I manager del futuro? Sono orientati all’innovazione e all’internazionalizzazione

Le aule del campus di Monte Sant’Angelo si sono aperte, il 16 settembre, per gli studenti che hanno accettato la sfida lanciata da Innovation and International Management, nuovo Corso di Laurea Magistrale erogato dal Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (Demi), progettato avvalendosi dei suggerimenti di imprese nazionali e multinazionali, società di consulenza e associazioni professionali.
“Questo Corso nasce dalla volontà di adeguarsi al mondo che sta cambiando – spiega il prof. Marco Maffei, che ne è il Coordinatore – Oggi si parla sempre più di industria 4.0, di internazionalizzazione. È sempre più alta la richiesta di nuove figure professionali orientate verso queste nuove dinamiche che abbiano una pluralità di conoscenze e competenze. Si pensi alle tecnologie, a materie come Big Data, Data Science, Digital Marketing”. Spazio, dunque, alle competenze trasversali volte all’impiego delle nuove tecnologie per la gestione strategica dell’innovazione in attività d’impresa e progetti complessi: “Stiamo parlando di capacità manageriali, di tecnica amministrativa, competenze gestionali e tecnologiche, orientamento all’innovazione e all’internazionalizzazione che non vuol dire soltanto esportare o importare. Si tratta di una visione globale”.
Ecco gli insegnamenti che verranno affrontati. Al primo anno: Principi contabili internazionali, Management strategico dell’innovazione, Diritto dell’innovazione, Statistical modelling for business, Politiche economiche per l’innovazione. Al secondo anno: Business Planning, Sustainability Management, Creazione d’impresa e Start-up management. Sia al primo che al secondo anno sono previsti gruppi di insegnamenti a scelta dello studente. Prosegue il docente: “Al secondo anno alcuni crediti verranno acquisiti anche tramite laboratori e stage per i quali stiamo avviando le convenzioni. Le lezioni saranno tenute dai nostri docenti e ricercatori in lingua italiana, ma verranno forniti agli studenti testi e materiali in inglese e anche le esercitazioni potranno essere somministrate in lingua inglese per quelle discipline a maggiore vocazione internazionale”. 
Per frequentare il Corso sarà, dunque, necessaria una certificazione che attesti il possesso di un livello d’inglese B2, ma niente paura: “Non è necessario avere il B2 già all’atto dell’iscrizione, c’è tempo per conseguirlo fino alla laurea. Stiamo pensando anche a degli accordi con il CLA (Centro Linguistico di Ateneo). La competenza linguistica dello studente, poi, verrà attestata da una commissione. Ormai l’inglese viene posto come requisito dal Ministero nell’erogazione dei nuovi Corsi di Laurea”. 
Innovation and International Management è uno sbocco naturale per i laureati triennali del DEMI, ma è aperto a tutti i laureati nelle classi di area economica: “Ci sarà, comunque, una verifica delle competenze. Avremo una commissione che valuterà le conoscenze per determinati settori scientifico disciplinari – legati all’economia aziendale, statistica, gestione delle imprese, micro e macroeconomia e diritto privato e commerciale – La commissione fisserà delle date e ascolterà gli studenti. C’è tempo per colmare le eventuali lacune fino alla chiusura delle iscrizioni. Non abbiamo previsto un numero chiuso che spesso attira i ragazzi, il nostro intento è erogare contenuti culturali a tutti gli interessati. Probabilmente opereremo una selezione basata sul merito quando partiranno gli stage e le collaborazioni con le aziende”. 
Si profilano interessanti anche gli sbocchi occupazionali che, dotati di una forte impronta tecnico-professionalizzante nei settori che prevedono l’applicazione delle nuove tecnologie digitali, toccano il management dell’innovazione, la gestione e il controllo delle aziende che operano in abiti ad elevata trasformazione tecnologica e la consulenza per aziende a sviluppo tecnologico. “Risk manager, Digital manager, Consulente di start up innovative… Se leggiamo il Sole24ore o guardiamo gli annunci di lavoro, ci accorgiamo di quanto queste figure professionali siano attuali e ricercate dal mercato – e dunque ecco perché frequentare questo Corso – L’industria 4.0 non ha bisogno soltanto di figure che creino la tecnologia. Ha bisogno anche del professionista che sappia implementarla e gestirla dal punto di vista manageriale all’interno dell’impresa”. 
Per gli studenti che volessero proseguire la formazione, il Dipartimento eroga il Master in Marketing & Service Management e il Dottorato in Management. 
Carol Simeoli
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