecipanti, l’organizzazione delle lecturae farà bene a pensare ad una nuova sede per gli incontri: tutte le letture, infatti, si terranno, nella Cappella Pappacoda, sempre alle 17. 
Paola Mantovano
 
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