Occhio al calendario degli eventi targati DEMI (Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni) per non perdersi nulla di interessante: il 25 settembre sarà ospite il fratello di Ernesto Che Guevara per la presentazione del suo libro “Il Che mio fratello” mentre il 29 ottobre verrà inaugurato, con la partecipazione di Don Luigi Ciotti, il Laboratorio di Antimafia Sociale (LAS), novità alla sua prima edizione che si svolgerà da novembre a gennaio.
Ore 10.30, Monte Sant’Angelo, sala azzurra: “il 29 ottobre terremo l’incontro di studio Antimafia sociale ed Economia di giustizia – spiega il prof. Leandro Limoccia, coordinatore scientifico e operativo del LAS – Ai saluti istituzionali del Rettore e del prof. Vona seguiranno la mia introduzione e gli interventi della prof.ssa Enrica Amaturo, Presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, e di Don Tonino Palmese, Vicario Episcopale dell’Arcidiocesi di Napoli e Presidente della Fondazione Pol.is. L’intervento di Don Ciotti, Presidente Nazionale di Libera, chiuderà i lavori”. Il seminario inaugura il Laboratorio di Antimafia sociale che si comporrà di sette incontri, uno con il Teatro dell’Oppresso e un’uscita didattica sul territorio. “Il LAS è rivolto agli studenti delle Lauree Magistrali in Economia e Management del DEMI ed Economia e Commercio del DISES e consente l’acquisizione di 3 crediti formativi”.
Rispetto dei valori comuni, responsabilità sociale intesa come integrazione etica della visione strategica d’impresa, le parole chiave del LAS che “vuole formare gli studenti alla costruzione di una coscienza civica e sociale, ad una nuova visione dei modelli innovativi dell’economia sociale che aprono ad un nuovo modo di fare impresa oltre che ad una lettura sociale ed economica della lotta alle mafie nonché transdisciplinare della realtà mafiosa”.
Ecco il calendario degli incontri. “Antimafia sociale” (5 novembre) con Augusto Cavadi, Direttore della Casa dell’equità e della bellezza di Palermo e opinionista per Repubblica-Palermo. “L’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Buone pratiche e criticità” (15 novembre) con Mauro Baldascino, coordinatore del progetto F.U.C.IN.A. (Formazione Umana, Comunicazione, Innovazione e Ambiente). Il 20 novembre si terrà il seminario dedicato a “Minori: condizioni, politiche, messa alla prova e allontanamento dalle famiglie di mafie per cercare di fermare il ciclo di violenze” con gli interventi di Giacomo Di Gennaro, docente della Federico II, Gianluca Guida, Direttore dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, Enza Rando, Vice Presidente nazionale di Libera, e “i ragazzi dell’Istituto di Nisida che spiegheranno i contenuti e i metodi di uno dei loro laboratori, il laboratorio di scrittura”. Seguiranno: “Racket, usura, ludopatia: percorsi di liberazione” (27 novembre) con Salvatore Cantone, Presidente dell’associazione FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane) di Pomigliano d’Arco, e Carlo e Giuliano, Giocatori Anonimi. “Corruzione in Italia: percezione e realtà” (3 dicembre) con Gherardo Colombo, già magistrato e Presidente della casa editrice Garzanti. Il 10 dicembre si terrà “Economia ed agricoltura sociale: esperienze di modelli innovativi” con Vincenzo Bardascino e Michele Sica dell’Associazione “Il forno di Vincenzo”, Giuliano Ciano, Presidente del Forum Nazionale Agricoltura Sociale, e Angelo Moretti, Direttore del Consorzio Sale della Terra. Ancora: “Chiesa e lotta alle mafie” (17 dicembre) con il pastore valdese Leonardo Magrì, Don Tonino Palmese e Luca De Luca Picione, docente della Federico II. Il 9 gennaio, invece, ci sarà l’incontro “Antimafia Sociale e Teatro dell’Oppresso” con Vincenzo Lombardi, pedagogista ed esperto del Teatro dell’Oppresso. Prosegue il docente: “Durante gli incontri ci saranno gruppi di studio per stimolare il confronto con e tra i ragazzi e per mettere in campo l’elemento cognitivo. Il Teatro dell’Oppresso, invece, vuole sviluppare un percorso di interazione tra mente, corpo ed emozioni. La novità del LAS è anche nell’utilizzo di metodologie didattiche innovative attraverso apprendimento cooperativo, ricerca-azione, lezioni con testimonianze, casi studio e documenti audio-visivi. Il laboratorio si concluderà con l’uscita didattica presso un bene confiscato alla camorra in Campania. Andremo a Villa Fernandez, sede del presidio Libera di Portici Teresa Bonocore e Claudio Taglialatela”.
Ore 10.30, Monte Sant’Angelo, sala azzurra: “il 29 ottobre terremo l’incontro di studio Antimafia sociale ed Economia di giustizia – spiega il prof. Leandro Limoccia, coordinatore scientifico e operativo del LAS – Ai saluti istituzionali del Rettore e del prof. Vona seguiranno la mia introduzione e gli interventi della prof.ssa Enrica Amaturo, Presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, e di Don Tonino Palmese, Vicario Episcopale dell’Arcidiocesi di Napoli e Presidente della Fondazione Pol.is. L’intervento di Don Ciotti, Presidente Nazionale di Libera, chiuderà i lavori”. Il seminario inaugura il Laboratorio di Antimafia sociale che si comporrà di sette incontri, uno con il Teatro dell’Oppresso e un’uscita didattica sul territorio. “Il LAS è rivolto agli studenti delle Lauree Magistrali in Economia e Management del DEMI ed Economia e Commercio del DISES e consente l’acquisizione di 3 crediti formativi”.
Rispetto dei valori comuni, responsabilità sociale intesa come integrazione etica della visione strategica d’impresa, le parole chiave del LAS che “vuole formare gli studenti alla costruzione di una coscienza civica e sociale, ad una nuova visione dei modelli innovativi dell’economia sociale che aprono ad un nuovo modo di fare impresa oltre che ad una lettura sociale ed economica della lotta alle mafie nonché transdisciplinare della realtà mafiosa”.
Ecco il calendario degli incontri. “Antimafia sociale” (5 novembre) con Augusto Cavadi, Direttore della Casa dell’equità e della bellezza di Palermo e opinionista per Repubblica-Palermo. “L’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Buone pratiche e criticità” (15 novembre) con Mauro Baldascino, coordinatore del progetto F.U.C.IN.A. (Formazione Umana, Comunicazione, Innovazione e Ambiente). Il 20 novembre si terrà il seminario dedicato a “Minori: condizioni, politiche, messa alla prova e allontanamento dalle famiglie di mafie per cercare di fermare il ciclo di violenze” con gli interventi di Giacomo Di Gennaro, docente della Federico II, Gianluca Guida, Direttore dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, Enza Rando, Vice Presidente nazionale di Libera, e “i ragazzi dell’Istituto di Nisida che spiegheranno i contenuti e i metodi di uno dei loro laboratori, il laboratorio di scrittura”. Seguiranno: “Racket, usura, ludopatia: percorsi di liberazione” (27 novembre) con Salvatore Cantone, Presidente dell’associazione FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane) di Pomigliano d’Arco, e Carlo e Giuliano, Giocatori Anonimi. “Corruzione in Italia: percezione e realtà” (3 dicembre) con Gherardo Colombo, già magistrato e Presidente della casa editrice Garzanti. Il 10 dicembre si terrà “Economia ed agricoltura sociale: esperienze di modelli innovativi” con Vincenzo Bardascino e Michele Sica dell’Associazione “Il forno di Vincenzo”, Giuliano Ciano, Presidente del Forum Nazionale Agricoltura Sociale, e Angelo Moretti, Direttore del Consorzio Sale della Terra. Ancora: “Chiesa e lotta alle mafie” (17 dicembre) con il pastore valdese Leonardo Magrì, Don Tonino Palmese e Luca De Luca Picione, docente della Federico II. Il 9 gennaio, invece, ci sarà l’incontro “Antimafia Sociale e Teatro dell’Oppresso” con Vincenzo Lombardi, pedagogista ed esperto del Teatro dell’Oppresso. Prosegue il docente: “Durante gli incontri ci saranno gruppi di studio per stimolare il confronto con e tra i ragazzi e per mettere in campo l’elemento cognitivo. Il Teatro dell’Oppresso, invece, vuole sviluppare un percorso di interazione tra mente, corpo ed emozioni. La novità del LAS è anche nell’utilizzo di metodologie didattiche innovative attraverso apprendimento cooperativo, ricerca-azione, lezioni con testimonianze, casi studio e documenti audio-visivi. Il laboratorio si concluderà con l’uscita didattica presso un bene confiscato alla camorra in Campania. Andremo a Villa Fernandez, sede del presidio Libera di Portici Teresa Bonocore e Claudio Taglialatela”.
Ospite il fratello di
Che Guevara
Che Guevara
Il 25 settembre sarà, invece, ospite del complesso di Monte Sant’Angelo Juan Martìn Guevara che presenterà il suo libro “Il Che mio fratello”, edito dalla Giunti. Ad aprire l’incontro gli interventi dei professori Mauro Sciarelli, Renato Briganti, Leandro Limoccia e di Cristina de Vita, esperta di comunicazione. “Il Che nasce come medico con lo scopo di aiutare i malati, soprattutto se poveri ed esclusi – ricorda il prof. Limoccia – Il suo insegnamento è ancora adesso validissimo perché la sua vita è stata all’insegna dell’umanissimo sentire, del farsi prossimo al prossimo. Era un curioso del mondo ed è un invito, per tutti noi, ad essere degli inguaribili curiosi e ad intrecciare la follia di vita con i temi di giustizia, responsabilità e corresponsabilità”. E ancora: “La sua è una testimonianza di vita profondamente etica che si batte contro i poteri forti, che è capace di indignarsi quando si commette un’ingiustizia, che ci dice che dobbiamo essere duri senza perdere la tenerezza. Il Che parlava di urbanistica, di ecologia, di pianeta globale, il suo insegnamento è porre l’uomo al centro dell’economia”. Ancora il 25 settembre, nel pomeriggio, Juan Martìn Guevara sarà a Villa Fernandez: saranno presenti i docenti Leandro Limoccia e Giacomo Di Gennaro e Gianfranco Nappi, direttore editoriale di InfinitiMondi, Don Tonino Palmese e Gianfranco Monaca, interprete di Juan Martìn Guevara. In conclusione: “il tema che accomuna Don Ciotti e il Che è anche quello di una nuova etica economica. Da qui due principi generali: non cercare di arricchirti, il che vuol dire sostenere il divieto che ogni economia sia di tipo esclusivamente speculativo e, ancora, se hai, hai per dare”.
Carol Simeoli
Carol Simeoli







