È rientrata in patria Ludovica Scamardella, tra i cinque laureati Magistrali in Economia Aziendale vincitori del programma E rasmus Traineeship direzione Madrid. Dall’inizio di febbraio alla fi ne di aprile, Ludovica ha vissuto nella capitale spagnola e ha svolto un’esperienza di lavoro sotto forma di tirocinio presso Ideal Education Group, azienda nel settore educativo che si occupa dell’insegnamento della lingua spagnola e inglese. “Sono stata nel team del Digital Marketing, mi sono occupata di SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing), ma non solo, in quanto avevo diversi compiti. Mi hanno insegnato, ad esempio, ad eseguire i report giornalieri, cioè a calcolare, attraverso dei programmi, la fatturazione digital e non dell’azienda. Mi sono occupata anche del sito web: ho imparato a scrivere contenuti sulla pagina web e a ottimizzarli. Ho imparato a pubblicare un annuncio online e ad usare le keywords in modo che l’annuncio sia il primo risultato su Google”. Ludovica conosceva già la lingua e la cultura spagnola grazie ad una precedente esperienza Erasmus e a Madrid si è sentita a casa: “Ho vissuto in centro, con il luogo di lavoro a poche fermate di metro. Con il trasporto pubblico spagnolo mi sono trovata benissimo”. La giornata lavorativa: dalle nove – nove e trenta fi no alle 18.30, il venerdì mezza giornata. “Sul lavoro mi sono sentita come a casa, il team è stato una famiglia e non mi è sembrato quasi di essere in un’azienda”. Tra la concezione del lavoro che hanno gli spagnoli e quella, invece, degli italiani sembra esserci qualche differenza: “Questa è stata la mia prima esperienza di lavoro, non sono ancora stata in un’azienda italiana, ma, da quanto ne so, il clima è molto diverso. Nel nostro team, io non mi sono sentita assolutamente controllata. Ho avuto un supervisore naturalmente, ma non ho vissuto quella pressione che si respira nelle aziende italiane. Eravamo davvero tutti amici, uscivamo insieme per delle passeggiate e se avevo un problema, anche non legato al lavoro, ne potevo parlare. Lì, poi, si è respirato un clima internazionale con dipendenti brasiliani, portoghesi e di altre nazionalità”. Trovare lavoro in Spagna è più semplice o più diffi cile? “Più o meno come in Italia. Forse si può trovare qualche opportunità in più, ma c’è crisi anche lì. Gli stipendi, invece, sono più bassi di quelli italiani, ma anche il costo della vita è minore. Fare la spesa lì costa veramente poco”. Ludovica ha potuto sfruttare tutte le competenze con cui è arrivata dalla Federico II e ne ha acquisite molte nuove: “Di Digital Marketing non sapevo nulla da un punto di vista pratico. In Spagna l’Università è strutturata in maniera diversa in questo senso. Gli studenti hanno degli esami di pratica che in Italia non ci sono. Ho imparato ad usare alcuni programmi, ma anche a ragionare nell’ottica aziendale”. La Spagna, naturalmente, è anche vida loca: “Gli spagnoli sentono molto il fi ne settimana, per loro è sacro. Il venerdì è come un Capodanno”. Progetti per il futuro: “Volendo, potevo restare lì. Non ho avuto una proposta esplicita, ma se avessi voluto ci sarebbe stata la possibilità. Però ho capito che non è questo che voglio fare al cento per cento. Non vorrei trascorrere otto-nove ore davanti ad un computer. Mi piacerebbe un lavoro più dinamico e a contatto con le persone. Per ora affi anco mia madre che è una consulente fi nanziaria. Dal campo del Digital Marketing alla Finanza… però voglio continuare a fare esperienze per capire quale professione sia la più adatta a me. Poi, quando avrò trovato la strada giusta, potrei anche continuare a studiare e iscrivermi ad un Master, magari di secondo livello”, conclude Ludovica.
Carol Simeoli







