Entrati ormai nel clou della sessione invernale, cominciata con palesi difficoltà di prenotazione agli esami, siamo andati alla Facoltà di Sociologia per testare il livello di ansia fra gli studenti. Per la prima settimana di esami, gli studenti, per decisione della Preside Enrica Amaturo, in via del tutto eccezionale, non hanno effettuato alcun tipo di prenotazione. Gli studenti di primo anno hanno avuto qualche problema anche nel ritiro del libretto universitario e del codice Pin. “I libretti ci sono stati consegnati con un certo ritardo – dice Mariangela – e abbiamo prenotato con un codice Pin provvisorio, ricavato collegandoci al sito www.segrepass.unina.it.. Non ho molta dimestichezza con queste procedure, quindi mi sono recata varie volte alla segreteria amministrativa per avere informazioni”. “La prossima volta, si va direttamente in segreteria, senza procedere per tentativi – afferma Rita– Come inizio, non è da definire ‘buono’. Io ho preferito prenotare telefonicamente, ed è andata bene”. “Io, invece, mi sono rivolta al manager didattico della Facoltà, Vittoria Staiano –dice Raffaela – in quanto il mio caso è ‘particolare’: mi sono trasferita dalla Facoltà di Giurisprudenza ma l’iter burocratico non è ancora stato completato”. Insomma, ogni studente racchiude un caso e c’è anche chi si lamenta di aver ricevuto il libretto universitario con allegata fototessera strappata… Valeria, studentessa di Afragola, è tra le più sconcertate. “Fortunatamente, sono solo di passaggio in questa Facoltà – dice drasticamente – inizialmente, mi ero iscritta a Scienze del Servizio Sociale, ma ho avuto alcuni problemi col pagamento delle tasse. A settembre ritento i test di ammissione per Servizio Sociale”.
Esami: gettonatissima la prova di Inglese. Tantissimi i prenotati, tanto che il prof. John Edward Crockett il 2 febbraio ha definito un calendario che prevede otto turni con inizio alle 9:00 e chiusura delle sedute d’esame prevista per le 17:35. Voci di corridoio, miste a leggende universitarie, dicono che “la prova è difficile, c’è chi l’ha ripetuta anche dieci volte!”. Nonostante tutto, la maggioranza degli studenti, incluse le matricole, confessa di non aver dedicato molto tempo o grande impegno alla preparazione di una prova che prevede la redazione di un riassunto e un commento di un brano-traccia. Chiedono però più ore di lezione e un minore affollamento ai così. La grossa difficoltà, a quanto pare, è racchiudere il tutto in circa sessanta parole. Fuori dall’aula dell’esame, viene addirittura chiesto a chi ha già svolto l’esame: “Ma si può sforare di quattro o cinque termini o l’esame è annullato? E come si fa il riassunto?” ma soprattutto: “Il compito deve essere scritto a righe alterne?” (un’altra assurda leggenda vuole che Crockett bocci i ragazzi che scrivono tutte le righe). Pienone annunciato anche alle prove di Sociologia e Psicologia Sociale per le quali gli studenti sembrano alquanto preoccupati. Alcune ragazze, iscritte al primo anno e che preferiscono rimanere anonime, ci spiegano le motivazioni dei loro timori. “L’esame di Sociologia non è particolarmente complicato – concordano – il problema sono gli assistenti”. Ma gli assistenti non erano più indulgenti dei docenti? A quanto pare, no. “E’ brutto – aggiungono, come se già lo sapessero – capitare con un assistente. Noi conosciamo il professore e avere davanti un volto conosciuto aiuta. Noi siamo riuscite a prenotarci circa una settimana prima dell’esame via internet, dopo più tentativi”. La sfiducia serpeggia tra gli immatricolati, ne è testimone una ragazza che ci chiede: “A cosa servirà mai redigere un articolo sulla cattiva organizzazione di questa Facoltà? Sono certa che non migliorerà quasi nulla”. La tensione cala tra gli studenti che hanno seguito il corso di Sociologia con la prof.ssa Antonella Spanò. “Abbiamo svolto una prova intercorso – dice Rita, originaria di Lusciano che, per il primo semestre, ha deciso di seguire indistintamente tutti i corsi- Io l’ho superata, dunque, in seduta d’esame, sarò agevolata e conferirò su undici capitoli in meno. Però, su 300 persone, 175 non l’hanno passata”. Psicologia Sociale il primo esame di Antonella “per questo sono molto tesa. Sto studiando, spero di riuscire a superarlo senza problemi”. Molti hanno deciso di rimandare l’esame di Metodologia della ricerca sociale, per superare il quale, riferiscono è necessario uno studio più accurato. In bocca al lupo a tutti!
(Ma.Es.)
Esami: gettonatissima la prova di Inglese. Tantissimi i prenotati, tanto che il prof. John Edward Crockett il 2 febbraio ha definito un calendario che prevede otto turni con inizio alle 9:00 e chiusura delle sedute d’esame prevista per le 17:35. Voci di corridoio, miste a leggende universitarie, dicono che “la prova è difficile, c’è chi l’ha ripetuta anche dieci volte!”. Nonostante tutto, la maggioranza degli studenti, incluse le matricole, confessa di non aver dedicato molto tempo o grande impegno alla preparazione di una prova che prevede la redazione di un riassunto e un commento di un brano-traccia. Chiedono però più ore di lezione e un minore affollamento ai così. La grossa difficoltà, a quanto pare, è racchiudere il tutto in circa sessanta parole. Fuori dall’aula dell’esame, viene addirittura chiesto a chi ha già svolto l’esame: “Ma si può sforare di quattro o cinque termini o l’esame è annullato? E come si fa il riassunto?” ma soprattutto: “Il compito deve essere scritto a righe alterne?” (un’altra assurda leggenda vuole che Crockett bocci i ragazzi che scrivono tutte le righe). Pienone annunciato anche alle prove di Sociologia e Psicologia Sociale per le quali gli studenti sembrano alquanto preoccupati. Alcune ragazze, iscritte al primo anno e che preferiscono rimanere anonime, ci spiegano le motivazioni dei loro timori. “L’esame di Sociologia non è particolarmente complicato – concordano – il problema sono gli assistenti”. Ma gli assistenti non erano più indulgenti dei docenti? A quanto pare, no. “E’ brutto – aggiungono, come se già lo sapessero – capitare con un assistente. Noi conosciamo il professore e avere davanti un volto conosciuto aiuta. Noi siamo riuscite a prenotarci circa una settimana prima dell’esame via internet, dopo più tentativi”. La sfiducia serpeggia tra gli immatricolati, ne è testimone una ragazza che ci chiede: “A cosa servirà mai redigere un articolo sulla cattiva organizzazione di questa Facoltà? Sono certa che non migliorerà quasi nulla”. La tensione cala tra gli studenti che hanno seguito il corso di Sociologia con la prof.ssa Antonella Spanò. “Abbiamo svolto una prova intercorso – dice Rita, originaria di Lusciano che, per il primo semestre, ha deciso di seguire indistintamente tutti i corsi- Io l’ho superata, dunque, in seduta d’esame, sarò agevolata e conferirò su undici capitoli in meno. Però, su 300 persone, 175 non l’hanno passata”. Psicologia Sociale il primo esame di Antonella “per questo sono molto tesa. Sto studiando, spero di riuscire a superarlo senza problemi”. Molti hanno deciso di rimandare l’esame di Metodologia della ricerca sociale, per superare il quale, riferiscono è necessario uno studio più accurato. In bocca al lupo a tutti!
(Ma.Es.)